FANCELLI, Petronio
Vincernza Maugeri
Figlio di Gaetano, suonatore di violoncello (Crespi, 1769), nacque a Bologna, probabilmente nel 1737 dato che il necrologio dell'Accademia Clementina lo dice morto [...] nel 1800 a "62 anni, undici mesi, e pochi giorni" (cfr. Atti d. Acc. Clementina, IV [1800], c. 400). Studiò presso la scuola di Stefano Orlandi, artista affermato e alla moda presso la nobiltà bolognese ...
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PENNA, Agostino
Rita Randolfi
– Nacque a Roma il 12 agosto 1728 da Stefano, bolognese e suonatore di violoncello, e da Rosa Coterla, figlia del savoiardo Giovanni, dimoranti nel circondario della parrocchia [...] di S. Marco.
Un suo fratello, di nome Francesco, fu un modesto pittore al servizio dei Borghese. Penna abitò con la famiglia di origine fino al 1762, nei pressi della parrocchia dei Ss. Apostoli.
Non si ...
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BUFFAGNOTTI (Boffagnotti), Carlo Antonio
Fabia Borroni
Nacque a Bologna nel 1660; operò come incisore, pittore di prospettive, scenografo, decoratore di teatri, musicista editore teatrale e musicale, [...] antologie, una di sue composizioni, Menuetti,sarabande et varii capricci, e l'altra di Sonate per camera a violino e violoncello di vari autori. Nella prima la musica è incisa in tante curiose vignette, mentre nella seconda antologia, ornata fino all ...
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DURANTI (Durante), Giorgio
Luciano Anelli
Nacque a Brescia intorno al 1683; fratello di Faustino, non si conoscono i nomi dei genitori, ma è certa la provenienza dalla nobile famiglia bresciana originaria [...] 'ideale di una vita tranquilla, arcadica, soddisfatta di buone letture e dell'esercizio quotidiano della musica con il violoncello, trascorsa per lunghissima tratta a Palazzolo sull'Oglio, dove il D. godeva di un consistente beneficio ecclesiastico ...
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PAGHINI, Domenico
Massimo De Grassi
PAGHINI, Domenico. – Nacque con ogni probabilità a Venezia il 1° luglio 1777.
Il padre, Natale, di origine bergamasca, era di professione negoziante, e con la moglie [...] da dove poteva raggiungere Venezia per partecipare alle lezioni accademiche e dove poteva esercitarsi nel disegno e nello studio del violoncello e del canto.
Non è noto quando completò i suoi studi, verosimilmente intorno alla metà del primo decennio ...
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JOSZ, Italo
Rossella Canuti
Nacque a Firenze il 30 genn. 1878 da Ludovico, di Trieste, e da Emilia Finzi, di Ferrara, terzo di quattro figli.
In famiglia lo J. ricevette i primi elementi fondanti la [...] non ebbero nei suoi dipinti alcuna eco: il tema del violino ricorre in almeno tre tele (Violinista del 1925, Figura con violoncello del 1935 e La corda nuova del 1938), ma l'approccio poetico sembra essere l'unica chiave di lettura di questi quadri ...
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FELICI, Augusto
Marco Bussagli
Nacque a Roma nel 1851. Poche sono le notizie documentarie che ci sono pervenute. Di certo si sa che studiò presso la Pontificia Accademia di belle arti, proprio nel periodo [...] quotidiana che il F. riprodusse con felice maestria, senza monumentalismi, come nel caso del cosiddetto Suonatore di violoncello (in realtà un "sarangi", strumento cordofono diffuso nell'India settentrionale e caratterizzato da un piano armonico di ...
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LIGARI, Cesare
Daniela Dalla
Nacque a Milano il 28 apr. 1716 da Pietro e Annunziata Steininger (Quadrio, p. 496). Venne avviato alla pittura nella bottega del padre e fu introdotto allo studio della [...] sorella Vittoria. In questa città non incontrò però il consenso desiderato e fu costretto a impartire lezioni di violino e violoncello. I pochi dipinti realizzati a Como sono andati dispersi e così anche i due cicli di affreschi realizzati per la ...
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CEFALY, Andrea
Maria Pia Di Dario
Nacque a Cortale (Catanzaro) il 27 ag. 1827 da Domenico e da Carolina Pigonati-Ducos.
Il nonno, Antonio Cefaly, nel 1799 era stato "il primo nelle Calabrie" ad innalzare [...] d'arte dedicandosi, fra l'altro, allo studio della musica e all'invenzione di un nuovo strumento, il "pessalo" (simile al violoncello), per il quale P. Serrao compose una "serenata rusticana" (Ibid.; Frangipane, 1965, n. 2, pp. 4 s.); in tale periodo ...
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GHERARDINI, Alessandro
Stefano Coltellacci
Nacque a Firenze il 16 nov. 1655 da Domenico, stipettaio, e da Lisabetta Socci. Il mestiere lo apprese in giovane età da Alessandro Rosi, un tardo epigono [...] , e grandi molto, e bocca sdrucita" (c. 183r). Eppure quest'uomo collerico, incostante e privo di modestia suonava il violoncello, aveva un'intelligenza pronta, era "spiritosissimo" e dimostrava, a volte, un animo gentile. In pittura il suo maggior ...
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violoncello
violoncèllo s. m. [der. di viola2]. – 1. Strumento musicale ad arco, con quattro corde accordate per quinta (do1, sol1, re2, la2), appartenente alla famiglia del violino, della viola, del contrabbasso, nella quale occupa il posto...