Prima parteAurelio Privitera (1970) riaprì la questione, sostenendo che dalle saghe di Licurgo, di Perseo, delle Miniadi, di Penteo non si può dedurre la storicità di una resistenza delle classi superiori [...] dea vincente. E che dire del fatto che “Euanthes, padre di quel sacerdote di Apollo che nell'Odissea aveva dato il vino ad Odisseo, è epiteto proprio di Dioniso” (p. 43)? Smonterebbe la tesi di Jeanmaire, secondo cui Omero non conosceva Dioniso come ...
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Euripide nelle Baccanti, il suo ultimo capolavoro, porta sulla scena Dioniso, il dio delle feste, nel cui contesto le tragedie venivano rappresentate. La sua divinità, secondo il mito, è stata contestata [...] concepisce Dioniso come un dio nuovo “ricevuto dagli Elleni” (p. 20), con i quali ha assunto la figura del dio del vino, legandosi a una sfera di competenza che prima era di Artemide. Il fatto che nell'Iliade Artemide punisca il vignaiolo Oineo, che ...
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Qual è il ruolo fondamentale della politica? Una domanda in apparenza semplice ma che si presta in realtà ad una moltitudine di possibili risposte. Per Aristotele la politica ha il ruolo di condurre le [...] o al contrario conservativa, potrà legalizzare le droghe leggere o all’inverso vietare persino la consumazione di vino. La politica, insomma, decide e tali decisioni, purché rispettose degli indefettibili principi costituzionali, possono avere ...
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Milano, alla fine del Duecento, vive un periodo di forte transizione: rinata dopo la distruzione del Barbarossa del 1162, dopo aver nuovamente scacciato l’aquila imperiale di Federico II, si trova contesa [...] serie di amplificazioni che fanno quasi sorridere il lettore moderno: la città trabocca di grani di vario tipo, di abbondanza di vino e di carne (vv. 49-51). Insomma, nella finzione letteraria di questo anonimo longobardo, Milan l’era un gran Milan ...
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In Storia della follia nell’età classica (1961), Michel Foucault scrive: “Dove c’è opera non c’è follia; e tuttavia la follia è contemporanea dell’opera, poiché inaugura il tempo della sua verità.” C’è [...] . […] Un giorno, lei gli chiese di fare il suo busto. Lui fece una statua. Modellò una baccante ebbra di lussuria e vino, contorta in uno spasmo delirante. Conclusa l’opera, la distrusse: “Non ero riuscito – disse – a scavare nel marmo il marmo del ...
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Il tema dell’identità del compositore di quelli che chiamiamo poemi e inni omerici interessa gli studiosi sin dall’antichità. La prima attestazione del nome Omero si ha nella prima metà del VII secolo [...] funerali dei re ittiti: prima il corpo del defunto viene depositato su una pira, poi le braci ardenti vengono spente con il vino, infine le ossa vengono immerse in un vaso pieno d’olio e avvolte nel lino.Per approfondire:Mary Bachvarova, From Hittite ...
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IntroduzioneGli anni delle guerre napoleoniche costituiscono un’epoca densissima di eventi, rivolgimenti, conquiste e sconfitte. Un’epoca di guerra costante, costellata da uno stuolo di grandi personalità, [...] di San Leonardo in Passiria, gestiva nel paese natio l’osteria e il maso di famiglia, il Sandhof, nonché il commercio di vino e cavalli ad esso legato, per il quale aveva viaggiato molto in Tirolo.Profondamente cattolico come la maggioranza dei suoi ...
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Nell’ambito pubblico, le due varietà più interessanti da osservare per i loro risvolti collettivi sono il journalese e il burocratese.Il journalese è, abbastanza intuitivamente, la lingua dei giornali. [...] brigadiere riporta nel proprio linguaggio le dichiarazioni di un uomo accusato di aver rubato una bottiglia di vino:«Il sottoscritto, essendosi recato nelle prime ore antimeridiane nei locali dello scantinato per eseguire l’avviamento dell’impianto ...
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Un errore “fatale” – per citare il titolo Il fascino fatale di Semele tra letteratura e musica del saggio scritto da Rosalba Dimundo – è quello commesso dalla figlia del re Cadmo, Semele, quando chiede [...] ’altro (nel fr. 120 West): «Come so dare inizio al bel canto del signore Dioniso, il ditirambo, con la mente folgorata dal vino» (trad. a cura di Nicoletta Russello). Al pari del lirico arcaico di Paros, il già menzionato Nonno di Panopoli elabora il ...
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Le parole spesso prendono vita e percorrono strade che le portano ad assumere significati assai diversi da quelli di partenza. Così accade anche per il termine utilizzato per indicare il racconto della [...] siano i primi ad essersi formati in quanto narrazioni di memoria vissuta anche attraverso il rito del pane spezzato e del vino condiviso con parole semplici e solenni: l’eucaristia. Così è forse nata la sequenza di Pilato e Giuseppe di Arimatea noto ...
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vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, vin greco, vin santo). – 1. a. Prodotto...
vino arancione
loc. s.le m. Vino di colore aranciato, frutto della particolare lavorazione di uve a bacca bianca, macerate a contatto con le bucce in modo da estrarne le sostanze che daranno al vino la colorazione particolare e un gusto intenso...
Prodotto della fermentazione alcolica di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite, con o senza la presenza delle vinacce.
I componenti del v. sono acqua (70-80%), alcol etilico (dal 7 al 18%, di solito 10-12%), piccole...
vino
Mario Medici
Con riferimento agli effetti e al vizio del bere, in Pg XV 123 velando li occhi e con le gambe avvolte / a guisa di cui vino o sonno piega; e in Cv III VIII 17 Altri sono vizii consuetudinarii, a li quali non ha colpa la...