BURALLI, Giovanni (fra' Giovanni da Parma), beato
Alfanso Maierù
Nacque a Parma intorno al 1208 da Alberto e da Antonia Bertani. Fu allevato da uno zio paterno, sacerdote e rettore dell'ospedale di [...] sinodo a Ninfea, dove si svolsero le discussioni tra Greci e Latini. Dall'Oriente rientrò nell'estate del Metz e indirizzata all'abate benedettino Nicola e al convento di S. Vincenzodella città (il testo è edito da U. d'Alençon, in Etudesfrancisc., ...
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CALLISTO III, papa
Michael Mallett
Alonso Borja nacque il 31 dic. 1378 a Torre del Canals presso Játiva (Valenza). Suo padre, Domingo, apparteneva a un ramo cadetto della più importante famiglia di [...] al trono pontificio. La storia della profezia di s. Vincenzo è riferita dallo stesso Alonso, e 'Albania e Skanderbeg nel piano generale di crociata di C. III, in Boll. della Badia greca di Grottaferrata, n.s., XXI (1967), pp. 83-136; R. Schwoebel, ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] provenienti da Avignone, un Catholicon e lo Speculum historiale di Vincenzo di Beauvais in quattro volumi (il terzo e il quarto sono che aveva ripristinato non solo l'unità della Chiesa ma aveva ricondotto i Greci "ad orthodoxam fidem"; ed è certo ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] è rintracciabile alcun chiostro. Infine gli scavi a S. Vincenzo al Volturno, uno dei complessi monastici italiani meglio indagati forme architettoniche occidentali in territori di cultura greca (c. delle abbazie benedettine di Brindisi e di Conversano ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] continuare i suoi studi di erudizione greca e latina - il C. entrò come funzionario nell'ufficio della segreteria ducale. L'anno successivo ( che finì per coinvolgere anche il teologo domenicano Vincenzo Zaccari, il quale poi gli dedicherà il primo ...
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BATTESIMO
S. Maddalo
Il termine b. (dal gr. βαπτίζω, frequentativo di βάπτω 'immergo') si riferisce al sacramento istituito direttamente da Cristo, i cui segni esteriori furono evidenziati nel momento [...] raffigurazione delle nozze di Cana, il b. di Gesù nel Benedizionale realizzato a San Vincenzo a Volturno coll. 251-379; C. Stornajolo, Miniature delle omilie di Giacomo Monaco e dell'evangeliario greco urbinate (Codices e Vaticanis selecti, s. ...
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ANTICRISTO
G. Schüssler
Con il nome di a. si indica in genere nell'escatologia cristiana un individuo nella cui persona e azione le potenze del male - prima del secundus adventus Christi - raggiungono [...] il concetto è presente anche altrove. La parola greca ἀντίχϱιστοϚ si può tradurre con 'contrario a ampia diffusione. Il ciclo ha inizio con la scena della testimonianza di Enoch ed Elia di fronte all'a. . Osnabrück 1969); Vincenzo Ferrer, De fine ...
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AMADUZZI, Giovanni Cristofano
Angelo Fabi
Nato a Savignano di Romagna il 18 ag. 1740, appartiene a quella generazione di eruditi romagnoli che fiorì tra la seconda metà del sec. XVIII e la prima del [...] novembre del 1780 fu nominato professore di lingua greca anche nel Collegio Urbano della Congregazione di Propaganda. Fin dal 1775 era Gregorio Fontana, Giovanni Lami, Pietro Metastasio, Vincenzo Monti, Maria Maddalena Morelli Fernandez (Corilla ...
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GIUSTINIANI, Orazio
Massimo Ceresa
Nacque, da famiglia genovese, nell'isola di Chio il 28 febbr. 1580. Il padre, Giuseppe, apparteneva al ramo dei Longo in Ughetti; la madre, Despina, al ramo dei Garibaldi. [...] dai parenti Giustiniani, il cardinal Benedetto e il nobile Vincenzo, dai cardinali Francesco e Antonio Barberini. Il primo lo decreto d'unione e la partenza dei greci per Costantinopoli. Tra i meriti dell'opera, che fu inserita nelle grandi edizioni ...
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GIOVANNI XIII, papa
Roland Pauler
Giovanni, figlio di un certo Giovanni Episcopo, appartenne certamente allo strato più alto della nobiltà romana, ma non - come invece sostiene la storiografia più antica [...] chiaramente aumentare l'influenza della Chiesa latina nel Meridione e contenere la forte influenza greca. Niceforo Foca, convento di S. Vincenzo. Infine, all'inizio di maggio del 972, il papa gli donò alcuni frammenti della graticola del martirio ...
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sottovariante s. f. In biologia, e, in particolare, in virologia, sottoinsieme di una variante con la quale condivide la struttura e le proprietà fondamentali. ♦ Ora l'asiatica è provocata da una quarta famiglia di virus A, la quale, poiché...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...