SOLIMENA, Francesco
Fiorella Sricchia Santoro
‒ Nacque a Canale, frazione di Serino (Avellino), il 4 ottobre 1657, da Angelo, pittore, e da Marta Grisignano dei quali fu il figlio primogenito.
Secondo [...] forse più di Giordano, di mirabile studio e bellezza nel panneggiare», cioè un’ulteriore maturazione delle N. Spinosa, Napoli 1985, p. 60 nota 35; M. Sterzi, G. Vincenzo Gravina agente in Roma di mons. Gio. Fr. Pignatelli, in Archivio della Società ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico
David Armando
Manuela Sanna
All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] cooperassero «ciascuno co’ doveri del suo ordine propio […] all’armonia, e bellezza delle Repubbliche» (La Scienza nuova 1730, a cura di P. Cristofolini, Filangieri, e soprattutto da Francesco Lomonaco e Vincenzo Cuoco che, con altri esuli della ...
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CERESA (de' Ceresi), Carlo
Mina Gregori
Nacque il 20 genn. 1609 a San Giovanni Bianco, contrada Grabbia in Val Brembana (Bergamo) da Ambrogio e Caterina, benestanti, ivi trasferitisi dalla Valsassina [...] di Brembilla e della Costa San Gallo, nonché il S. Vincenzo della cattedrale di Bergamo (più tardo di quanto è stato affermato la Galleria Manzoni. La ferma visione dei personaggi, la bellezza astratta degli sboffi della manica e dei nastri nella luce ...
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CALDARELLI, Nazareno (noto con lo pseud. Cardarelli Vincenzo)
Felice Del Beccaro
Nacque a Corneto Tarquinia (Viterbo) il 1ºmaggio 1887 da padre ignoto all'anagrafe (ma Antonio Romagnoli) e da Giovanna [...] tombe etrusche, si mescolavano ai primi e subito splendidi ritratti di città. L'evocazione mitica, dentro figure candide di bellezza, esaltava in cima a tutto lo stile" (G. Ferrata, 1942). Un critico di formazione crociana, Pietro Pancrazi (pp. 183 ...
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DE MURA, Francesco
Vincenzo Rizzo
Nacque a Napoli il 21 apr. 1696 da Giuseppe (nativo di Scala - Salerno - e dimorante a Napoli, alla via Orto del Conte, commerciante di lane) e da Anna Linguito (cfr. [...] che si pongono come l'anticipazione diretta - per bellezza di colori chiari e trasparenti e per una più incentrate su Episodi della vita di s. Domenico, s. Pio V e s. Vincenzo Ferreri.
Tra il 6 marzo 1738 e il 28 giugno 1741 erano stati inviati al ...
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FO, Dario
Paolo Puppa
Primo di tre figli, nacque il 24 marzo 1926 a Sangiano (Varese). Il padre, Felice, capostazione avventizio e attore amatoriale, a 16 anni espatriato da muratore a Montpellier, [...] gli ultimi due anni), coccolato da suor Maria della San Vincenzo (la prima delle figure ecclesiastiche eccentriche, come il prete , il 18 luglio 1929), dalla prorompente e radiosa bellezza, discendente da un’antica famiglia di teatranti di origini ...
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DANTI, Vincenzo
Francesco Paolo Fiore
Nacque a Perugia nella seconda metà dell'aprile 1530 (come si deduce dall'iscrizione tombale - Pascoli, 1730, pp. 293 s. - che fissava la data precisa al 22 apr.) [...] la proporzionalità canonica dei corpi tramite rapporti matematico-geometrici o astratte tipologie formali, e trova piuttosto bellezza nella varietà delle diverse proporzioni derivate dalla conoscenza dell'anatomia, e quindi della finalità naturale ...
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DE SICA, Vittorio
Sisto Sallusti
Nacque a Sora (Frosinone) il 7 luglio 1901 da Umberto, assicuratore napoletano, e da Teresa Manfredi. Dopo essersi diplomato in ragioneria, apparve in uno spettacolo [...] anni comparve saltuariamente sullo schermo diretto da M. Almirante ne La bellezza del mondo (1926) e ne La compagnia dei matti (1928) 28 maggio 1934, in cui il D. rivestì la parte di Vincenzo e che fu pure tradotto in film qualche anno più tardi). ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] far impartire un'ottima educazione al C. e al secondogenito Vincenzo.
Questi seguì gli studi medici a Pisa e fu quindi inverando d'umanità e religiosità nuove la mera poesia e bellezza estetica dell'antica Grecia: dunque, senza rifiuto o ripudio ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] il 15% la «preghiera esaudita» e solo per il 25% la «bellezza» o il «fascino». Ciò contraddice quanto registrato dal GRADIT (3.317), che et acta synodi hieracensis [...] ab Cesare Rossi [...], Napoli, Vincenzo Pauria, 1755, pp. 206-23.
De Geronimo, ...
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deterritorializzato
(de-territorializzato), p. pass. e agg. Privato della sua specificità territoriale. ◆ la violenza che si è scatenata a Genova [...] è il prodotto di un nuovo tipo di individuo, figlio del personal computer, del cellulare...