Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (vitrum)
D. B. Harden
Sommario. 1. Il v. come sostanza. 2. Industria del v. nell'antichità. 3. Sviluppo delle officine: a) v. a sabbia; b) v. alessandrino [...] ma non prima, tale specie di v. è spesso usato per contenere vino e unguenti e altre cose. Il materiale acromo è solo raramente soffiato i vasi di v. trasparente, ma i v. dai colori opachi (rosso, bianco, blu ecc.) non sono rari, specie nel I sec. ed ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Chiara Lambert
Sara Magister
Le rete dei contatti e degli scambi: caratteri [...] cera e schiavi; al ritorno portavano con sé sete, spezie, vino, frutta, manufatti d'oro. Anche i rapporti con gli Arabi divennero Uno via mare, dalla Cina a Sri Lanka e, attraverso il Mar Rosso, verso l'Etiopia o l'Egitto e la Siria. L'altra via ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] di Artemide, come veniva denominata, lo dimostra la situla di vino nella sua sinistra. Su di un cratere a campana di J. D. Beazley, op. cit., 151, 21. - b) Vasi a figure rosse (530-480 a. C.): anfora di Phintias: Furtwängler-Reichhold, tav. 21; J ...
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Acqua
C. Frugoni
A. Berger
Lo studio della funzione dell'a. va intrapreso, oltre che dal punto di vista dell'utilizzazione pratica, essenziale alla vita economica e sociale delle città e delle aree [...] spirituale e perciò interpretati anche come olio, vino, latte e miele). Altre analogie basate sul Bythos (gli abissi del mare) compare nella rappresentazione dell'attraversamento del mar Rosso in alcuni salteri bizantini (per es. Parigi, BN, gr. 139 ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Estremo Oriente
Maria Carlotta Romano
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Cina
In tutto l'Estremo Oriente la generalizzata adozione di materiali deperibili [...] pratiche divinatorie scapulimantiche e offerte di cibo e "vino" (alcoli fermentati da cereali) presentate nel , nella ricca tipologia della ceramica Mumun la variante di colore rosso brunita, rinvenuta sia in abitato sia in sepolture, è spesso ...
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OSTRAKA
V. Bartoletti
L. Guerrini
Red.
Con la parola ὄστρακον i Greci indicavano il guscio della testuggine e le conchiglie, ed anche, per estensione, altri oggetti di forma incavata e rotonda come [...] domestico. Il colore della superficie esterna, convessa, varia dal rosso mattone al grigio chiaro o al giallastro (e si è elementi di entrambe le lingue). Sono ricevute del saldo mediante vino di imposte su vigne, con il nome dell'esattore e con ...
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Vedi TANAGRA dell'anno: 1966 - 1997
TANAGRA (Τάναγρα, Tanagra)
D. Burr Thompson
Città della Beozia orientale, situata sulla riva N dell'Asopos, vicino ai confini dell'Attica. Era così chiamata da una [...] . Particolarmente comune era l'uso di deporre una brocca di vino o d'acqua presso la testa del defunto, che riceveva azzurri. Il chitone è azzurro o rosa; con bordi in giallo, rosso, violetto, o verde; lo himàtion è generalmente bianco. I gioielli, ...
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MEGARESI, Vasi
M. A. Del Chiaro
Il nome di "megaresi" è in questo caso ovviamente un nome di comodo. Come molti altri prodotti della ceramica antica, i vasi m. sono stati arbitrariamente denominati [...] . che erano certamente usati come calici per bere il vino. Talvolta si incontrano soggetti che è possibile riproducano gruppi , considerando la mancanza di rapporti con lo stile a figure rosse del IV secolo. Il Thompson ritiene che i primi vasi della ...
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Vedi GRAVISCA dell'anno: 1973 - 1994
GRAVISCA (Gravisca, Graviscae)
M. Torelli
Antico porto di Tarquinia, a circa 7 km dal sito della città etrusca e romana, nel luogo dell'abitato medievale e moderno [...] cittadina doveva ancora avere una certa importanza sul piano agricolo e industriale, se Plinio ne ricorda l'ottimo corallo rosso e il vino di discreta qualità (Nat. hist., xxxii, 21; xiv, 67). Dalle iscrizioni apprendiamo poi che la tribù della città ...
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NISA PARTHICA (Παρϑαυνίσα, Nisa)
M. E. Masson
Capoluogo della regione parthica, appartenente al regno fondato da Arsace attorno al 250 a. C. Le rovine della città antica si trovano ai piedi del versante [...] . L'arredamento funebre delle tombe a camera, dipinte in rosso, è caratterizzato da lamine placcate in oro, perline e fili òstraka (v.) si riferisce alle partite annue di vino provenienti da varî vigneti e possedimenti delle regioni parthiche ...
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vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, vin greco, vin santo). – 1. a. Prodotto...
rosso
rósso agg. e s. m. [lat. rŭssus]. – 1. Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese tra 800 e 640 nm; è anche uno dei tre...