Musicista (Verona 1605 - Vienna 1669). Fu alla corte di Vienna (sembra dal 1624 in poi), prima come violinista, poi (1649) come maestro di cappella. Compose musica sacra, oratoriale, teatrale e strumentale. ...
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Musicista ungherese (Szabadka 1894 - New York 1948). Studiò con J. Hubay all'Accademia musicale di Budapest. Apprezzato violinista, costituì con J. Smilovits, S. Roth e J. Hartmann il celebre Quartetto [...] Léner, che diede applauditi concerti in tutto il mondo ...
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D'ALAY, Mauro (Maurino)
Alberto Iesuè
Nacque a Parma verso la fine del sec. XVII. Come violinista compare la prima volta il 15 ag. 1712, festa dell'Assunta celebrata nella cattedrale di Parma: qui è [...] vi risiedette dal 1725 al 1728.
Fra il 1720 e il 1725 fu in Germania; ad Amsterdam furono pubblicati i XIIConcerti a violino principale... Opera prima; nel 1728 era a Londra, dove curò l'edizione delle Cantate a voce sola. Ritornato presso la corte ...
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Musicista (Parigi 1701 - ivi 1775), allievo di suo padre, Jean-Ferry de R. (Parigi 1666 - ivi 1747). Violinista a corte e direttore dell'opera, occupò varie cariche nei teatri di corte e fu nominato surintendant [...] de la musique de la chambre. Compose soprattutto musica teatrale, per lo più in collab. con F. Francaeur ...
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Musicista (Mannheim 1745 - Jena 1801), figlio di Jan Václav, studiò col padre e con C. L. Cannabich. Violinista a Mannheim e Strasburgo, violista a Parigi, Londra, Pietroburgo, fu poi (1785) maestro di [...] cappella del duca di Noailles a Parigi; dopo molti viaggi si stabilì (1794) a Jena. Compose settanta sinfonie, molte sonate a tre, duetti per archi, concerti per varî strumenti, quartetti per fiato e due ...
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Musicista (Bergamo 1695 - Amsterdam 1764). Studiò con A. Corelli. Fu a Roma, a Mantova, in tutta Europa, violinista acclamato. Infine si stabilì ad Amsterdam, dove fondò (o diresse) una società di concerti. [...] tra i più arditi del tempo, giunge nelle sue composizioni, e specialmente nei concerti e nei capricci dell'Arte del violino (op. III), a una tecnica trascendentale che sarà superata soltanto da N. Paganini. Egli è però anche un ispirato melodista ...
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Musicista inglese (Broadheat 1857 - Worcester 1934). Allievo del padre, l'organista W. H. Elgar, e poi del violinista A. Pollitzer, dal 1889 in poi si dedicò esclusivamente alla composizione, riuscendo [...] fecondo in ogni genere musicale. La sua arte, eclettica e spesso sensibile a influssi di Liszt e di R. Strauss, manifesta peraltro un lirismo ora impetuoso ora mistico e un sottile humour, che sono personali ...
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PIATTI, Alfredo Carlo
Federico Fornoni
PIATTI, Alfredo Carlo. – Nacque a Bergamo l’8 gennaio 1822, primogenito del violinista Antonio (1801-1878) e di Marianna Marchetti, cucitrice.
Il padre, nipote [...] di Vincenzo Merighi, rimanendovi fino al 1837, anno della licenza. Suoi condiscepoli furono il contrabbassista Giovanni Bottesini e i violinisti Luigi Arditi e Carlo Bignami, con i quali si trovò poi a suonare di frequente. Tornato a Bergamo, riprese ...
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Musicista (n. forse a Bologna 1745 - m. Londra 1806); si stabilì a Londra (1772 circa), dove ebbe successo come violinista-compositore (1774) e violinista (1777). Autore di varie sonate, duetti, divertimenti, [...] ouvertures, di un'opera teatrale, di Litanie a 4 voci, ma soprattutto di Sei Concerti per violino, dove è presente la forma degli scomparsi concerti violinistici di G. Pugnani e che si ispirano a quello stile "galante" o "sentimentale", che è il ...
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Musicista (Rimini 1725 - Parma 1801). Studiò il violino con G. Tartini, la composizione con F. A. Vallotti. Fu violinista e direttore d'orchestra alla corte di Parma e fu autore di musica strumentale. ...
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violinista
s. m. e f. [der. di violino] (pl. m. -i). – 1. Suonatore di violino, sia che faccia parte di un complesso orchestrale, sia, più comunem., che si produca in pubblico come concertista: un grande, un famoso, un celebre v.; una v. di...
violina1
violina1 s. f. [dim. di viola1]. – Lo stesso, ma meno com., che violetta1, come nome region. di parecchie piante con fiori più o meno vistosi.