GIANNONE, Giovanni
Piero Doria
Figlio naturale di Pietro ed Elisabetta Angela Castelli, nacque a Napoli ai primi di marzo del 1715. Dopo la fuga del padre a Vienna nel 1723, in seguito alla pubblicazione [...] il Trattato dell'inganno di un ministro calvinista, il quale dava a credere che la religione della Chiesa greca era simile delle autorità competenti. Privo di entrate, il G. decise allora di rivolgersi al presidente del Sacro Regio Consiglio, Vincenzo ...
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CILENTO, Vincenzo
Giovanni Pugliese Carratelli
Nato il 1° dic. 1903 a Stigliano (Matera) da Giuseppe e Filomena Cavaliere, compì gli studi classici a Firenze, nel collegio "Alla Querce" retto dai padri [...] 37-43). Le pagine sull'Esperienza religiosa di un filosofo greco (in Riv. di storia e letteratura religiosa, II [ La Del Basso ha inoltre pubblicato Translatio perennis. Figure e forme dell'"antico" nel pensiero di V. C., Napoli 1977, recensito da ...
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BIANCONI, Giovanni Battista
Alfonso Traina
Nato a Calcara, in provincia di Bologna, il 12maggio 1698, da Gian Ludovico e Lucia Cappelletti, compì gli studi di lingua latina e greca prima a Bologna e [...] arti del disegno, in cui si vuole mostrare la superiorità nell'arte dell'incisione dei Greci di Sicilia su quelli dellaGrecia propria. Di una illustrazione delle monete e della zecca di Bologna, trovata incompiuta fra le sue carte (in essa il B ...
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DE GRADO
Artemisia Abrami Calcagni
Famiglia di incisori probabilmente di origine fiamminga (Gori Gandellini) operanti a Napoli dalla fine del sec. XVII ai primi decenni del XVIII. Mancano gli estremi [...] ercolanense.
L'interesse per le antichità dissepolte e la storia greca è testimoniato anche da piante tematiche, fra le quali ricordiamo dallo scenografo di corte Vincenzo Re: Prospetto dell'apparato nell'altare maggiore della Cappella Reale di ...
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GRASSI, Alfio
Emanuele Pigni
Nacque ad Acireale, presso Catania, il 2 ag. 1766 da Nicola e da Maria Vasta. Di famiglia benestante, ebbe un'ottima educazione letteraria (studiò con passione Livio e Plutarco), [...] e riparò in Francia.
In una lettera da Parigi al fratello Vincenzo, del 9 nov. 1820 (in Calì, pp. 114 s Grèce, des gouvernements constitutionnels et desévénements actuels, Paris 1827), fu una vibrante apologia della rivoluzione indipendentista greca ...
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ISENGARD, Luigi d'
Giovanni Assereto
Nacque a La Spezia l'11 maggio 1843 da Teodoro e da Francesca Federici.
La famiglia paterna, d'origine tedesca e di tradizioni militari, si era stabilita nella città [...] combattere contro i Turchi per l'indipendenza greca. Inquadrato tra i "palicari" del della congregazione dei Riti e direttore dell'Accademia liturgica di Roma), nel 1877 l'I. fu consacrato sacerdote e divenne anch'egli un missionario di S. Vincenzo ...
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GIUSTINIANI, Giulio
Stefano Tabacchi
Nacque nel 1539, o, più probabilmente, nel 1543, a Chio, da Pietro e da Maria Giustiniani. I genitori appartenevano a due diversi rami della famiglia Giustiniani [...] signoria dell'isola greca, la famiglia godeva di un ruolo preminente nella vita politica genovese. Lo zio paterno, Ansaldo, svolse incarichi diplomatici al servizio della Repubblica. La madre, inoltre, era sorella del cardinale Vincenzo Giustiniani ...
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CORSI, Iacopo
Paolo Malanima
Nacque a Firenze il 17 luglio 1561 da Giovanni di Jacopo (da non confondere col celebre Giovanni di Bardo, morto nel 1547) e da Alessandra di Simone della Gherardesca.
La [...] ' Bardi. Non è un caso, ad esempio, che Vincenzo Galilei, nel 1584, dedicasse la nuova edizione del Fronimo musica e parola ("recitar cantando"), secondo il modello dell'antica tragedia greca. La paternità di questo progetto è chiaramente attribuita ...
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ARRIVABENE, Ludovico
Simona Carando
Nacque probabilmente intorno al 1530 da Leonardo. La prima notizia che lo riguarda risale al 1555, anno in cui egli fu sicuramente a Parigi, al seguito del padre [...] ambiente della corte gonzaghesca, della quale diveniva il poeta e il letterato più autorevole.
Allorché al duca Vincenzo divinità, di cui si parla nel romanzo, sono quelle della mitologia greca.
Pertanto l'interesse che l'opera può suscitare non ...
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DI GIOVANNI, Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo nel 1817; scarse sono le notizie dei biografi sulla sua giovinezza e sulle fasi della sua formazione; studiò disegno da autodidatta, specializzandosi [...] comuni di decoratore.
Nella volta della galleria dello stesso palazzo Tasca, a firmato e datato 1856 - per la chiesa greca, di Palazzo Adriano (Palermo), S. Eligio per Francesco di Sales (1889) e S. Vincenzo de' Paoli (1890). Già molto avanti negli ...
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sottovariante s. f. In biologia, e, in particolare, in virologia, sottoinsieme di una variante con la quale condivide la struttura e le proprietà fondamentali. ♦ Ora l'asiatica è provocata da una quarta famiglia di virus A, la quale, poiché...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...