LALLI, Giovanni Battista
Emilio Russo
Nacque il 1° luglio 1572 a Norcia da illustre famiglia. In quella città dovette svolgere i suoi studi, sembra con esiti lusinghieri, dimostrando una notevole precocità [...] eroicomica: il Ragionamento dello accademico Aldeano sopra la poesia giocosa de' Greci, de' Latini e de' Toscani (Venezia 1634). Villani difendeva la "modestia della […] Musa" del L., che aveva reso "piacevoli e urbani" (p. 70; cfr. pure pp. 70 ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] le quali si possono cioè solo rintracciare analogie con la produzione coeva) e il resto, che è prelevato da Giovanni Villani, con un procedimento che oscilla tra il montaggio di capitoli della sua Cronica, senza seguirne di necessità l'ordine e con ...
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ADRIANI, Marcello Virgilio detto il Dioscoride
Giovanni Miccoli
Nacque a Firenze nel 1464 da Virgilio e da Piera Strozzi. Fu discepolo del Landino e del Poliziano e, oltre il greco ed il latino, studiò [...] l'A. (ebbe così alle sue dipendenze Niccolò Machiavelli: è errato peraltro affermare che sia stato suo maestro: cfr. P. Villan, pp. 282 ss.). Ma egli continuò ad essere soprattutto un erudito e un antiquario, e forse per questo poté conservare il ...
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LANCIA, Andrea
Monica Cerroni
Andrea di ser Lancia, comunemente noto come L., nacque a Firenze presumibilmente nell'ultimo decennio del XIII secolo, al più tardi nel 1297 (Azzetta, 1996). Questa data [...] e animata da intenti divulgativi, riscosse un successo immediato: la utilizzarono come fonte Giovanni Villani per la Cronica, e il Boccaccio per il Filocolo. Al Villani il L. era legato da un'amicizia intellettuale, fondata sulle comuni letture e ...
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CODELUPI, Bartolomeo
Rosario Contarino
Nato probabilmente nella seconda metà del sec. XIV a Verona, vi esercitò il notariato. Il suo nome figura nei Libri dell'Estimo del Comune sotto le date 1409 e [...] horum alter Iudas", v. 46). Ma se non nuova, certamente assai più che altrove insistita è la denuncia della rapacità dei villani ("Hoc est singulare munus, / quod de mille non sit unus / qui de furtis sit ieiunus", vv. 41-43), un motivo questo ...
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POMILIO, Mario
Silvana Cirillo
POMILIO, Mario. – Nacque a Orsogna (Chieti) il 14 gennaio 1921, da Tommaso, maestro elementare, antifascista di forte credo socialista, originario di Archi, e da Emma [...] del romanzo. M. P. e la vita letteraria a Napoli, Atti del convegno, Napoli… 2012, a cura di F. Pierangeli - P. Villani, Roma 2014 (in appendice documenti inediti del fondo Pavia; bibl. aggiornata su P. giornalista e sulle varie edizioni dei libri, a ...
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GUAZZO (Guazzi), Marco
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque a Padova fra il 1480 e il 1485 da padre mantovano e madre veneziana, "l'uno e l'altra di nobile famiglia", come egli stesso scrive nella sua Cronica [...] . Diamanti, Pisa [1990], ad ind.; A. Casadei, Il percorso del "Furioso", Bologna 1993, pp. 129, 153-155, 157; A. Romanò, "Villani intermedi" alla maniera di Ruzante nella commedia "Errori d'amore" di M. G., in III Convegno internazionale di studi sul ...
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APROSIO, Angelico (al secolo Ludovico), detto il Ventimiglia
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ventimiglia il 29 ott. 1607, da Marco e Petronilla Aprosio. Compiuti i quindici anni, contro "il desiderio dei [...] accettazione, tanto è vero che anche le caute critiche dei letterati moderato-barocchi gli sembrano da rifiutare; la difesa del Villani è, ad esempio, per lui troppo cauta e remissiva. Neanche gli sembra accettabile la formula dell'Errico, secondo la ...
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FUÀ, Erminia
Luca Pes
, Nacque di religione ebraica e in condizioni agiate a Rovigo il 5 ott. 1834 da Marco, medico, e Geltrude Bianchi. Quando era ancora piccola, si trasferì con la famiglia a Padova. [...] erano le donne politiche, letterate o scienziate, disse di lei ammirato che "era pensatrice, era educatrice, ma restò sempre donna" (Villani, Appendice).
Fonti e Bibl.: M. Tabarrini, Ai lettori, in Versi di E. F. Fusinato, Firenze 1874, pp. I-XI; Q ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] il figlio di un «villano» è tale anch'esso, pure i suoi figli e i figli dei suoi figli, e così via, saranno «villani»; né sarà possibile mai trovare il "momento" nel quale potrebbe aver inizio la nobiltà. Certo, si può obiettare che tale nobiltà può ...
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villanata
s. f. [der. di villano]. – Azione, comportamento, discorso da villano: commettere una v.; dire, rispondere una v.; con le tue v. ti metterai in urto con tutti.
villania
villanìa s. f. [der. di villano]. – 1. L’essere villano, il comportarsi da villano, cioè da persona rozza e incivile: la v. di quell’uomo è insopportabile; dare prova di grande villania. 2. a. Atto, comportamento, discorso che costituisce...