ARAGONA, Vinciguerrad'
Francesco Giunta
Figlio di Sanciolo d'Aragona e di Lucia Palizzi, nipote perciò del grande Matteo, cominciò ad avere attività pubblica al tempo del re Federico IV, che lo impiegò [...] , in R. Gregorio Bibliotheca Scriptorum..., II, Panormi 1792, pp. 60, 64-65; G. Cosentino, Codice Diplomatico di Federico III di Aragona re di Sicilia (1355-1377), I, Palermo 1885 e segg., nn. LXXIV, LXXVI, CCCXCV CCCII, CCCCLVIII, DXCV, alle pp. 49 ...
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FEDERICO IV (III) d'Aragona, re di Sicilia (Trinacria), detto il Semplice
Salvatore Fodale
Nacque a Catania da Elisabetta di Carinzia il 4 dic. 1342, dopo la morte del padre Pietro II, re di Sicilia. [...] 'ufficio di cancelliere Enrico Rosso, che aveva sostituito per alcuni anni con Vinciguerrad'Aragona. Col favore di Urbano V aveva ripreso nel 1366 le trattative con Giovanna d'Angiò attorno all'ipotesi di un matrimonio con Margherita di Durazzo, ma ...
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ARAGONA, Bartolomeo d'
Francesco Giunta
Figlio di Vinciguerra, ereditò la contea di Cammarata, a cui furono aggiunti nel 1392 altri feudi come le terre di Ficarra, Galati, Calatabiano, Noto, ecc.
Siniscalco [...] cercò di riorganizzare le forze degli esuli siciliani, d'accordo con quanto faceva Artale d'Alagona, esule a Milano. Riuscì così ad anni del sec. XV.
Bibl.: J. Zurita, Anales de la Corona de Aragón, X, cap. 62, Zaragoza 1610, pp. 422, 430, 434; R. ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Roberto ALMAGIA
Mario DI LORENZO
Giovanni SPADOLINI
Arnaldo BOCELLI
Giulio Carlo ARGAN
Alberto PIRONTI
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Confini e area. - Secondo gli accordi [...] agricoltura e foreste, Segni Antonio; trasporti, D'Aragona Ludovico (dimissionario il 5 aprile 1951); Milano 1955 (v. inoltre mezzogiorno, in questa Appendice).
Partiti: M. Vinciguerra, I partiti politici italiani dal 1948 al 1955, Roma 1955; G. ...
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FEDERICO III (II) d'Aragona, re di Sicilia (Trinacria)
Salvatore Fodale
Nacque il 13 dic. 1273 (o 1274) nelle terre della Corona d'Aragona dall'infante Pietro d'Aragona, il futuro re Pietro III, e da [...] riguardare la Sicilia.
Ricorse al re d'Aragona nel 1308, quando, tramite Bernardo de Sarria, ammiraglio di quel Regno, gli affidò la custodia dei castelli calabresi. Con l'uscita di scena come feudatario di Vinciguerra Palizzi, che i documenti non ...
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SAVELLI, Sperandio
Marco Scansani
(Sperandio da Mantova). – Nacque a Mantova nel terzo decennio del XV secolo, figlio dell’orefice Bartolomeo di Sperandio Savelli, che risulta iscritto alla corporazione [...] onorarie e apparati per le nozze tra Ercole I d’Este ed Eleonora d’Aragona (Franceschini, 1995, doc. n. 36r), tra di S. Marco e una medaglia con il ritratto di Antonio Vinciguerra (Hill, 1930, scheda n. 403). Venne inoltre probabilmente richiesto ...
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STAMPA, Gaspara
Rossella Lalli
STAMPA, Gaspara. – Nacque a Padova tra il 1523 e il 1525 da Cecilia e da Bartolomeo Stampa, orefice.
L’origine padovana di Gaspara è testimoniata dalla stessa autrice [...] Molin, Marcantonio Soranzo, Ortensio Lando, Vinciguerra II di Collalto, Elena Barozzi e Ippolita ; Del tempio alla divina signora donna Giovanna d’Aragona, Venetia 1555, p. 149; Rime diverse d’alcune nobilissime et virtuosissime donne, Lucca 1559, ...
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SPERANDIO da Mantova
Adolfo Venturi
Scultore e medaglista. Figlio di Bartolomeo di Sperandio orafo, nacque circa il 1425; morì circa il 1495. Nel 1445 e nel '47 si trovava a Ferrara, dal '60 al '77 [...] , probabilmente di Eleonora d'Aragona, già nella raccolta Dreyfuss. Firmò un busto di Ercole I d'Este (Louvre). Nel vedersi nelle medaglie di Galeazzo Marescotti, di Antonio Vinciguerra e di Alessandro Tartagni. Si distinguono, nella serie ...
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PANCIATICHI
Quinto Santoli
Famiglia pistoiese, trasferitasi nel sec. XVII a Firenze, dove nel 1816, divenuta erede dei beni e del nome degli Ximenes d'Aragona, inquartò la propria arme con quella di [...] in Francia, dove accumularono immense ricchezze. Un Vinciguerra P., creato cavaliere da Filippo il Bello (1301 e per la quale ottenne da Firenze di essere armato cavaliere a spron d'oro; un Martino P. recò da Popiglio la testa del traditore Filippo ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] che si interessa al De lingua latina di Varrone, Vinciguerra Dandolo che chiede Festo Pompeo. Stefano Querini forse rientra edizioni delle opere dell'Aretino, cinque di Tullia d'Aragona, sette di Giulio Camillo Delminio, sedici di Girolamo ...
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