Musicista (Liveni, Romania, 1881 - Parigi 1955). Allievo di Massenet e Fauré, dal 1899 in poi svolse fortunata attività di concertista di violino e di direttore d'orchestra. Si esibì in quartetto con A. [...] Casella, L. Fournier, H. Casadesus. Il suo nome è però legato a molte pregevoli composizioni teatrali, sinfoniche e da camera ...
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Strumento musicale ad arco, con 4 corde accordate per quinta (do1, sol1, re2, la2), appartenente alla famiglia del violino, della viola e del contrabbasso, nella quale occupa il posto del tenore o del [...] tutti gli autori importanti. In tempi più recenti, allo strumento sono state applicate tecniche ideate per il violino, come lo sfregamento dell’archetto sopra le estremità dello strumento, effetti percussivi e pizzicati. Violone Antico strumento ...
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CAPOTORTI, Luigi
Raoul Meloncelli
Nacque a Molfetta (Bari) nel 1767. Iniziò lo studio del violino all'età di sette anni e avendo rivelato singolari attitudini musicali, fu inviato dal padre a Napoli, [...] , si ricordano in particolare: la cantata A Gloriadi Dio (testo di F. S. Chiaia); Sestina a modo di picciolacantatina a 4voci, per violini, violone e organo "in onore di Santa Filomena" (1831); l'Inno di s. Francesco di Paola a 4 voci e orchestra: il ...
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Musicista (Bordeaux 1741 - Londra 1808), noto, specialmente in Inghilterra, ove visse, quale virtuoso di violino, direttore d'orchestra e compositore di musica teatrale e concertistica. ...
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CAMPAJOLA, Enrico
Raoul Meloncelli
Nato a Bologna il 20 nov. 1899 da Errico e Clementina Bertolotti, rivelò giovanissimo particolari doti musicali e fu avviato, ancora fanciullo, allo studio del violino [...] alla sala Vigadò, si presentò nella sala dell'Accademia di musica di Budapest, ove il 21 nov. 1931 si cimentò nel Concerto per violino e orchestra di J. Brahms, riportando unanimi consensi di critica e di pubblico; fu poi alla sala Smetana di Praga e ...
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Musicista (Německý Brod 1750 - Parigi prima del 1809), figlio di Jan Václav; virtuoso di violino, compose molta musica strumentale da concerto e da camera. Fu insegnante di R. Kreutzer. ...
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Strumento musicale ad arco, diffuso nel Medioevo e nel Rinascimento, considerato il progenitore del violino moderno: aveva cassa armonica piatta, mentre le corde, da 3 a 5, erano tese mediante piroli posti [...] frontalmente sulla cavicchiera ...
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Musicista (Reims 1874 - Lichtenberg 1934). Studiò al conservatorio di Parigi. Virtuoso e concertista di violino, fu insegnante a Ginevra, Berlino, Lipsia. Compose musica teatrale, vocale-strumentale e [...] strumentale e pubblicò pagine violinistiche dei classici ...
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Direttore d'orchestra (Szentmiklós, Ungheria, 1855 - Lipsia 1922). Studiò al conservatorio di Vienna. Primo violino (1878) al Teatro Civico di Lipsia, iniziò quivi la carriera di direttore d'orchestra, [...] che svolse poi in rapida ascesa, al sommo dell'arte e della fama, nei maggiori centri d'Europa e d'America. Grandissimo interprete dei classici, restò insuperato nella musica dei romantici. Scarsa importanza ...
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Violinista e direttore d’orchestra italiano (n. Torino 1941), originario di Torre del Greco da cui ha ricevuto la cittadinanza onoraria, è considerato il più grande violinista italiano della sua generazione. [...] Beethoven, da Paganini ai contemporanei). Ideale interprete paganiniano, ha inciso tutti i Capricci e i Sei Concerti per violino e orchestra. Nel 1982 è stato nominato Cavaliere di Gran Croce, massima onorificenza italiana, dal pres. della Repubblica ...
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violino
s. m. [der. di viola2]. – 1. a. Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia della viola, del violoncello e del contrabbasso, nella quale occupa il posto del soprano, offrendo l’estensione più acuta di tutti gli...
violina1
violina1 s. f. [dim. di viola1]. – Lo stesso, ma meno com., che violetta1, come nome region. di parecchie piante con fiori più o meno vistosi.