HATHNA (haϑna)
L. Rocchetti
Nome di giovane satiro che lascia rovesciare il vino da un'anfora fra due pantere, sulla impugnatura di uno specchio bronzeo etrusco di sconosciuta provenienza, a Leningrado.
Bibl.: [...] E. Deecke, in Roscher, I, 2, c. 1850; E. Gerhard, Etr. Spiegel, Berlino 1840-97, IV, 55 ...
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transustanziazione Nel linguaggio dei teologi cattolici, la totale conversione della sostanza del pane e del vino nella sostanza del corpo e del sangue di Cristo in forza delle parole della consacrazione [...] conversione di tutta la sostanza del pane nel corpo e di tutta la sostanza del vino nel sangue, rimanendo tuttavia le specie del pane e del vino, la quale conversione la Chiesa cattolica chiama con grande opportunità t.». La definizione, legata a ...
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Residuo della lavorazione dell’uva, formato da graspi, bucce, vinaccioli con quantità diverse di vino o di mosto fermentato, a seconda del grado di spremitura. Si distinguono al riguardo le v. vergini [...] uve già fermentate, e quindi risultano contenere quantità più o meno modeste di vino a seconda del grado di spremitura e, sottoposte a torchiatura, forniscono il cosiddetto vino torchiato. Si possono ancora distinguere v. diraspate o non diraspate a ...
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Vermentino di Gallura Vitigno sardo a frutto bianco da cui si ricava un vino DOCG, delicato, dal colore giallo paglierino e il sapore morbido, con retrogusto leggermente amarognolo. La gradazione alcolica [...] minima è di 12° ...
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Fondatore dell'industria del vermut. Iniziò la preparazione di questo vino verso il 1786 e ne aprì uno spaccio a Torino, sotto i portici di Piazza Castello (v. vermut). ...
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. Porzione del territorio della Campania settentrionale celebrata nell'antichità per i suoi prodotti, soprattutto per il vino che gli antichi scrittori, specialmente Orazio, Virgilio, Properzio, Silio [...] due secoli, per quanto Cicerone affermasse che i buongustai lo preferivano mediamente invecchiato. Ateneo scrisse che v'erano due sorta di vino di Falerno: di cui uno dolce e delicato, l'altro aspro e grossolano; quest'ultimo lo si mescolava a tavola ...
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Genere di piccoli Insetti Ditteri Brachiceri, famiglia Drosofilidi, che comprende il moscerino del vino e delle frutta (Drosophila melanogaster; v. fig.), di colore ferrugineo, con le ali grigiastre. [...] Vive allo stato larvale nella frutta in decomposizione e anche nelle sostanze zuccherine o fermentate.
È un importante animale da laboratorio, specialmente per ricerche di genetica: il suo allevamento ...
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Bicchiere di forma caratteristica, con bocca larga che si va restringendo verso il fondo e fornito di un piede più o meno lungo poggiante su una base circolare.
Anatomia
Struttura a forma di calice.
C. [...] è chiamato inoltre il c. fiorale che, negli agrumi, permane alla base del frutto.
Religione
Il c. per la consacrazione del vino eucaristico nella messa deve avere, a norma dei libri liturgici vigenti, la coppa fatta di una materia che non assorba i ...
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Il nome Basilicata è stato, nel 1932, modificato in quello più antico ma meno appropriato di Lucania, che figura tuttora nell'uso comune e in tutti i documenti ufficiali, mentre nella nuova costituzione [...] 23 milioni alle case coloniche ed altre costruzioni rurali, 10 milioni per asportazione di prodotti varî (cereali, fieno, paglia, vino, ecc.) e 9 per asportazione di un migliaio di capi di bestiame. Tuttavia la consistenza di quest'ultimo si mantiene ...
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vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, vin greco, vin santo). – 1. a. Prodotto...
vino arancione
loc. s.le m. Vino di colore aranciato, frutto della particolare lavorazione di uve a bacca bianca, macerate a contatto con le bucce in modo da estrarne le sostanze che daranno al vino la colorazione particolare e un gusto intenso...