I deonimici provenienti dal francese antico e dal francese otto-novecentesco sono 131 (così in Caffarelli 2020: pp. 125-139). Già nelle esemplificazioni di de Fazio 2024, nell’articolo di apertura a questa [...] benedettino Dom Pierre Pérignon (1638-1715) nell’abbazia di Hautvillers; da champagne abbiamo in italiano anche sciampagnotta, la ‘bottiglia per vino spumante di vetro spesso e fondo rinforzato, di capacità di circa 3/4 di litro’. Tra i nomi dei vini ...
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Per quanto marginale, soprattutto se paragonato al ruolo dell’inglese, del francese e dello spagnolo (si vedano i contributi di Rati, Piro e Vinciguerra in questa rubrica) o, per tutt’altro verso, al lascito [...] del pasticciere e imprenditore Jozsef Carl Dobos che la creò a Budapest alla fine dell’Ottocento, e tokaj (o tocai), vino prodotto nei pressi dell’omonima città.Ben più ampio, invece, il contributo del tedesco, di cui ci occuperemo, senza pretese ...
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Maria G. Lo DucaDizionario di base della grammatica italianaRoma, Carocci, 2023 Per la collana "Studi superiori. Lingua e letteratura italiana" dell’infaticabile Casa romana, Maria Giuseppa Lo Duca, emerita [...] direttamente dal Friuli, l’elemento che compare in prima posizione (detto topicalizzato) è l’oggetto diretto, cioè il vino, perché è del vino che si vuole parlare, non di Marco (soggetto) […]. Come si vede, […] l’elemento topicalizzato è separato dal ...
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Sfogliando la sezione Atlante del pregevole libretto di Enzo Caffarelli intitolato Parole comuni da nomi propri è possibile fare il giro del mondo attraverso 1.072 deonimici, classificati attraverso le [...] reggeva il mondo sulle spalle); dionisiaco (dal lat. Dionysiăcum, dal greco Διονυσιακός, derivato da Dioniso, nome del dio del vino, chiamato anche Bacco); mèntore (dal lat. Mĕntorem, a sua volta dal greco Μέντωρ, nome del personaggio omerico a cui ...
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Ipotizziamo che una persona vi racconti di aver incontrato Buoni e Cattivi, ma anche Cattivelli, dopo essersi avventurata sull’Alpe Rebelle. Per fortuna Divin Porcello e Baciafemmine l’hanno salvata raccomandandola [...] con cui si designa un assaggio di cibo che si consuma al bar come aperitivo e che accompagna un bicchiere di vino o di altra bevanda, specie lo spritz (consuetudine molto diffusa nella città lagunare ma anche altrove nel Veneto); in altre regioni ...
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I prossimi interventi di cui questo articolo costituisce l’introduzione saranno dedicati ai deonimici che provengono da altre lingue e sono quindi in italiano classificabili come “prestiti”. Anche solo [...] Kasseler Rippespeer, composta da Kasseler, propriamente ‘di Kassel’, città della Germania e Rippespeer ‘costata di maiale’) e il Malvasier ‘vino rosso prodotto nella zona di Appiano e Caldaro, in provincia di Bolzano’.Dall’inglese e dal noto nome di ...
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Un libro nuovoChi sull’ultimo scorcio del Duecento ebbe tra le mani quel libro fu preso da grande stupore. Incipit vita nova: non poteva esserci titolo più appropriato. La novità affermata nel titolo e [...] ai quali seguono i fascicoli con le forme cosiddette “minori” (ballata, sonetto, ecc.). La nuova barrique della prosa affina il vino vecchio delle poesie. Si degusta contemporaneamente la storia di un amore e la storia di un dire d’amore in rima ...
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L’imposizione e la più o meno approfondita spiegazione dei soprannomi, o nomignoli per Giovanni Verga e ingiurie per Leonardo Sciascia (Pirandello usa invece sovente la locuzione X inteso Y) costituiscono [...] e beone nel Tesoro, «che tutti chiamavano Marinese o che fosse di Marino o, piuttosto, che gli piacesse soprattutto il vino di Marino»; due da pregi o difetti psicologici: Alfredo, ancora nella Gita, soprannominato Spadafina «per via che è così ...
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Come rileva Andrea De Benedetti (2020, p. 13), lo spagnolo è, «dopo l’inglese e il francese, l’idioma straniero che ha fornito il maggior apporto alla nostra lingua in fatto di prestiti», specialmente [...] /La Habana), malaguena (< spagn. malagueña) ‘danza popolare spagnola’ (da Malaga, toponimo cui si deve anche un tipo di vino, nonché un gusto di gelato: il malaga), sevigliana (< spagn. sevillana) ‘danza andalusa’ (da Siviglia/Sevilla). La parola ...
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Chi bestemmiava nel Medioevo? È lecito supporre che anche allora lo facessero, più o meno occasionalmente, persone di ogni categoria e classe sociale, vip e gente qualsiasi. Sorge un’altra domanda: quali [...] testimonianze del fatto che «tra i reati più comuni commessi nelle osterie si distingue la bestemmia, agevolata se non provocata dal vino che vi si consuma e dagli incerti esiti del gioco d’azzardo che vi si pratica». Lo ha sostenuto il medievista ...
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vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, vin greco, vin santo). – 1. a. Prodotto...
vino arancione
loc. s.le m. Vino di colore aranciato, frutto della particolare lavorazione di uve a bacca bianca, macerate a contatto con le bucce in modo da estrarne le sostanze che daranno al vino la colorazione particolare e un gusto intenso...
Prodotto della fermentazione alcolica di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite, con o senza la presenza delle vinacce.
I componenti del v. sono acqua (70-80%), alcol etilico (dal 7 al 18%, di solito 10-12%), piccole...
vino
Mario Medici
Con riferimento agli effetti e al vizio del bere, in Pg XV 123 velando li occhi e con le gambe avvolte / a guisa di cui vino o sonno piega; e in Cv III VIII 17 Altri sono vizii consuetudinarii, a li quali non ha colpa la...