Il repertorio onomastico italiano risulta particolarmente ricco in termini di varietà: frutto di successive sedimentazioni e contaminazioni, mostra ancora oggi un carattere composito in cui sono visibili [...] tross (‘torso, torsolo’, ‘scarto’) richiama la «figura d[el] beone celebrato dall’Isler che morì per aver bevuto acqua anziché vino», Giaco fà ciàir (‘- tieni il lume') indica il «marito cornuto e contento», Martin pito, mòrt për ij fastidi dj’àutri ...
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Il canto XXXIII del Paradiso di Dante inizia con la preghiera di San Bernardo alla Madonna: gli occhi di Maria fissano San Bernardo e poi si alzano verso Dio, Dante è colto dall’impossibilità di esprimere [...] e tutto sopra ponivi il carico,e affrettati prima che puoi a casa a tornare;non aspettare il vino nuovo e la pioggia autunnalee l’inverno che viene e i terribili soffi di Noto, 675che il ...
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Il mare è una miriade di spade e un profluvio di povertà.La fiammata può tradursi in ira, la sorgente infugacità, e la cisterna in chiara accettazione.Il mare è solitario come un cieco.Il mare è un antico [...] buono e appetibile dal momento che «i cibi moderatamente salati solleticano il palato, rendono al palato amabile e abboccato ogni vino e piacevole e frizzante ogni acqua» (669A). Ancora il sale è utile nella medicina e nella conservazione delle carni ...
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C’eravamo lasciati, nel rapporto tra araldica e toponomastica (Gli animali inventati nell’araldica dei nostri comuni), parlando di bovini, e i bovini araldici fuori posto sono ancora numerosi. Una testa [...] dura’ o anche da Silvio, Servio, ecc. In Cervinara-Av, poi, il nome è una contrazione di cella vinaria ‘cantina per il vino’. Lo stemma di Crespino, nel Pisano, raffigura un porcospino in campagna. Il toponimo deriva da un tale Crispinus: l’idea dei ...
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Nel suo saggio Storia culturale della canzone italiana (Il Saggiatore, 2019), Jacopo Tomatis, musicologo e docente di etnomusicologia dell’Università di Torino, pone degli interrogativi alla portata di [...] un mazzo di rose». L’ossimoro spadroneggia nella composizione testuale, sia per l’identità della protagonista, «bocca di vino color di quaresima», che per le pessime azioni compiute senza rinunciare a uno stile inconfondibile, «un tirapugni d’argento ...
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Tra lingue di Menelicche, crumiri e ghinee: uno sguardo sui deonimici di lingue africaneIl ciclo Figli di un nome proprio. Un viaggio tra i deonimici italiani ha esplorato vari aspetti [...] bacca scura. Un cavallo dal manto nero è detto morellino e da quest’ultimo origina il Morellino di Scansano, vino rosso prodotto in provincia di Grosseto. Analogamente alla Mauritania, anche l’Egitto e i suoi abitanti divengono emblema di nerezza ...
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PreliminariDell’influenza esercitata dall’inglese nordamericano sull’italiano e sui dialetti d’Italia si è scritto molto, fin dagli inizi del Novecento. Il solco era stato tracciato dal Pascoli col poemetto [...] tipologia non sorprende che la gastronomia rivesta un ruolo importante, basta andare a caso: la pizza margherita, il vino sangiovese, il liquore marsala, etc. Allontanandosi da tavola non mancano però altri esempi, come dei deantroponimi di valore ...
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L’arabo rappresenta probabilmente, nell’immaginario collettivo degli italiani, la lingua di più difficile comprensione in assoluto, tanto da essere entrata in locuzioni quali “parlo arabo?”. Ciononostante, [...] capitale della Persia e origine del nome syrah, vitigno oggi diffuso principalmente in Sicilia e alla base dell’omonimo vino (sebbene recenti ricerche sul DNA del vitigno sembrino suggerire una origine francese e non persiana). Quest’ultimo deonimico ...
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Una delle chiavi di possibile decodificazione di quel ricchissimo repertorio di nomi, cognomi, odonimi e altri toponimi, cinonimi e marchionimi, che è l’opera narrativa di Carlo Emilio Gadda, è quella [...] sé stante, trafugato, scambiato, perduto e ritrovato tra le carte d’ufficio; è etichetta in senso letterale: quella del vino, o dello studio fotografico o dell’officina meccanica. E la sua comprensione e riformulazione è segno di un’umanità distratta ...
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Chi bestemmiava nel Medioevo? È lecito supporre che anche allora lo facessero, più o meno occasionalmente, persone di ogni categoria e classe sociale, vip e gente qualsiasi. Sorge un’altra domanda: quali [...] testimonianze del fatto che «tra i reati più comuni commessi nelle osterie si distingue la bestemmia, agevolata se non provocata dal vino che vi si consuma e dagli incerti esiti del gioco d’azzardo che vi si pratica». Lo ha sostenuto il medievista ...
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vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, vin greco, vin santo). – 1. a. Prodotto...
vino arancione
loc. s.le m. Vino di colore aranciato, frutto della particolare lavorazione di uve a bacca bianca, macerate a contatto con le bucce in modo da estrarne le sostanze che daranno al vino la colorazione particolare e un gusto intenso...
Prodotto della fermentazione alcolica di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite, con o senza la presenza delle vinacce.
I componenti del v. sono acqua (70-80%), alcol etilico (dal 7 al 18%, di solito 10-12%), piccole...
vino
Mario Medici
Con riferimento agli effetti e al vizio del bere, in Pg XV 123 velando li occhi e con le gambe avvolte / a guisa di cui vino o sonno piega; e in Cv III VIII 17 Altri sono vizii consuetudinarii, a li quali non ha colpa la...