CESI, Beniamino
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 6 nov. 1845 da Napoleone e da Vincenza Simonetti. Avviato dal padre allo studio della musica ancora fanciullo, rivelò prestissimo, una singolare predisposizione [...] Pensieri musicali op. 25, in Fiori e foglie, Milano 1875; Melodia, in Monumento a Bellini, Napoli 1879; Due Notturni op. 51, Milano s. d.; Gavotta op. 52, campo internazionale, tra i quali si ricordano Vincenzo Vitale e Marta de Conciliis. Morì a ...
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BELLEZZA, Vincenzo
Raoul Meloncelli
Nato a Bitonto (Bari) il 17 febbr. 1888, apprese i primi elementi di teoria musicale dal padre e iniziò giovanissimo lo studio del violino vincendo una borsa di studio [...] (6 giugno 1928) la splendida esecuzione. Nello stesso teatro il B. diresse una memorabile rappresentazione della Norma di Bellini, che non si rappresentava da ben trent'aruù: ne fu eccezionale interprete Rosa Ponselle (28 maggio 1929). Altrettanto ...
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MARTINELLI, Giovanni
Simone Ciolfi
Nacque a Montagnana, presso Padova, il 22 ott. 1885, da Antonio e Lucia Bellini.
Il padre, ebanista, condivideva con il figlio la passione per la musica. Insieme si [...] e Filadelfia; il 28 genn. 1932 interpretò per la prima volta Gabriele Adorno nel Simon Boccanegra verdiano diretto da Vincenzo Bellezza al Metropolitan.
Seguirono anni di febbrile attività sia in America sia in Europa e in Italia (nel 1933 cantò ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nonostante il Seicento sia generalmente identificato con il barocco, per tutto il secolo [...] esteriore nel manierismo fine secolo di Alessandro Guidi o di Vincenzo da Filicaia.
L’eloquio alto e scandito dell’ode pindarica italiana, scienziati come Francesco Redi e Lorenzo Bellini praticano forme di poesia classicheggiante, mentre a ...
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D'ARIENZO, Nicola
Bianca Maria Antolini
Nacque a Napoli il 24 dic. 1842 da Gaetano, notaio, e da Maddalena Santelia. Malgrado l'opposizione del padre riuscì, grazie all'aiuto dello zio, il librettista [...] l'opposizione paterna, armonia e contrappunto con Vincenzo Fioravanti, e strumentazione con Giovanni Moretti. Debuttò I due mariti (libretto di A. Spadetta), rappresentata a Napoli, teatro Bellini, 1º febbr. 1866, ripresa al teatro Rossini nel 1871 e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà del Quattrocento l’arte lombarda è caratterizzata da un rapporto [...] diverse facce di una stessa medaglia: Bonifacio Bembo e Vincenzo Foppa.
Bonifacio Bembo è il pittore di corte di con lo sguardo rivolto a Gentile da Fabriano e a Jacopo Bellini, dipinge i Tre Crocifissi dell’Accademia Carrara di Bergamo. Ben ...
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BASTIANI (Sebastiani), Lazzaro
Edoardo Arslan
Figlio di Iacopo, è noto a Venezia nel 1449 con la qualifica di pittore e si suppone nato non dopo il 1430. Nel 1460 s'impegna a dipingere una pala per [...] a mano a mano un linguaggio che egli forse deriva da Gentile Bellini (del quale non possiede però affatto la forza figurativa). I dipinti metà del Quattrocento.
Dei due figli Sebastiano e Vincenzo sappiamo che il priino, menzionato dal 1489 al 1500 ...
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BISCARI, Ignazio Paternò Castello principe di
Giacomo Manganaro
Nacque a Catania nel 1719 da Vincenzo e da Anna Bonanno Scammacca, ricevendo un'educazione accurata, a Palermo, nel collegio dei padri [...] ampio dopo il terremoto del 1693 per merito del principe Vincenzo prese residenza il B., sposatosi ventiduenne con Anna Morso. botanico nella villa del Labirinto (inclusa nell'odierna villa Bellini) e un lago artificiale, ricavato nella lava della ...
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Pittore (n. Brescia tra il 1427 e il 1430 - m. ivi 1515 o 1516). Nelle prime opere (Tre crocifissi, S. Gerolamo, Bergamo, Accademia Carrara) il F. mostra influssi mantegneschi e di I. Bellini; ma intende [...] la forma plasticamente, costruita dalla luce spesso in deciso contrasto con l'ombra, in un colore ricco di materia, secondo un gusto tipicamente lombardo che in lui troverà l'interprete del nuovo linguaggio ...
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LOTTO, Lorenzo
Carlo Gamba
Pittore, nato circa il 1480 a Venezia, morto nel 1556 a Loreto. Nella sua tecnica iniziale dai contorni taglienti e dagl'incarnati lievemente velati sul chiaroscuro, egli [...] propria su quella di Alvise Vivarini. Tuttavia l'influenza di Giovanni Bellini, preponderante allora in Venezia, si manifesta subito anche su di Migliore per la disinvoltura del movimento è il S. Vincenzo in gloria frescato in S. Domenico di Recanati ...
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