Ciascuno dei semi della vite. I v. si trovano in numero di 1-4 immersi nella polpa dell’acino, sono piriformi e constano di un guscio molto resistente, che racchiude la mandorla costituita dall’albume, che è ricco di olio; sono utilizzati principalmente per l’estrazione dell’olio di v., che ha una densità di circa 0,950 e si usa in saponeria, per vernici e come olio commestibile. Si ottiene dai v. ...
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Residuo della lavorazione dell’uva, formato da graspi, bucce, vinaccioli con quantità diverse di vino o di mosto fermentato, a seconda del grado di spremitura. Si distinguono al riguardo le v. vergini [...] dalle v. fermentate: le prime si ottengono dalla spremitura di uve appena pigiate per separarne il mosto, le seconde da uve già fermentate, e quindi risultano contenere quantità più o meno modeste di vino ...
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GRIGNOLINO
Giovanni Dalmasso
. È uno dei vitigni da vino piemontesi più interessanti, se non dei più coltivati. Il nome (secondo taluni) deriverebbe dall'abbondanza di vinaccioli (detti in dialetto [...] piemontese grignòle) che presentano i suoi acini. La zona tipica di coltivazione del grignolino è la parte dell'Astigiano comprendente soprattutto i comuni d'Antignano, Revigliasco, Vaglierano, Mongardino, ...
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UVA (XXXIV, p. 864)
Giovanni DALMASSO
Gli studî e le ricerche sull'u. nell'ultimo ventennio sono stati particolarmente rivolti a meglio precisare le caratteristiche chimiche, biologiche e fisiologiche [...] la saccarasi, la proteasi, gli enzimi pectolitici, la polifenolasi (specialmente nelle uve ammuffite) e la lipasi (nei vinaccioli). Ma in seguito al processo fermentativo, s'aggiungono gli enzimi costituenti il complesso zimasico, che presiede alla ...
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Medico, nato a Aubenas (Ardèche) il 14 maggio 1850, ivi morto il 9 dicembre 1928. Dopo aver compiuto studî di medicina e di scienze naturali a Montpellier e a Parigi, nel 1876 s'occupò del problema fillosserico; [...] alle malattie crittogamiche, e di dare un prodotto utilizzabile. In 48 anni di lavoro il C. seminò ben 430.000 vinaccioli ottenuti dalle sue ibridazioni. Ma egli portò anche la sua attività nel campo della selezione e dell'ibridazione degli agrumi e ...
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Anatomia
Formazione rotondeggiante, di grandezza microscopica, racchiudente una cavità che comunica con un dotto escretore. A. ghiandolare L’elemento costitutivo di alcuni organi ghiandolari. Si dicono [...] molto grandi, con pareti sottili, ricche di succo zuccherino e di acidi; al centro vi è uno strato di cellule che rappresenta l’endocarpo, entro il quale stanno 1-4 semi detti vinaccioli. La polpa è percorsa dai fasci vascolari più o meno ramificati. ...
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Si dice l'anormale e talora patologica caduta degli ovarî, o frutticini rudimentali, specialmente nella vite; ma per estensione di significato la voce può essere applicata anche a fenomeni analoghi in [...] privi di semi (apireni). Di solito, però, in un grappolo alcuni acini raggiungono lo sviluppo normale e portano vinaccioli, mentre la maggior parte resta impallinata. Questo fenomeno si riscontra frequentemente in alcuni vitigni, e sembra che sia ...
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. È l'espulsione delle feci (v. digerente, apparato). Nell'industria è spesso equivalente di depurazione.
Enologia. - Nell'industria enologica la defecazione può interessare il mosto e il vino. La defecazione [...] vanno depositando sul fondo delle botti le sostanze sospese nel vino (frammenti di buccia, di polpa, vinaccioli, fermenti e microrganismi varî), mentre altre sostanze, dapprima disciolte nei vini, vanno insolubilizzandosi e precipitando (soprattutto ...
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Pianta dal cui frutto (uva) si trae il vino. Per v. s’intende normalmente la v. europea o v. nostrana (Vitis vinifera; v. fig.), unica specie del genere che vive spontanea in Europa e in tutto il bacino [...] mancanza di polline; la fecondazione è generalmente incrociata; gli ovuli fecondati si trasformano nei semi, i vinaccioli.
Varietà
La v. selvatica (Vitis vinifera sottospecie silvestris) è specie dioica (con rari individui ermafroditi), spontanea ...
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Prodotto della fermentazione alcolica di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite, con o senza la presenza delle vinacce.
I componenti del v. sono acqua (70-80%), alcol etilico [...] e non condensati con i tannini. Decisamente amari sono invece gli acidi fenolici e i tannini condensati provenienti dai raspi, dai vinaccioli e dalle bucce dell’uva; il gusto amaro e la sensazione di astringenza dipendono in particolare dal grado di ...
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vinacciolo
vinacciòlo (letter. vinacciuòlo) s. m. [dim. del lat. vinaceum «vinacciolo» (usato per lo più al plur., vinacea)]. – Il seme della vite (chiamato anche fiocine), di aspetto piriforme, a tegumento molto resistente, ricco di grasso,...
vinificazione
vinificazióne s. f. [der. di vinificare]. – 1. Il processo per cui il mosto si trasforma in vino: il controllo dei mosti durante la vinificazione. 2. L’attività di produrre il vino e il complesso delle operazioni a tal fine necessarie...