ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] di Dicearco da Messina sulla vita della Grecia; il nonno Vincenzo, più noto per il suo impegno politico nei moti del , H.v. Hofmannsthal, F. Hölderlin. Attraverso la pura bellezza dei versi l'E. si proponeva di svelare la sostanza psicologica ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] . Stagione aperta, ritorno. Nella vita non c’è ritorno. Bellezza di questo ritmo discorde – sul ritorno periodico delle stagioni il posizioni mentali e ideologiche estreme o radicali (Pier Vincenzo Mengaldo, cit. in Ferrari 2002: 184).
Altro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’XI e il XII secolo presentano una novità dirompente nell’evoluzione del concetto di meraviglioso e delle [...] divenne sapiente
nella medica arte, e supera le altre sorelle
in bellezza fiorente: il suo nome è Morgana,
e di tutte le piante un secco riassunto, quasi mezzo secolo dopo, dal domenicano Vincenzo di Beauvais nel suo Speculum naturale (II 127). “ ...
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STRADIVARI, Antonio (Antonius Stradivarius). – Nacque probabilmente a Cremona tra il 1644 e il 1648/1649, figlio di Alessandro (non si conosce il nome della madre)
Fausto Cacciatori
Del cognome Stradivari [...] due violini da parte del cardinale Pietro Francesco Orsini (in religione Vincenzo Maria, poi papa Benedetto XIII) da inviare in Spagna; così la sua abilità nel coniugare resa sonora, bellezza, equilibrio e giusta proporzione. Nello stesso anno il ...
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TOMMASEO, Niccolò
Gabriele Scalessa
– Nacque a Sebenico, in Dalmazia, il 9 ottobre 1802 da Girolamo, commerciante, e da Caterina Chevessich, massaia illetterata e dall’animo pio.
Compì i primi studi [...] Casa, Sperone Speroni e Melchiorre Gioia. All’incontro con Vincenzo Monti, che non amava come letterato e uomo, preferì Istituto di studi pratici, poi in Corsica, ove completò Fede e bellezza e un volume di memorie politiche, Un affetto. Aveva nel ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] lingua comune, si ricordano, tra l’altro: bellezza in bicicletta; canzonissima; cari amici vicini e lontani in Bonomi, Id. & Morgana 2003, pp. 11-32.
Mengaldo, Pier Vincenzo (1994), Il Novecento, in Storia della letteratura italiana, a cura di F. ...
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APPIANI, Andrea
Angela Ottino Della Chiesa
Nato a Milano il 31 maggio 1754 da Maria Liverta Jugali e Antonio medico, era destinato a seguire la carriera del padre. Ma verso i quindici anni, nel 1769-70, [...] I, Firenze 1925, p. 513), con Giocondo Albertolli; più tardi con Vincenzo Monti e col Foscolo.
La prima opera certa, l'affresco coi Santi personale e autonoma, frutto di una sua visione della bellezza, di un suo concetto delle necessità dì uno stile ...
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ALFONSO II d'Este, duca dì Ferrara
Romolo Quazza
Nacque da Ercole II e da Renata di Francia il 22 nov. 1533. Ebbe una accuratissima educazione letteraria e cavalleresca. All'insaputa del padre, nel [...] , sia di fronte alle cognate Lucrezia e Leonora per la bellezza e l'eleganza. Nessun figlio era nato ad A. da e il disegno fu abbandonato. Il 13 luglio 1586 il principe Vincenzo Gonzaga, fratello di Margherita, ottenne di far uscire dall'ospedale di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Assimilato – dal Girard dei Synonymes françois – alla figura del bandito e a quella del [...] soggiorno a Palermo, si reca a visitare i genitori di Vincenzo Balsamo, sedicente conte di Cagliostro, può dire loro in tutta aveva già nelle mani, e pronto il conservatore delle sue bellezze, il provido lavativo. Felicita si pose nel suo letto, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento la natura morta, affermatasi già all’inizio del secolo come genere artistico [...] trovano risonanza immediata in Italia nell’opera del lombardo Vincenzo Campi e dell’emiliano Bartolomeo Passerotti, le cui una farfalla sono altrettanti richiami al tema della fragilità della bellezza, alla vanità e brevità della vita e delle gioie ...
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deterritorializzato
(de-territorializzato), p. pass. e agg. Privato della sua specificità territoriale. ◆ la violenza che si è scatenata a Genova [...] è il prodotto di un nuovo tipo di individuo, figlio del personal computer, del cellulare...