Poeta ungherese (Kiskőrös 1823 - Segesvár 1849). Nato da famiglia di umilissime condizioni, ebbe una gioventù movimentata (fu anche commediante girovago), il che non gli impedì di formarsi una cultura [...] "Foglie di cipresso sulla tomba di Etelka"; Szerelem gyöngyei "Perle d'amore"), le gioie della vita (Bordalok "Canti del vino"), il paesaggio nativo, ma sempre animando il fondo delle sue esperienze artistiche di un forte spirito sociale e umanitario ...
Leggi Tutto
Centàuri Figure biformi (v. fig.) della mitologia greca, partecipi della natura del cavallo (le quattro zampe e la groppa) e dell'uomo (dal bacino in su). I Centauri costituiscono una collettività e solo [...] e violenza conferite loro dal mito: invitati alle nozze di Piritoo (re dei Lapiti) con Ippodamia, i Centauri, scatenati dal vino, cercarono di rapire le donne dei Lapiti ma, dopo una furiosa lotta, vennero scacciati. Fin dalle origini, comunque, l ...
Leggi Tutto
(App.III, I, p. 230)
Poeta italiano, morto a Bordighera il 25 maggio 1986. Tornato a Firenze, insegnò italiano al Conservatorio, divenendo (1960-77) redattore della rubrica radiofonica e della rivista [...] sentimento di attesa dell'eterno. Con la produzione poetica si intreccia quella in prosa, per lo più di carattere autobiografico: Vino di Ciociaria, 1965; L'anno di Caporetto, 1967; Di alcuni nonnulla, 1979; Confessioni minori, a cura di S. Albisani ...
Leggi Tutto
CANONIERI, Pietro Andrea
Valerio Castronovo
Nacque a Rossiglione (Genova) nella seconda metà del secolo XVI. Figlio di un medico, venne avviato dal padre agli studi di medicina e si laureò a Genova [...] laconicarum libri quattuor (Firenze 1607) alla De curiosa doctrina (in cinque libri, Firenze 1607), a Le lodi e i biasimi del vino (Viterbo 1608). S'era nel frattempo trasferito a Roma per applicarsi a studi di retorica e di teologia e qui diede alle ...
Leggi Tutto
Gulliver
Ermanno Detti
Un viaggiatore fantasioso e pieno d'ironia
Lemuel Gulliver è il protagonista dell'opera satirica inglese ancora oggi più famosa, I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift, che apparve [...] può tenere sul palmo della mano.
Attraverso le sue divertenti disavventure (per farlo bere occorrono barili e barili di vino, per farlo mangiare tutti i fornai e i cuochi del regno vengono messi a lavoro) viene descritto un mondo miniaturizzato ...
Leggi Tutto
Con questo nome, che affiancò dalla seconda metà del 12° sec. quello più antico di clerici vagantes, si indicarono quei chierici e monaci, uomini di chiesa e insieme di scuola, che erano portati ad abbandonare [...] sui classici (Orazio, Ovidio, Tibullo). Motivi di questa poesia furono l’esaltazione dell’amore, della giovinezza, del vino, della primavera, la critica sociale volta specialmente contro il mondo ecclesiastico, spinta fino alla parodia degli stessi ...
Leggi Tutto
Scrittore cinese (n. Gaomi, Shandong, 1955). Di famiglia contadina benestante, durante la rivoluzione culturale fu allontanato dalla scuola e lavorò come operaio e contadino. Entrato (1976) nell'Esercito [...] 1987) di Zhang Yimou. Dopo i romanzi a carattere sperimentale Shisan bu ("I tredici passi", 1989) e Jiuguo ("Il paese del vino", 1992), M. Y. è tornato all'ispirazione originaria con Feng ru fei tun (1996; trad. it. Grande seno, fianchi larghi, 2002 ...
Leggi Tutto
(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] festino (daps) a Iuppiter Dapalis. Apparentemente, nella sfera agraria ricondurrebbero a G. le grandi feste connesse con il vino a lui dedicate: Vinalia rustica (19 agosto), Meditrinalia (11 ottobre) e Vinalia priora (23 aprile), generalmente poste ...
Leggi Tutto
(gr. ᾿Αμϕιάραος) Antica divinità greca di carattere ctonio e profetico, probabilmente già venerata dai Micenei nel 13° sec. a.C. (Apijarewo), poi, a quanto pare, declassata a eroe. Il culto era particolarmente [...] , risorgendo come dio presso una fonte. Il dio appariva in sogno a sanare malati, che, dopo un’astinenza di tre giorni dal vino e un giorno di digiuno, si ponevano a dormire sulla pelle d’un ariete sacrificato. Intorno alla metà del 4° sec. presso ...
Leggi Tutto
Antica forma di poesia lirica corale greca. Il nome è di etimologia incerta, forse pregreco. Il d., legato ai suoi inizi con il culto di Dioniso, fiorì in età classica a Corinto, Sicione, Tebe, Nasso; [...] e Filosseno di Citera vi introdussero gli a solo.
Nelle letterature moderne il d. torna come componimento lirico di vario metro e dal ritmo concitato, per celebrare gli effetti letificanti del vino o un sentimento di gioia, di ebbrezza della vita. ...
Leggi Tutto
vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, vin greco, vin santo). – 1. a. Prodotto...
vino arancione
loc. s.le m. Vino di colore aranciato, frutto della particolare lavorazione di uve a bacca bianca, macerate a contatto con le bucce in modo da estrarne le sostanze che daranno al vino la colorazione particolare e un gusto intenso...