Nel suo significato etimologico e più comprensivo (lat. confessio, da confiteor "dichiaro apertamente") è un esplicito riconoscimento relativo a un fatto o a un'idea del confidente. Più particolarmente, [...] la verifica della confessione. L'Inca e il gran sacerdote dichiaravano di solito i loro peccati rispettivamente al Sole e all'Essere Supremo (Viracocha) tenendo in mano un mazzo di erba e di fiori, su cui poi sputavano, dopo di che l'Inca lo gettava ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. America Meridionale - Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Marco Curatola Petrocchi
Al momento della Conquista nelle Ande Centrali ogni ayllu (gruppo di [...] , si deve presumere fosse la massima divinità Tiwanaku. È possibile che il personaggio del Monolito Bennett sia lo stesso dio Viracocha che, secondo una serie di miti delle origini raccolti da Juan de Betanzos nella sua Suma y narración de los ...
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Il cielo appare come una cupola azzurra appiattita, la cui base circolare riposi sull'orizzonte. Ci sembra così schiacciata che, se dividiamo a occhio in due parti uguali un arco verticale tra lo zenit [...] religioni di antichi popoli civili troviamo la figura preminente di un essere celeste: nell'antico Messico Tonacatecutli, nell'antico Perù Viracocha; T'ien ("Cielo") o Shang-ti ("l'imperatore dell'alto") nella Cina antica e moderna (cfr. Siang-tei in ...
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AMERICA
II. ANTROPOLOGIA.
Due fatti distinguono l'antropologia dell'America: la mol;teplicità dei caratteri (polimorfismo) che presentano gruppi umani, anche ristretti, e l’assenza di quelle differenziazioni [...] coltivate, ecc. In tutta l'area delle maggiori civiltà, dal Chile al Rio Grande, il mito del demiurgo (Viracocha, Bochica, Kukalcàn, Quetzalcoatl) si ripete con caratteri simili, ed esso si ritrova, meno completo, nella regione delle praterie ...
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