MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] diplomatiche, non pur del mondo latino, ma del greco. Della cultura greca egli seppe anzi giovarsi, e seppe anche attingere, di di Vincenzo di Beauvais, originalmente distribuita in tre "specchi": naturale, istoriale e dottrinale.
Al progresso delle ...
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GALLIA
Léopold Albert CONSTANS
Giacomo DEVOTO
Secondina Lorenzina CESANO
Pietro ROMANELLI
Mario NICCOLI
. Gli antichi davano il nome di Gallia al paese compreso fra il Mediterraneo, le Alpi, il [...] in grado di portarvi: solo nel mezzogiorno l'influenza della colonia greca di Marsiglia non era stata senza effetto, per più famosi: Cassiano, Vincenzo di Lérins, Ilario d'Arles, Fausto di Riez, sono i corifei dell'opposizione alle dottrine del ...
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POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] , segna una profonda trasformazione nel piano della visione grecadella vita. Il Macedone con il suo tentativo F. Battaglia, L'opera di Vincenzo Cuoco, Firenze 1925; A. Passerin d'Entrèves, Il fondamento della filosofia giuridica di Hegel, Torino 1924 ...
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UMBRIA (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Umberto CALZONI
Pietro ROMANELLI
Giorgio CANDELORO
Giulio BERTONI
Giovanni F. CECCHINI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Compartimento [...] (tra il M. Aspra e il M. Boragine). Il resto dell'Umbria riceve dai 700 ai 1000 mm. annui. Dei maggiori centri in origine era probabilmente a croce greca con tiburio; a Orvieto, sotto la da Rovezzano a Spoleto. Vincenzo Danti ha lasciato nella città ...
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POMPEI (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Amedeo MAIURI
Cittadina della provincia di Napoli, distante da questa metropoli 25 km. È sorta, può dirsi da pochi anni, col nome di Valle di Pompei, intorno [...] italico e con popolazione osca, ma sottoposta all'egemonia marittima di Cuma e di Neapolis, fosse prevalente l'influenza delle colonie grechedella Campania.
Verso la fine del sec. V a. C., mentre gli Osci aborigeni non avevano saputo resistere all ...
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Il nome, sua estensione e vicende. - Il nome Calabria non designò durante l'età classica, come ora avviene, la penisola che si diparte, a sud-ovest, fra il Mare Tirreno e lo Ionio, dalla maggiore penisola [...] lui si devono ricordare i nomi di Giuseppe Ruggero, di Vincenzo Rambotti, di Domenico Lovisato e di G. Foderaro, dei , che spesso imitavano modelli dell'Asia Minore e dellaGrecia. Dall'Oriente Greco poterono pervenire gli evangeliarî purpurei ...
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MALTA (gr. Μελίτη; lat. Melĭta; presso gli scrittori arabi Māliṭah; A. T., 27-28-29)
Roberto ALMAGIA
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Giuseppe CARACI
Roberto PARIBENI
Guido [...] ma poi, essendo essa assediata dai Rūm (cioè i Greci), intervenne l'emiro aghlabita della Sicilia, Moḥammed ibn Khafāgiah, e la sottomise al governo musulmano della Sicilia. Va notato, a proposito della data 870, che indubbiamente Malta già prima si ...
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PALAZZO
Doro LEVI
Giuseppe SAMONA'
. Il nome del colle sul quale Augusto e i suoi successori si costruirono la loro dimora (v. palatino), dopo essere passato a indicare la dimora stessa, venne a [...] del megaron possiamo forse immaginare il palazzo dei signorotti delle varie città greche nell'età monarchica, ma nulla di essi è a che presenta un bel portico a colonne binate costruito da Vincenzo Seregni nel 1564 con libertà di motivi e profusione d ...
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. L'arco, considerato dal punto di vista costruttivo, è una struttura curva con la quale si supera uno spazio, che suole chiamarsi la luce, la corda, la portata e anche la sottotesa dell'arco stesso. La [...] della romanità nell'architettura delle più lontane provincie dell'Impero e nelle stesse città dellaGrecia e del mondo ellenistico (dell'Asia Minore e della di Vincenzo Borghini, vennero elevati in varî punti di Firenze in occasione dell'ingresso ...
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Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] di rigide intenzioni cristiane, e le limitazioni dell'ignoranza filologica. Ciò che è greco non si legge; o rimane remoto e traduzione del Segni; e a questa la decisiva interpretazione di Vincenzo Maggi, bresciano (1550), detto pius Madius, il quale ...
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sottovariante s. f. In biologia, e, in particolare, in virologia, sottoinsieme di una variante con la quale condivide la struttura e le proprietà fondamentali. ♦ Ora l'asiatica è provocata da una quarta famiglia di virus A, la quale, poiché...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...