LIBER-PATER (o semplicemente libeer)
A. Bruhl
Divinità romana che spesso si confonde con Bacco.
Nonostante la più antica testimonianza epigrafica in lingua latina del suo nome (un cippo di Pesaro), risalga [...] della vegetazione, fu ben presto assimilato, forse sin dal VI sec. a. C., al Dioniso ellenico e fu considerato il dio del vino. È per questa ragione che nell'arte romana L.-P. è sempre rappresentato sotto l'aspetto di Dioniso (v.), con le sue ...
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(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] festino (daps) a Iuppiter Dapalis. Apparentemente, nella sfera agraria ricondurrebbero a G. le grandi feste connesse con il vino a lui dedicate: Vinalia rustica (19 agosto), Meditrinalia (11 ottobre) e Vinalia priora (23 aprile), generalmente poste ...
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ZAKROS
L'insediamento archeologico di Z., situato nell'estremità orientale dell'isola di Creta (distretto di Sitìa), si segnala per la presenza di un palazzo minoico, scavato sistematicamente da N. Platon [...] di un piano, come segnalano i resti di scale, e con molteplici ambienti, alcuni forniti di strutture per la produzione di vino e olio. Il palazzo si strutturava su un cortile centrale, intorno al quale erano disposte quattro ali. In quella orientale ...
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MESI e CALENDARIO
E. Coche de La Ferté
L'iconografia dei mesi è legata a quella dei calendarî (v. stagioni), di cui costituisce anzi un elemento che nell'antichità e particolarmente verso la fine dell'antichità, [...] un contadino porta un paniere ed una pianta non identificata. Nel mosaico di Argo è rappresentato un contadino che gusta il vino nuovo. Un soggetto fuori del comune si trova sul manoscritto del Tolomeo, Vat. Gr. 1291, dove un personaggio suona una ...
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VELÁZQUEZ, Diego Rodríguez de Silva y
Elias TORNIO y MONZO
Pittore, nato a Siviglia il 6 giugno 1599, morto a Madrid il 7 agosto 1660. Il padre lo mise agli studî letterarî, ma ben presto si accorse [...] 1622 (Boston).
Primo stile dai 23 ai 28 anni d'età: I Bevitori (Bacco incoronato con i più devoti al vino); primi nudi e tipi meravigliosi di malandrini, soldati, vagabondi. Sincerità e coscienza nell'espressione artistica; ma anche secchezza, ombre ...
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NAZARETH
B. Kühnel
(ebraico Nazrath; gr. Ναζαϱέτ; Ναζαϱέθ; arabo al-Nāṣira)
Città oggi nello stato d'Israele (Bassa Galilea), situata in una valle a m 350 sul livello del mare e posta all'incrocio tra [...] una mensa martyrum e gli scalini che conducono verso una struttura inferiore scavata nella pietra, che serviva per immagazzinare il vino (Bagatti, 1967-1984, I; Kroll, 1988, pp. 88-90, figg. 68-69).La riscoperta della scultura di epoca crociata a ...
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- Una lunga vicenda lega la città catalana all’arte urbana. Dai graffiti alla street art, le esperienze avvenute e i nomi legati alla scena locale costituiscono un punto di riferimento in chiave spagnola [...] conferisce l’impostazione stilistica a tutto il gruppo, dando vita alla più riconosciuta conformazione del lettering locale. Lo stile di Vino e di tutta la TSK si distingue per l’originalità del trattamento delle lettere, le cui tracce evadono i più ...
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Popolazione (p. 393). - L'aumento demografico, anche se non notevole, è stato tuttavia costante. Dal censimento 1930 sono risultati 347.392 ab. Più avanti ci sono state delle stime, che hanno dato 361.000 [...] si sono avuti da 540 a 570.000 q. di frumento annui (su circa 82.000 ha.) e circa 50.000 ha. a vite. La produzione di vino bianco è stata di 150÷220.000 hl. e quella di uva passa e di uva da tavola, di 250÷400.000 q.
Riguardo all'allevamento sono ...
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NICOMACHI e SIMMACHI
C. Bertelli
Un dittico d'avorio già impiegato come chiusura del reliquiario dell'abate Bercario a Montier-en-Der, e ora diviso tra il Museo di Cluny, a Parigi, e il British Museum, [...] ricondotto con relativa sicurezza a Roma; il solo dittico di tipo "ufficiale" è quello di Probiano. Poiché nel 394 Vino Flaviano N. si uccideva in seguito alla sconfitta di Eugenio e il figlio N. Flaviano si convertiva al cristianesimo, difficilmente ...
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OLBIA (᾿Ολβία; Βουσϑένη; Olbia)
M. Gibellino Krasceninnikova
Red.
2°. - La più antica e importante delle colonie milesie sulla costa N-O del Mar Nero, fondata nel 646-645 a. C. I Greci la chiamarono [...] ) che gli Sciti vendevano ai Greci, ricevendo da questi i manufatti delle grandi città ioniche dell'Asia Minore (vasellame, oggetti di lusso, vino, olio).
Per tutta la metà del sec. VI e nel sec. V, quando fu visitata da Erodoto, O. rimase una città ...
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vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, vin greco, vin santo). – 1. a. Prodotto...
vino arancione
loc. s.le m. Vino di colore aranciato, frutto della particolare lavorazione di uve a bacca bianca, macerate a contatto con le bucce in modo da estrarne le sostanze che daranno al vino la colorazione particolare e un gusto intenso...