CARACCIOLO, Giulio Cesare
Giovanni Parenti
Di lui si ignora la data di nascita e di morte.
Inaccettabile appare l'identificazione proposta da Scipione Volpicella (p. 210) del C. con quel Giulio Cesare [...] volgar lingua, Napoli 1572, c. 17v) tra gli scrittori napoletani ancora viventi a quella data, insieme con i suoi congiunti Virgilio (autore del Compendio della descrittione di tutto il mondo, Napoli 1567, con un sonetto del C. a lui) e Pasquale ...
Leggi Tutto
CAPORALI, Cesare
Claudio Mutini
Nacque in data tradizionalmente fissata al 20 giugno 1531, a Perugia, da Camillo.
Secondo le notizie forniteci dal Cavallucci riguardo alla sua formazione intellettuale, [...] dal C. nel corso della sua carriera di scrittore che bisognerà includere tra gli autori preferiti i latini Ovidio, Plauto, Virgilio, Cesare, Livio, Svetonio e Apulcio e, fra gli italiani, Berni e la poesia giocosa, Pulci e la tradizione cavalleresca ...
Leggi Tutto
Fedra
Riccardo D'Anna
Il labirinto delle passioni
Personaggio mitologico della letteratura greca, Fedra è divenuta nei secoli il simbolo della passione amorosa femminile: il suo destino tragico ha colpito [...] Fedra, al ritorno di Teseo, per vendicarsi rovescia la verità e accusa Ippolito di averle usato violenza.
Nell'Eneide Virgilio colloca Fedra tra le anime dei lussuriosi periti di morte violenta, che Enea incontra quando scende agli inferi. In questi ...
Leggi Tutto
AVERANI, Benedetto
Nicola Carranza
Nacque a Firenze il 19 luglio 1645, fratello maggiore di Giuseppe, celebre giureconsulto, autore di una sua biografia (in B. A., Opera Latina, I, Florentiae 1717, [...] dal fratello Giuseppe, contengono (voll. I e II) le dissertazioni sull'Antologia, sull'eloquenza greca e romana, su Euripide, Tucidide, Livio, Virgilio e Cicerone e (vol. III) le sue lettere a L. Adriani, V. Aulla, E. Noris, A. M. Salvini, E. Newton ...
Leggi Tutto
Umanista (Diano, Lucania, 1428 circa - Roma 1498). Erudito ed appassionato cultore dell'antichità classica, insegnò alla Sapienza e fu il fulcro dell'Accademia romana, cenacolo di letterati entusiasticamente [...] durante le lezioni o annotati da lui in margine ai suoi libri; celebre, fra gli altri, il commento a Virgilio. Di L. restano numerosi manoscritti autografi: fu scriba elegantissimo che perfezionò e diffuse un tipo particolare di scrittura corsiva ...
Leggi Tutto
Maniera d’arte elaborata, dotta, raffinata, propria della letteratura e della poesia greca (Callimaco, Teocrito ecc.) nel periodo detto alessandrino o ellenistico (4°-1° sec. a.C. ➔ ellenismo).
Preannunciato [...] poesia ellenistica s’ispirarono in Roma i poeti neoterici, primo fra gli altri Catullo, e quelli della generazione seguente: Virgilio, gli elegiaci, in particolare Ovidio.
In riferimento a letterature diverse dalla greca il termine a. si usa quando ...
Leggi Tutto
Genere di poesia caratterizzata da un’idealizzazione della vita dei pastori e in genere della vita campestre.
Quali che siano le origini della poesia p. (con termine greco bucolica), folcloristiche o connesse [...] divenne il modello della poesia bucolica. Ricordiamo inoltre Mosco, Bione e il romanzo pastorale di Longo sofista. Virgilio la trasportò a Roma esprimendovi naturalmente la propria sensibilità e immettendovi sensi allegorici e riferimenti storici; il ...
Leggi Tutto
Poeta latino (sec. 1º a. C. - 1º d. C.), di cui non si conosce né la patria né la vita, autore di un poema Astronomica, interrotto al 5º libro, la cui cronologia si può fissare sulla base di riferimenti [...] essendo all'opposto della dottrina epicurea; frequenti sono le imitazioni virgiliane, ma M. resta molto inferiore a Lucrezio e a Virgilio, non riuscendo a padroneggiare poeticamente l'arida materia. Il poema di M. fu dagli antichi ammirato (pur se il ...
Leggi Tutto
(gr. ῞Εκτωρ) Eroe troiano, il più valido difensore della città, secondo l’Iliade: figlio di Priamo e di Ecuba, marito di Andromaca, da cui ebbe il figlio Astianatte (o Scamandro). Con l’aiuto di Ares [...] affetti familiari. Nella letteratura successiva a Omero, E. è ricordato spesso nelle tragedie di argomento troiano e nell’Eneide di Virgilio; ma la sua figura non ha sviluppi: egli conserva sempre, fino a U. Foscolo (Sepolcri), l’aspetto datogli da ...
Leggi Tutto
BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] del proprio lavoro, ai primi (è notevole che il B., il quale aveva già allora fra i suoi libri un fondamentale codice di Virgilio, e che di esso codice fece poi uso in un suo opuscolo filologico, non ebbe parte, a quanto sembra, nell'edizione aldina ...
Leggi Tutto
virgiliano
(non com. vergiliano) agg. [dal lat. Vergilianus]. – Di Virgilio, poeta latino del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: l’opera v.; la poesia v.; il poema v., l’Eneide; l’esametro v.; la malinconia...
epanodo
epànodo s. m. [dal lat. tardo epanŏdus, gr. ἐπάνοδος «regressione»]. – Figura retorica, detta con termine lat. regressio, consistente nella ripresa, ampliata con particolari, di una o più parole prima soltanto elencate o accennate;...