JANAVEL (Gianavello), Giosuè
Laura Ronchi De Michelis
Nacque nella frazione Vigne, tra Luserna e Rorà, in Val Pellice (Torino) da Jean e Catherine (il cui cognome non è noto) nel 1617.
La famiglia discendeva [...] non mise però fine ai torbidi, e lo J. restò sui monti con qualche centinaio di compagni, continuando per anni a mantenere alta presente nella pubblicistica non scientifica. Nel 1854 Vincenzo Albarella, magistrato calabrese esule politico in Piemonte, ...
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DELLA TORRE, Ludovico
Carla Casagrande
Nacque a Verona da Domenico e da una Paola nella prima metà del sec. XV.
L'ambiente familiare pare presentarsi propizio alla futura vocazione del D.: la madre, [...] al testo macolista del domenicano Vincenzo Bandeli, Libellus recollectorius auctoritatum de . ital. in La Verna, I-II[1903-1904], poi in estratto Le origini dei Monti di Pietà, Rocca San Casciano [1904]); A. Sansoni, L'Ordine francescano e il dogma ...
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PENNA, Agostino
Rita Randolfi
– Nacque a Roma il 12 agosto 1728 da Stefano, bolognese e suonatore di violoncello, e da Rosa Coterla, figlia del savoiardo Giovanni, dimoranti nel circondario della parrocchia [...] per poi trasferirsi nei tre anni successivi presso Trinità dei Monti, di pertinenza di S. Andrea delle Fratte.
Dal per l’arredo degli interni; la collaborazione di A. P. e Vincenzo Pacetti, in Ville e Palazzi. Illusione scenica e miti archeologici, a ...
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CANINI, Giovanni Angelo
Antonella Pampalone
Figlio secondogenito dello scalpellino Vincenzo, nacque a Roma nel 1609 (Pio, 1724). Tutte le fonti confermano che ancora bambino conobbe il Domenichino, [...] , 95r, 96v, 97v, 98r, 100r, 101r, 108v, 115v; XLV, c. 141v; G. B. Lezana, Annales Sacri Prophetici et Eliae Ordinis Beat. Mariae de monte Carmeli, Romae 1652, pp. 571-579; G. B. Mola, Roma l'anno 1663, a cura di K. Noehles, Berlin 1966, ad Indicem;[G ...
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PACI
Stefano Papetti
– Famiglia originaria di Porto di Fermo (odierna Porto San Giorgio), che gestì per tre generazioni la maggiore manifattura di maioliche attiva ad Ascoli Piceno.
I Paci riuscirono [...] 1859.
Dei quattro figli maschi di Luigi, soltanto Vincenzo, nato ad Ascoli Piceno nel 1811 e qui Canova a Tenerani: aspetti della scultura marchigiana del primo Ottocento, in Quei monti azzurri. Atti del convegno, Ancona… 2000, a cura di E. Carini ...
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COSTA (Costa de Beauregard), Giuseppe Enrico, marchese di Saint-Genis di Beauregard
Paul Guichonnet
Nacque il 20 aprile 1752 nel castello di Beauregard, situato sulle rive del lago Lemano, secondogenito [...] Levante, è attestato con certezza dagli inizi del XV secolo con Vincenzo Costa, d'una famiglia imparentata con dogi e proprietaria dei feudi e controllore generale delle Finanze di qua dai Monti (1626), presidente del Consiglio di Stato (1631 ...
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ALBIZZI, Francesco
Alberto Monticone
Nacque a Cesena nel 1593 da famiglia di origine fiorentina. Compiuti gli studi di diritto, intraprese la carriera forense, nell'esercizio della quale pare ottenesse [...] della nunziatura di Napoli alle dipendenze del nunzio Cesare Monti; allorché questi fu inviato in missione straordinaria a . 1684 morì in Roma; il io ottobre il cardinale Vincenzo Maria Orsini, poi papa Benedetto XIII, indirizzava ai Cesenati una ...
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CIMINELLI, Serafino (Serafino Aquilano)
Magda Vigilante
Nato all'Aquila nel 1466 da genitori di nobile stirpe cittadina, Francesco e Lippa de' Legistis, compì i primi studi nella città nativa. Nel 1478 [...] Cortesiana: Pietro Gravina, l'Accolti, il Calmeta (Vincenzo Colli), il quale, divenuto amico del poeta, Strambotti des Serafino Aquilano, München 1967; cfr. anche G. M. Monti, Uno strambotto ined. di Serafino Aquilano, in Rivista abruzzese, XXXI(1916 ...
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GUSSONI, Andrea
Giuseppe Gullino
, Secondogenito di Marco del procuratore Andrea, e di Chiara Donà di Nicolò di Giacomo, nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Fosca, il 21 maggio 1546. Appena ebbe [...] . Il G. si fece accompagnare dai figli Vincenzo e Francesco.
Partiti alla fine di agosto del dei bergamaschi, III, Bergamo 1959, p. 319; D. Montanari, Il credito e la carità, I, Monti di Pietà delle città lombarde in Età moderna, Milano 2001, p. 174. ...
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GIODA, Mario Giuseppe
Nunzio Dell'Erba
Nacque a Torino il 7 luglio 1883 da Vincenzo e da Raimonda Vianetto, in una famiglia di modeste condizioni economiche. Costretto ad abbandonare presto gli studi, [...] per una loro costituzione nella città subalpina. Coadiuvato dai maggiori rappresentanti dell'interventismo torinese (G.C. Barbavara, A. Monti, P. Romani), il 25 e il 28 marzo convocò le prime assemblee pubbliche diffondendo, sul Popolo d'Italia, i ...
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montiano1
montiano1 agg. – Relativo al poeta italiano Vincenzo Monti (1754-1828), alla sua opera, e ai caratteri specifici della sua poesia: bibliografia m.; l’eleganza m.; il classicismo montiano. Anche, come agg. e sost., seguace, ammiratore,...
affarsi
v. intr. pron. [der. di fare] (coniug. come fare, ma usato solo nella 3a pers. sing. e plur.; raro il pass. rem. si afféce, e non usati il part. pass. né, quindi, i tempi composti), letter. – Adattarsi, convenire, confarsi; si costruisce...