Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] passati remoti con epitesi vocalica, tipo poteo, uscio), come quelle che si leggono nelle poesie di Parini o di ➔ VincenzoMonti o dello stesso Manzoni e ancora nei libretti di Verdi (Serianni 2002: 113-161).
Naturalmente, entro questa continuità ci ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] dell’opera vichiana, alle soglie dell’Ottocento, non mancarono rilievi, appunto, sulla lingua e lo stile, come quelli di ➔ VincenzoMonti:
Donde viene che la Scienza nuova del Vico, opera meravigliosa ha sì pochi lettori? Non altronde di certo che ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] ), l’altro costituito da esponenti del (neo)classicismo letterario di fine Settecento e primo Ottocento (in particolare, ➔ VincenzoMonti, il genero Giulio Perticari e Pietro Giordani) e con il quale sostanzialmente convergono personalità e posizioni ...
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AMADUZZI, Giovanni Cristofano
Angelo Fabi
Nato a Savignano di Romagna il 18 ag. 1740, appartiene a quella generazione di eruditi romagnoli che fiorì tra la seconda metà del sec. XVIII e la prima del [...] duca di Belforte, Giuseppe Garampi, Girolamo Ferri, Gregorio Fontana, Giovanni Lami, Pietro Metastasio, VincenzoMonti, Maria Maddalena Morelli Fernandez (Corilla Olimpica), Annibale Olivieri, Giovanni Battista Passeri, Ippolito Pindemonte, Giuseppe ...
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FRACCHIA, Umberto
Riccardo D'Anna
Nacque a Lucca il 5 apr. 1889 da Francesco e da Gemma Scerni. Dal padre piemontese, ufficiale di cavalleria, ereditò il riserbo e lo "scrupolo del lavoratore" mentre [...] Paul et Virginie di P. Bernardin de Saint-Pierre (postumo Milano 1931). Curò una scelta delle Più belle pagine di VincenzoMonti (Milano 1927); fu inviato in Oriente della Tribuna, critico drammatico e letterario del Secolo e de LoSpettatore italiano ...
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CHIGI, Sigismondo
Antonio Fiori
Nacque a Roma il 15 marzo 1736 dal principe Agostino e da Giulia Augusta Albani. Nel 1747 entrò come convittore nel collegio Tolomei di Siena, il celebre "seminarium [...] assistente Carlo Fea ed aiutando nel 1783 VincenzoMonti, che allora si trovava in difficoltà 1750 al 1830(decennio 1781-1790), Faenza 1883, pp. 215-218; L. A. Ferrai, V. Monti e don S. C., in Giorn. stor. della lett. ital., IV (1886), 1-2, ...
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PARAVIA, Pier Alessandro
Francesca Brancaleoni
– Nacque a Zara il 15 luglio 1797 da Giovanni, colonnello della Repubblica veneta, e da Anna Zech-Missevich, originaria di Corfù.
Ancora fanciullo, si [...] 1822), 2, p. 19).
Appassionatosi precocemente alla questione della lingua, fu seguace di Antonio Cesari, pur apprezzando le posizioni di VincenzoMonti, come attestano, fra i vari scritti in materia, Delle cause per le quali a’ nostri giorni da pochi ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] discorsivo che lo regge (Fontanier 1971: 284).
Così, ➔ Giacomo Leopardi, memore di Torquato Tasso e Giuseppe Parini, di ➔ VincenzoMonti e Ugo Foscolo, come dei classici, fece dell’iperbato un suo artificio caratteristico:
(10) la funesta all’ausonio ...
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L’endecasillabo è un verso di 11 sillabe metriche (➔ metrica e lingua), con accento principale obbligato in decima posizione (Beltrami 20024: 181-188; Menichetti 1993: 386-424). È il verso principe della [...] ) e consolida la sua fortuna in epoca più recente: metro tipico delle traduzioni (in sciolti sono l’Iliade di ➔ VincenzoMonti e l’Odissea di Ippolito Pindemonte) e dei poemi didascalici, è adottato da Giuseppe Parini nel Giorno; in sciolti sono ...
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Il settenario è un verso imparisillabo di sette sillabe ‘metriche’ (➔ metrica e lingua), con accento principale obbligato in sesta posizione (Beltrami 20024: 199-200; Menichetti 1993: 673; per l’uso dantesco, [...] dei quali i dispari sdruccioli, i pari piani e in rima tra loro: fu ripresa, tra gli altri, da Parini e da VincenzoMonti.
Il settenario è ancora verso non infrequente nella poesia di ➔ Giosuè Carducci e di ➔ Giovanni Pascoli. Nella poesia antica il ...
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montiano1
montiano1 agg. – Relativo al poeta italiano Vincenzo Monti (1754-1828), alla sua opera, e ai caratteri specifici della sua poesia: bibliografia m.; l’eleganza m.; il classicismo montiano. Anche, come agg. e sost., seguace, ammiratore,...
affarsi
v. intr. pron. [der. di fare] (coniug. come fare, ma usato solo nella 3a pers. sing. e plur.; raro il pass. rem. si afféce, e non usati il part. pass. né, quindi, i tempi composti), letter. – Adattarsi, convenire, confarsi; si costruisce...