PALLAVICINI (Pallavicino)
Vito Antonio Vitale
Famiglia di vasti dominî e di numerose propaggini, che trae origine dal medesimo ceppo degli Estensi, dei Malaspina, dei marchesi di Massa e della quale [...] commissario Francesco Sauli, fu ucciso da un Giustiniani nel 1557; Vincenzo, uno dei primi ascritti al Libro d'oro dopo la più tardi per breve tempo deputato al Parlamento. Del ramo dei Pallavicino di Priola è da ricordare Emilio (nato a Genova l'8 ...
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SPIELBERG (Spilberk)
Enrico Scodnik
Collina sovrastante la città di Bruna (v.); è coronata da una fortezza, che, già ricordata nel secolo XI, nel 1279 per la prima volta è denominata Castrum Splymberg. [...] , dell'Andryane, nonché le Memorie del Confalonieri, del Pallavicino e di Gabriele Rosa.
Per iniziativa della Società Nazionale recentemente murata una lapide, con inciso il vaticinio di Vincenzo Gioberti nella dedica al Pellico del Primato morale e ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] che era per la difesa dell'isola, lo Sforza-Pallavicino che riteneva più importante e più utile non sguarnire la Il duca di Mantova Ferdinando Gonzaga era morto nel 1626; il fratello Vincenzo, che gli era succeduto, moriva anche lui di lì a poco ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] 1647) evita la contemporaneità (e, s'è visto, la fine di Pallavicino l'induce sin a teorizzare il silenzio in proposito), in questa s' sul "turbine" del 25 gennaio 1708 al nobile Vincenzo Grimani Calergi, che Giambattista Achilli reciti in casa del ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] . C'era stata una protesta da parte di Vincenzo Rospigliosi, ma era evidente che a quel punto non . Valier, Storia della guerra, II; Alfonso M. Casoli, Il cardinale Sforza Pallavicino e la Repubblica di Venezia, "La civiltà Cattolica", 11, 1909, pp. ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] demolendo la storia dell'assise tridentina di Sforza Pallavicino, restituiscono alla storia della stessa sarpiana la grande Alvise Mocenigo, la cui Alvisopoli è menzionata da Vincenzo Monti nel poemetto, del 1811, a celebrazione della nascita ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] Concilio di Trento del padre gesuita e poi cardinale Pietro Sforza Pallavicino, apparsa nel 1656-1657, che, proprio perché in diretta Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799 di Vincenzo Cuoco (1800), che giustamente è ritenuto all’ ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] , diritto. Non è di per sé un gran che quel Vincenzo Contarini, cittadino veneziano lettore d'umanità a Padova, ma i sorta di ponderosa replica d'ufficio che sarà la storia di Pallavicino.
Veneziani, dunque, Sarpi e Davila, epperò, con la loro ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] , che stampò fra l'altro varie opere del Pallavicino dopo la tragica morte di questi.
Servire l'Accademia a cura di Vania De Maldé, Parma 1993, pp. CI-CIII, 61-62; Vincenzo Spampanato, Vita di Giordano Bruno, Messina 1991, p. 456; M. Firpo, Ciotti ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] che si recita al San Giovanni Grisostomo. Si tratta de L'Elmiro, re di Corinto, musicato da Carlo Pallavicino su libretto di Vincenzo Grimani e Girolamo Frisari, un testo che racconta una storia di tirannide.
Erano di già scomparse le stelle di ...
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bambinita
bambinità s. f. L’insieme delle caratteristiche e qualità essenziali che sono proprie dell’essere bambino, in relazione e opposizione all’essere umano adulto. ♦ Francoise Sagan aveva detto una volta: «Mi incanta l'idea della bambinità...