BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] a cantare in rima, "con bello stilo... di Marte gli affanni... nel volgar lazio più mai non veduti". Senonché Virgilio e Stazio offrono solo le indicazioni di massima per una generica prospettiva epica, mentre la sostanza del racconto rimane ancorata ...
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POLI, Umberto
Gianfranca Lavezzi
POLI, Umberto (Umberto Saba). – Nacque il 9 marzo 1883, a Trieste, da Ugo Edoardo (1853-1916) e da Felicita Rachele Coen (1845-1921), di famiglia ebraica benestante.
Trieste [...] ’adolescenza e della prima giovinezza furono schivi e solitari, con pochi amici (tra i quali il cugino Giorgio Fano e Virgilio Giotti), molte letture di classici (Giacomo Leopardi in testa), e la passione per il violino. Nel gennaio 1903 seguì alcuni ...
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FABBRINI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Figline Valdarno (prov. Firenze) nel 1516 da Bernardo di Giuliano e da Bartolomea di Alessandro Altoviti, come egli stesso dichiarò in una lettera scritta [...] sicuramente a Venezia intorno al 1580. L'anno seguente, 1581, uscì postuma la prima edizione del volgarizzamento dell'Eneide di Virgilio, di cui il F. aveva completato la versione dei primi sei libri già dal 1572, proseguendola poi fino al settimo ...
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FERRAZZI, Giuseppe Iacopo
Paolo Preto
Nato a Cartigliano (Vicenza) il 19 marzo 1813, da Michele Pio, agente comunale, e Maria Bertoncello, entrò in seminario a dieci anni e fu ordinato sacerdote il [...] 85; A. Todesco, Il F. e l'Ariosto, ibid., pp. 86-93; L. Chini, Il F. illustratore della poesia pastorale e traduttore delle Egloghe di Virgilio, ibid., pp.94-99; G. Spagnolo, F. e il suo stile, ibid., pp. 101 ss.; G. B. Cervellini, G. Carducci a I. F ...
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BRUSONI, Francesco
Gian Luigi Beccaria
Originaria di Siena, la famiglia si stabilì intorno al sec. XV nell'Italia settentrionale, suddividendosi in quattro rami principali, a Ferrara, a Padova, a Badia [...] (nel 1511 doveva essere ancora in questa città, poiché sappiamo che appunto in quell'anno gli nasce a Rovigo il figlio Virgilio) e va nuovamente peregrinando, finché si fissa in Este, dove nel 1521 è nominato rettore della scuola pubblica; anche in ...
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ALESSANDRO di Telese
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Nato in Italia meridionale (secondo lo Chalandon, fuori di essa), presumibilmente verso la fine del sec. XI, ed entrato nell'Ordine benedettino, divenne nel terzo decennio del [...] numerosissime sono le citazioni bibliche; tipica l'allusione, fatta nella prefazione, alla leggenda medievale secondo la quale Virgilio sarebbe stato nominato da Augusto governatore della Campania. La cronaca di A. ci è giunta interrotta al capitolo ...
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VAUQUELIN de la Fresnaye, Jean
Natale Addamiano
Poeta francese, nato a la Fresnaye-au-Sauvage, presso Falaise (Calvados), nel 1536, imparentato con i Du Bellay. Fu discepolo, a Parigi, di Adriano di [...] livres des Foresteries (Poitiers 1555), con l'intento di raccogliervi "les plus mignardes fleurettes" di Teocrito, di Virgilio, del Sannazzaro: cose di scarso valore. Caldi accenti, invece, gli avevano ispirato il profondo amore coniugale negli ...
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Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] di greco, egli conosce bene, nel testo latino, le Metamorfosi e le Eroidi di Ovidio, le Ecloghe e l'Eneide di Virgilio. La sua familiarità con la Divina Commedia non lo distingue dai canterini popolari, che anch'essi l'hanno cara e vi attingono ...
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BEVERINI, Bartolomeo
Nicola De Blasi
Nacque a Lucca il 3 maggio 1629 da Bernardo, agiato mercante, e da Chiara Pierotti. Affidato, per gli studi, a Pietro Lombardi, curato della pieve di S. Paolo nei [...] e non del tutto immeritata. L'uso dell'ottava rima costringe certo il B. ad allontanarsi più volte dal testo virgiliano, talora abbreviando, assai spesso amplificando i concetti e le frasi dell'originale. Tuttavia nello stile egli non abusa mai oltre ...
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BAGGIOLINI, Cristoforo
Arianna Scolari Sellerio
Nato ad Alessandria l'11 nov. 1796 da Lorenzo e da Maddalena Fava, terminati gli studi classici, si arruolò, nel 1812, tra le truppe di Napoleone e prese [...] Cuneo 1828) e la Tamar (Vercelli 1843), che non ebbero molta fortuna. Aveva tradotto tutte le opere di Virgilio (Le opere di Virgilio letteralmente volgarizzate e tradotte, Torino 1843) a scopo didattico, ma, con suo vivo rincrescimento, il libro non ...
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virgiliano
(non com. vergiliano) agg. [dal lat. Vergilianus]. – Di Virgilio, poeta latino del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: l’opera v.; la poesia v.; il poema v., l’Eneide; l’esametro v.; la malinconia...
epanodo
epànodo s. m. [dal lat. tardo epanŏdus, gr. ἐπάνοδος «regressione»]. – Figura retorica, detta con termine lat. regressio, consistente nella ripresa, ampliata con particolari, di una o più parole prima soltanto elencate o accennate;...