Poeta e critico catalano (Barcellona 1893 - ivi 1959). Prof. di greco all'univ. di Barcellona (1934-39), membro dell'Institut d'estudis catalans, collaborò alla redazione del dizionario catalano di P. [...] Fabra i Poch; dal 1939 al 1946 visse in esilio in Francia. Traduttore (da Omero, Eschilo, Sofocle, Virgilio, Hölderlin, Rilke, Kavafis, ecc.), critico e saggista (Escolis i altres articles, 1921; Per comprendre, 1937), come poeta, dopo l' ...
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Poeta giocoso (Norcia 1572 - ivi 1637). Governatore di piccole città pontificie, è ricordato per i poemi la Moscheide (1624), in cui canta la guerra di Domiziano alle mosche, la Franceide (1629) sul "mal [...] francese" (e vi è inserito l'episodio glorioso della disfida di Barletta), l'Eneide travestita (1633), parodia di Virgilio. ...
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Filosofo e letterato portoghese (Beja, Portogallo, 1505 - Torino 1566). Insegnò giurisprudenza a Tolosa e Avignone, e filosofia a Parigi. Difese la filosofia aristotelica nella Pro Aristotele responsio [...] adversus Petri Rami calumnias (1543), scrisse Epigrammatum libri duo (1539) e Epistolae quatuor (1540). Tradusse l'Isagoge di Porfirio e diede un'edizione di Virgilio e di Terenzio, Virgilius et Terentius pristino splendori restituti (1541). ...
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èpica Narrazione poetica di gesta eroiche, spesso leggendarie. Si distinguono un'e. tradizionale (poemi omerici, Canzone dei Nibelunghi), che fa riferimento ai racconti elaborati dalla tradizione, e un'e. [...] , in cui l'elaborazione fantastica del racconto storico e la sua formazione in poema sono opera individuale (l'Eneide di Virgilio o la Gerusalemme liberata di T. Tasso). Ampie e fondamentali sono l'e. egizia, mesopotamica (Epopea di Gilgamesh) e ...
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Commentatore di Dante (Imola 1338 circa - Ferrara 1387 o 1388). Insegnò grammatica a Bologna, dove nel 1375 lesse la Divina Commedia di cui lasciò un ampio e vivace commento in latino, e poi (1376) a Ferrara. [...] Commentò anche Lucano, Valerio Massimo, le tragedie di Seneca, le Bucoliche e le Georgiche di Virgilio, e il Bucolicum carmen del Petrarca; scrisse il Romuleon, storia di Roma sino a Diocleziano, e il Libellus augustalis, concisa storia degli ...
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Scrittore (965 circa - 1027 circa), scolaro del vescovo Balderico; accompagnò (1014) Enrico II a Roma per l'incoronazione. Compose in esametri una vita di s. Cristoforo, densa di citazioni erudite, in [...] cinque libri; di questi il più importante è il Liber scolasticus, in cui tratta di poeti da lui studiati: Orazio, Persio, Giovenale, Boezio, Virgilio. ...
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MALVEZZI, Ludovico (Lodovico)
Clizia Carminati
Figlio primogenito di Marc'Antonio e di Giovanna di Filippo Castello (o De Castro), gentildonna fiamminga. La sua nascita va collocata non oltre i primi [...] uno dei quali, con la famiglia Malvasia nel 1630-31, gli costò il bando e il rischio di confisca dei beni. Spedito da Virgilio nel feudo abruzzese per calmare le acque, appena giunto a Cesena uccise uno sbirro. Nei rari momenti di tregua ottenuti per ...
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(gr. Κέρβερος) Favoloso cane della mitologia greca, custode dell’entrata dell’Ade. Compare per la prima volta nella Teogonia esiodea, dove è detto figlio di Tifone e di Echidna, fratello dell’Idra di Lerna [...] fornito di 50 teste (poi comunemente tre). La descrizione del suo orribile aspetto è presente anche nell'Eneide di Virgilio e nelle Metamorfosi di Ovidio. Fu trascinato una volta sulla Terra da Eracle. Nel culto, l’elemento rituale più connesso con C ...
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Poligrafo (Venezia 1508 - ivi 1568). Lavorò al servizio dei Giolito per i quali tradusse, commentò, plagiò opere antiche e moderne; cinque commedie (Capitano, Fabrizio, Marito, Ragazzo, Ruffiano) e le [...] sua vastissima produzione. Bembista nella lirica, scrisse rime, tragedie, poemetti mitologici e biblici, tradusse e imitò Virgilio, Ovidio, Catullo, Orazio, Cicérone, ecc. Notevoli, nel quadro delle polemiche intorno alla lingua, le sue Osservazioni ...
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Filologo (Erfurt 1827 - Lipsia 1898), fu prof. nelle univ. di Berna (1856-62), Basilea (1862), Kiel, Heidelberg (1872-77), Lipsia (dal 1877). Discepolo di A. Ritschl, si dedicò alla letteratura latina. [...] Pubblicò una Geschichte der römischen Dichtung (1887-92), varî contributi sulla grammatica latina (notevoli gli studî sulle particelle) e numerose edizioni critiche di autori latini (Virgilio, Giovenale, Orazio, i frammenti dei poeti scenici, ecc.). ...
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virgiliano
(non com. vergiliano) agg. [dal lat. Vergilianus]. – Di Virgilio, poeta latino del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: l’opera v.; la poesia v.; il poema v., l’Eneide; l’esametro v.; la malinconia...
epanodo
epànodo s. m. [dal lat. tardo epanŏdus, gr. ἐπάνοδος «regressione»]. – Figura retorica, detta con termine lat. regressio, consistente nella ripresa, ampliata con particolari, di una o più parole prima soltanto elencate o accennate;...