Hugo, Victor
Anna Maria Scaiola
Il maestro degli intrecci e dei colpi di scena
La vita dello scrittore francese Victor Hugo ha coinciso, dal 1802 al 1885, con le vicende del secolo. Nelle sue opere, [...] servi intraprendenti, come nei drammi Ernani, Il re si diverte, Ruy Blas.
Macchie sfumate di grafite, d'inchiostro, di vino, di sangue formano nei suoi quadri figure astratte, effetti di chiaroscuro, paesaggi imprecisi, profili di città lontane, cupi ...
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Poeta greco (570 circa - 485 a. C.). Della sua produzione poetica ci sono giunti solo frammenti, sufficienti però per apprezzare la pensosa grazia delle elegie, la forza dei giambi, l'esaltazione dell'eros [...] vigore e crudezza nell'invettiva e nella satira dei giambi (per es. contro il nuovo ricco Artemone). Ma A. cantò soprattutto il vino e l'amore nei carmi melici, dove si riallaccia alla tradizione eolica di Alceo e di Saffo, in metri diversi dai loro ...
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CASTIGLIONE (Castiglioni), Valeriano
Gino Benzoni
Come informa il profilo, sulla base di dati da lui forniti incluso nel volume glorificante gli Incogniti, nacque a Milano, il 3 genn. 1593, da Anna [...] "il Brillante" tra gli Animosi pavesi, l'inizio di ulteriori affermazioni che lo vedranno, tra l'altro, intrattenere sul vino (la dissertazione sarà anche pubblicata a Milano nel 1624, con dedica a Pio Muzio, abate di S. Simpliciano) i Filarmonici ...
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MALASPINA, Marcello
Riccardo Barotti
Nacque probabilmente a Firenze (non essendo il suo atto di battesimo registrato a Terrarossa) il 10 dic. 1689 da Manfredi di Filattiera, marchese di Terrarossa, [...] Redi.
Il Bacco in America si pone anzi come un seguito del ditirambo del Redi: "Terminato ch'egli ebbe il Dio del vino / colà su i colli etruschi il suo soggiorno, / nel porto di Livorno / sopra un forte imbarcossi eccelso pino". Vi si narra come ...
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Poeta (Palermo 1740 - ivi 1815). Medico, passò 5 anni (1767-72) nel quieto borgo di Cinisi presso Palermo, dove si formò o si fissò il mondo intimo della sua poesia, tra le bellezze e la pace della natura. [...] l'egloga Piscatoria, e il Ditirammu: in cui il protagonista, rimpiangendo il passato, di fronte alla triste realtà presente, cerca nel vino l'oblio. M. si servì del dialetto come d'una lingua letteraria illustre, anzi la più illustre, perché la prima ...
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Scrittore, nato a Signa il 16 agosto 1889. Industriale fino a 35 anni, viaggiò molto, specie in America e in Inghilterra; tornato in patria, attende ai proprî poderi. È collaboratore, fra l'altro, del [...] carriera di Riccardo Bonòmini (1930), Cinquemila lire (1930), Mio padre (1932), Lucia (1933), Il miracolo del pane e del vino (1936), che però mostrano una pregiudizievole tendenza all'intreccio per l'intreccio. Il C. ha scritto anche alcune garbate ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] l'episodio nelle edizioni d'epoca controriformistica:
Costui non s'inginocchia al Sacramento
quando si lieva, se non v'è buon vino,
perché non crede che Iddio vi sia drento.
Segue una facezia (vv. 34-48), una delle tante che la tradizione orale ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] uno dei suoi semi (così in bere una bottiglia, bottiglia contempla fra i semi generali del suo contenuto la destinazione finale vino) o di un sema col semema generale a cui appartiene (così in l’Italia vince agli europei il sema giocatori italiani ...
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Letterato, nato a Forlì il 15 febbraio 1926, morto a Bologna il 24 agosto 1997. Ottenuta la libera docenza nel 1969, dopo molti anni di insegnamento universitario, divenne nel 1981 professore ordinario [...] scarsità e nell'uso dei cibi e delle bevande: il pane (Il pane selvaggio, 1980), i funghi (La carne impassibile, 1983), il vino (La miniera del mondo, 1990), la cioccolata (Il brodo indiano, 1990), il latte (Le vie del latte, 1993), gli usi peculiari ...
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DEL NERO, Nero
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Maria sopr'Arno (quartiere S. Spirito) il 2 nov. 1548 da Agostino di Piero e Nannina di Tommaso Soderini.
Il fatto che [...] cinquant'anni sono, havemmo altre imprese all'hora. Ei mutò poi la sua e prese una tigre che va a bere a un bigonciuolo [di vino], ma non si risolse mai del motto" (lettera di G. B. Strozzi a don Giovanni de' Medici, s.d. ma del 1619, in Bibl. naz ...
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vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, vin greco, vin santo). – 1. a. Prodotto...
vino arancione
loc. s.le m. Vino di colore aranciato, frutto della particolare lavorazione di uve a bacca bianca, macerate a contatto con le bucce in modo da estrarne le sostanze che daranno al vino la colorazione particolare e un gusto intenso...