GREGORIO
Irene Scaravelli
Nacque, forse a Bergamo, nella seconda metà del sec. XI. Fu certamente monaco (così si definì egli stesso nella pergamena di fondazione dell'abbazia di Vallalta), ma la sua [...] che era stata recisamente negata dagli avversari); il problema, connesso ma distinto, della conversione del pane e del vino viene lasciato in secondo piano. L'autore passa in rassegna le obiezioni dei berengariani tratte dalla Scrittura (capp ...
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GIOVANNI da Velletri
Sergio Raveggi
Nato a Velletri, presso Roma, presumibilmente verso il 1180, non sono note le sue origini familiari, né si sa quando entrò nella vita ecclesiastica. Priore della [...] una certa altera diffidenza verso Francesco d'Assisi, soggiornante a Firenze nel 1221), il riconoscimento del miracolo del vino trasformato in sangue avvenuto nella chiesa cittadina di S. Ambrogio il 30 dic. 1229. In qualità di amministratore ...
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TEODORO I
Eugenio Susi
Nonostante la scarsezza di notizie relative alle sue origini, si ritiene che T., che le fonti danno come figlio di un vescovo, giunto a Roma da Gerusalemme, dove era nato, forse [...] Pirro, che secondo quanto riferito da Teofane (p. 331), sarebbe stata sottoscritta da T. con inchiostro mescolato al vino consacrato, sarebbe stata seguita anche da quella a carico del patriarca costantinopolitano Paolo II, formulata nel corso di un ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] rimase, ma solo come rinnovamento della promessa di perdono), ammettendo la presenza reale di Cristo nel pane e nel vino ma rifiutando la dottrina della transustanziazione e della messa come sacrificio; in particolare l’abolizione dell’ordine sacro ...
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GUGLIELMO da Vercelli, santo
Giancarlo Andenna
Non si conoscono né la data né il luogo di nascita, né la famiglia da cui G. ebbe origine; tuttavia, poiché le fonti medievali lo designano sempre con [...] di tradizione esclusivamente monastica lo aveva inserito. Alle monache del Goleto G. impose una serie di consuetudini, quali l'astinenza dal vino, se non in caso di malattia, e il rifiuto totale della carne, delle uova e del formaggio. Per tre giorni ...
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CAMILLO DE LELLIS, santo
Adriano Prosperi
Nacque a Bucchianico (Chieti), il 25 maggio 1550, figlio di Giovanni e di Camilla de Compellis.
Il padre, uomo d'arme, prese parte alle campagne militari che [...] soggiorno rimase memoria come di un periodo di miracoli - moltiplicazione di pani e di cibi, trasformazione dell'acqua in vino - non insoliti né strani per un personaggio la cui esperienza era così strettamente legata ai problemi della fame e delle ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] fra Trecento e Quattrocento, in Le mura di Firenze inargentate, Palermo 1993, pp. 46 s.; Id., Mistero e sacralità del vino nei novellieri fiorentini tardomedievali. A proposito di Boccaccio e del Piovano A., ibid., pp. 62-65; J.A. Trigueros Cano ...
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Islam
Cristiana Baldazzi
La sottomissione a Dio e a Maometto, il suo inviato
Col termine arabo Islam, letteralmente "sottomissione a Dio", si intende, oltre alla religione musulmana fondata da Maometto [...] -fitr (come nell'ebraismo, l'Islam ha varie proibizioni alimentari: oltre alla carne di maiale, i musulmani non possono bere vino e alcolici).
Il jihad. Il termine jihad, che viene abitualmente tradotto con "guerra santa" (da cui la resa sbagliata al ...
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Chiesa
Raffaele Savigni
Comunità di persone battezzate, che condividono la fede in Cristo
La Chiesa continua la missione di Gesù, che ha affidato ai suoi discepoli l'annuncio del Vangelo a tutta l'umanità; [...] realizzare quell'unità alla quale Dio chiama tutta l'umanità. L'Eucarestia, cioè la condivisione del pane e del vino in memoria della morte e resurrezione di Cristo che si rende misteriosamente presente nella messa, è il segno sacramentale della ...
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festa
Cecilia Gatto Trocchi
Celebrazione solenne
Dal latino festus dies ("giorno solenne"), la festa è un periodo di tempo dedicato a celebrazioni particolari, a riti e a liturgie ben distinti dalla [...] Durante i misteri Eleusini, nell'antica Grecia, si consumava un brodo di carne in cui era stata sciolta farina. Infine il vino è simbolo di alleanza tra il divino e l'umano.
Le feste popolari come momenti di aggregazione sociale
Nelle feste popolari ...
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vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, vin greco, vin santo). – 1. a. Prodotto...
vino arancione
loc. s.le m. Vino di colore aranciato, frutto della particolare lavorazione di uve a bacca bianca, macerate a contatto con le bucce in modo da estrarne le sostanze che daranno al vino la colorazione particolare e un gusto intenso...