MAESTRI, Ferdinando
Luisella Brunazzi Menoni
Ultimo dei tre figli di Giuseppe e di Onorata Gerboni, nacque a Sala Baganza presso Parma il 6 luglio 1786. Malgrado le modeste condizioni della famiglia, [...] celebrare, il 17 maggio, l'arrivo a Parma di V. Gioberti con un intervento in favore dell'unità italiana e, pochi giorni Ibid., Biblioteca Palatina, Arch. Micheli-Mariotti, cass. 10, Vincenzo Mistrali (4 lettere del M., 1836-44); Carteggio Pezzana, ...
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DE RISO, Eugenio
Giuseppe Masi
Nacque a Catanzaro il 3 maggio 1815 dal marchese Antonio e da Caterina Capocchiani, appartenenti, entrambi, a famiglie che nella rivoluzione del '99 avevano aderito al [...] comitato di sicurezza provinciale, presieduto dall'intendente Vincenzo Marsico, peraltro dimessosi il 27, appena contatto con i maggiori uomini della cultura del tempo, con il Gioberti, il Lamennais ed iniziò la stesura di un'opera che mostrasse come ...
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sabaudo, Stato
Espressione che indica lo Stato dei Savoia, la cui storia comincia con Umberto Biancamano: egli poté ingrandire notevolmente i suoi possessi con le elargizioni fattegli dall’imperatore [...] Trattato di Asti (giugno 1615). Morto (dic. 1627) Vincenzo II Gonzaga, si riaprì la questione del Monferrato, per la dalla classe colta piemontese uscì la scuola politica moderata con V. Gioberti, C. Balbo, G. Durando, M. d’Azeglio. Quando ...
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CELESIA, Emanuele
Nilo Calvini
Nacque in Finalborgo (Savona) il 3 ag. 1821 da Vincenzo e da Caterina Melzi, in una famiglia della nobiltà locale. Nel 1837 il padre, che da anni esercitava l'attività [...] ), in cui, in tono retorico ma convinto, esalta la superiorità dell'italiano in tutti i campi, quasi preludendo tematiche del Gioberti. In tutti gli anni di vita del giornale, pubblicato fino al 1845 (quando fu soppresso dalla polizia, allarmata dal ...
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MALENCHINI, Vincenzo
Fulvio Conti
Nato a Livorno l'8 ag. 1813 da Pietro e Veneranda Chiellini, studiò nel collegio ducale di Lucca e presso l'Università di Pisa, dove si laureò in giurisprudenza. Nel [...] parenti e amici. Riprese allora i suoi viaggi per l'Europa e fu in Inghilterra, in Francia e in Belgio dove conobbe V. Gioberti. Nel marzo-aprile 1846 e nel maggio 1847 fu tra i membri dell'élite cittadina che incontrarono a Livorno M. d'Azeglio e R ...
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BARBERIS, Domenico
Arianna Scolari Sellerio
Nato a Torino il 28 ag. 1799, e laureatovisi in giurisprudenza, entrò nel 1821 nella carriera statale, impiegandosi presso l'intendenza di Alessandria. Percorsi [...] Per intervento dell'amico Berghini presso il ministro Vincenzo Ricci, venne reintegrato nei ruoli dello Stato, Arch. di Stato di Torino, Processi politici 1833, cartella VII; V. Gioberti, Ricordi biografici e carteggio, a cura di G. Massari, I, ...
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Salvagnoli, Vincenzo
Uomo politico e giurista (Corniola, Empoli, 1802 - Pisa 1861). Laureatosi in giurisprudenza a Pisa nel 1822, esercitò l’avvocatura a Firenze, dove frequentò il circolo Vieusseux. [...] su posizioni più decisamente filo-sabaude e unitarie e intensificò i contatti con i liberali piemontesi, tra cui Balbo, Gioberti e Cavour. Nel 1858 fece un viaggio a Parigi, dove s’intrattenne con Napoleone III su argomenti di politica italiana ...
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ontologismo
s. m. [der. di ontologico]. – Termine usato dal filosofo Vincenzo Gioberti (1801-1852) in opposizione a psicologismo, per indicare il metodo della filosofia che «colloca il termine immediato della cognizione razionale nel suo oggetto,...
bambinita
bambinità s. f. L’insieme delle caratteristiche e qualità essenziali che sono proprie dell’essere bambino, in relazione e opposizione all’essere umano adulto. ♦ Francoise Sagan aveva detto una volta: «Mi incanta l'idea della bambinità...