Vedi THERA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
THERA (v. vol. vii, p. 821)
Ch. Doùmas
La tesi, sostenuta già una trentina di anni fa da S. Marinatos, che il declino della civiltà minoica potesse essere in [...] i resti di farina o di grano carbonizzati, altre con un beccuccio alla sommità per liquidi come l'olio, il vino od anche acqua si sono rinvenute nei magazzini insieme con altra suppellettile domestica, come vasi per cuocere cibi, mortai, pestelli ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] (prof. 12 cm, largh. 18 cm) era ricoperto da lastre di pietra. Una torre d'angolo racchiude un torchio per il vino; vi erano poi delle mole, un torchio per l'olio, forni per ceramica, vasche per la tintura. Un insieme di canalizzazioni proveniente ...
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Vedi THASOS dell'anno: 1966 - 1997
THASOS (Θάσος, Thasus)
P. Vianello
Red.
È una delle isole più settentrionali dell'Egeo e dista solo 6 km dalla costa tracica, a cui è geologicamente affine. Ampia [...] della più importante attività commerciale di Th. è anche una tràpeza in marmo (sèkoma) con misure per le anfore da vino, uno stàmnos a destra e un hemiamphòrion a sinistra.
Il museo ospita anche una raccolta numismatica, numerosi bronzetti di diverse ...
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FERRUCCI, Nicodemo
Sandro Bellesi
Figlio dello scalpellino Michelangelo di Bastiano, nacque a Fiesole (Firenze) nel "popolo" della Canonica il 23 genn. 1575 (1574 ab Incarnatione; Fiesole, Arch. capitolare, [...] s. Romolo nella cattedrale fiesolana e intorno al 1600 dipinse il Sacrificio di Isacco e Melchisedech che offre il pane e il vino a Abramo nel coro della chiesa di S. Francesco a Fiesole (Giglioli, 1933). Entro il 1602 ultimò con il Cresti una parte ...
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Vedi TOLOSA dell'anno: 1966 - 1997
TOLOSA (Tolosa, Τολῶσσα, Τολόσσα)
M. Labrousse
F. Braemer
1. Topografia antica. - T. appare nella storia al tempo della conquista della Gallia transalpina, come un [...] , che essa ridistribuiva verso il Rouergue, il Bordelais e i Pirenei.
In età imperiale, nonostante la crisi del mercato del vino, T. restò una città importante, mercato agricolo per i cereali che, attraverso Narbona, si esportavano verso l'Italia, e ...
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POLIFEMO (Πολύϕημος, Polyphemus)
P. E. Arias
Uno dei Ciclopi più noti fin dalla tradizione omerica (Od., ix, vv. 1047 ss.), figlio di Posidone e di Thoosa. Alle sue vicende è legata, infatti, la maggior [...] di un fuoco a legna. Nella kỳlix a figure nere di Boston in cui è raffigurata la scena della consegna del calice colmo di vino a P. da parte di Odisseo, il mostro è inginocchiato al centro. Con monotonia si ripete il tipo barbato di aspetto silenico ...
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FALISCI, Vasi
P. Mingazzini
Nell'ambito della ceramica etrusca del IV sec. a. C., occupa un posto distinto una classe di vasi dipinti, che può con grande probabilità essere assegnata al territorio dei [...] l'ebbrezza amorosa in un modo intenso, ma non volgare. La scritta, in dialetto falisco, dice: foied vino pipafo cra carefo "oggi berrò il vino, domani non ne avrò".
I vasi f. più antichi (ai quali andrebbe aggiunto uno stàmnos con alcune parole ...
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DAL POZZO (Del Pozzo), Isabella Maria
Elisabeth Heller-Winter
Si ignorano i nomi dei genitori e la data di nascita di questa pittrice che negli archivi di Monaco di Baviera è indicata come "welsche [...] , dove nel 1676 fu nominata pittrice di corte con uno stipendio di 400 fiorini annui oltre a una quantità stabilita di vino, pane e birra al giorno.
Anche dopo il 1680, quando Massimiliano II, figlio di Adelaide Enrichetta, ascese al trono e licenziò ...
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Chiusura formata da una o più lastre di vetro o di cristallo, sostenute da apposita intelaiatura, per formare porte o finestre. Nelle realizzazioni artistiche può essere costituita da un insieme di frammenti [...] ) con uno o due colori scuri, in genere composti di polvere di vetro e di metalli triturati sospesi in un liquido (vino, resina). Le luci erano ottenute alleggerendo o raschiando la grisaille; il vetro dipinto era poi sottoposto a cottura. I pezzi ...
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Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] novità fu soprattutto strutturale, poiché il contenuto era uguale a quello della poesia araba monorima: amore, panegirici, vino ecc. Ulteriore novità fu l’inserimento, al termine della muwashshaḥa, della khargia, versi composti in arabo dialettale ...
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vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, vin greco, vin santo). – 1. a. Prodotto...
vino arancione
loc. s.le m. Vino di colore aranciato, frutto della particolare lavorazione di uve a bacca bianca, macerate a contatto con le bucce in modo da estrarne le sostanze che daranno al vino la colorazione particolare e un gusto intenso...