Vedi AKME dell'anno: 1973 - 1994
AKME (῎Ακμη)
Red.
Ninfa raffigurata in un mosaico policromo nella Casa dei Mosaici scavati nel 1962 a Kato Paphos, l'antica Nea Paphos, a Cipro.
Il mosaico rappresenta [...] , coronato di pampini che stringe un grappolo con ambo le mani. Dietro A. è Icario, un carro di bovi carico di otri di vino, e due figure di bevitori. Tutti i personaggi hanno le iscrizioni.
Bibl.: K. Nicolaou, in Ill. London News, 8 giugno 1963, p ...
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Vedi PONTECAGNANO dell'anno: 1973 - 1996
PONTECAGNANO
B. d'Agostino
Cittadina moderna sita 10 km a S di Salerno, tra il fiume Picentino e il torrente Asa, a 3 km dal Tirreno.
Non è noto il nome del [...] Picentinus fuit Tuscorum. Ipotetica è l'identificazione, suggerita da J. Bérard, della piana con la Aminaia, dal nome di un celebre vino e di una popolazione, sulla base di correzioni ad Esichio (s. v.) e Macrobio (iii, 20, 7). Rimane solo il dubbio ...
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PHOLOS (Φόλος, Pholus)
C. Gonnelli*
Centauro dell'Arcadia, figlio di Silenos e di una ninfa (v. centauri).
I più antichi accenni letterari a Ph. rimontano alla Gerioneide di Stesicoro (in Athen., xi, [...] l'eroe e crude per sé. Richiesto di aprire il recipiente di vino che giaceva nell'antro, Ph. esita (così in Apollodoro) perché il recipiente, subito tutt'intorno si diffonde l'aroma del vino che richiama a gran corsa, inebriandoli, gli altri centauri; ...
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ZAGREUS (Ζαγρεύς)
E. Paribeni
Nelle età più antiche appare incerto se si tratti di una divinità indipendente o di un appellativo particolare riservato a Dioniso e ad altre divinità ctonie. Più tardi, [...] dio annuale risorgente, si associa al tema allegorico del grappolo d'uva misticamente sacrificato nel torchio per la creazione del vino.
Z. non lascia una traccia significativa nel mondo figurato dell'antichità. Si tratta infatti di una divinità di ...
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LIBERALITAS
W. Köhler
Personificazione della liberalità imperiale.
Su una moneta di Nerone appare la seguente immagine: l'imperatore troneggia su una tribuna, un funzionario o ufficiale distribuisce [...] congiaria, da riconnettersi con congius, una misura di capacità per liquidi, usata specie per l'olio e il vino. Gli imperatori che appaiono quasi sempre al centro della scena piena d'effetto, usavano contrassegnare accuratamente i loro congiaria ...
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ATENE 1183, Pittore di
P. E. Arias
Ceramografo attico databile al 440-430 a. C. Si tratta di un garbato manierista che predilige scene musicali e dionisiache. Decora unicamente pelìkai. I due vasi di [...] . Altre pelìkai ateniesi raffigurano Dioniso barbato seduto alla cui presenza una menade suona il flauto mentre un'altra versa il vino ed un satiro danza; sulla pelìke di A. 16260 è rappresentata una Nike che conduce il toro al sacrificio, motivo ...
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TAZIANO (Τατιανός)
F. Di Capua
Apologeta cristiano. Nacque, come egli stesso si vanta, di là dal Tigri, nel territorio degli Assiri, nella prima metà del II sec.; probabilmente tra il 120 e il 130. Studiò [...] Encratiti, continentes, un miscuglio di gnosticismo e di docetismo. Condannò il matrimonio e proibì l'uso delle carni e del vino.
T. fu uno scrittore molto fecondo, scrisse un opera sugli animali, un'altra sui demoni, un Liber problematum nel quale ...
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PACHIES (Paχies)
A. Bisi
Forma genitivale dell'etrusco meridionale, tratta da un nominativo omofono che corrisponde al greco Βάκχειος o Βάκχιος: è un epiteto di Dioniso, l'etrusco Fufluns.
Una formula [...] sui tre vasi con alcune piccole varianti grammaticali, significa: "al bacchico Fufluns, in Vulci", e testimonia del culto diffuso del dio del vino nella città etrusca.
Bibl.: C. Pauli, in Roscher, III, i, 1897-909, c. 1240-1241, s. v.; E. Vetter, in ...
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COTTABO (κότταβος, cottăbos)
S. Stucchi*
Gioco molto in voga nell'antico mondo classico; secondo Anacreonte, di origine sicula. Passò nel VI sec. in Grecia ed in Etruria. Molte fonti classiche ne parlano [...] con il dito indice della mano destra infilato in un'ansa. Con un movimento adatto del braccio la làtax, cioè il getto di vino, veniva lanciata verso il kottabèion, che nel primo caso era messo a galleggiare in un recipiente pieno d'acqua, la lekàne e ...
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(sp. Málaga) Città della Spagna (566.447 ab. nel 2008), in Andalusia, sul Mediterraneo, al centro di una baia prospiciente la costa marocchina, ai piedi delle propaggini meridionali della Cordigliera [...] tessili, alimentari, chimiche e metalmeccaniche. Nell’economia locale hanno un ruolo fondamentale la produzione e l’esportazione del vino dolce che dalla città prende il nome. Il porto, sviluppatosi in funzione del traffico con l’opposta sponda ...
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vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, vin greco, vin santo). – 1. a. Prodotto...
vino arancione
loc. s.le m. Vino di colore aranciato, frutto della particolare lavorazione di uve a bacca bianca, macerate a contatto con le bucce in modo da estrarne le sostanze che daranno al vino la colorazione particolare e un gusto intenso...