Villele, Jean-Baptiste-Seraphin-Joseph conte di
Villèle, Jean-Baptiste-Séraphin-Joseph conte di
Politico francese (Tolosa 1773-ivi 1854). Discendente da una famiglia aristocratica e grande proprietario [...] fondiario, durante l’impero di Napoleone I svolse attività ultrarealista. Alla Restaurazione fu sindaco di Tolosa (1815) e deputato dell’Alta Garonna, causando, quale capo dell’opposizione di destra, la ...
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Uomo politico (Tolosa 1773 - ivi 1854). Discendente da una famiglia aristocratica e grande proprietario fondiario, durante l'impero di Napoleone I svolse attività ultrarealista. Alla Restaurazione fu sindaco di Tolosa (1815) e deputato dell'Alta Garonna, causando, quale capo dell'opposizione di destra, la crisi ministeriale del 1820. Ministro senza portafoglio (1820-21), poi ministro delle Finanze, ...
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Uomo politico francese (Corps-Nuds, Ille-et-Vilaine, 1766 - Rennes 1853); ultrarealista, entrò come ministro senza portafoglio nel secondo gabinetto Richelieu (1820), che abbandonò poco dopo per provocarne [...] la caduta e aprire la strada al gabinetto reazionario J.-B. Villèle, nel quale tenne il ministero dell'Interno (1821). Restò al governo fino al 1828, anno in cui divenne pari; con la caduta di Carlo X ritornò alla vita privata. ...
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Uomo politico (Bordeaux 1767 - Parigi 1835); avvocato di grande reputazione, fu rivoluzionario di idee moderate e (1808) membro del Corpo Legislativo, in cui criticò (1813) la politica di Napoleone. Prefetto [...] ministero (1818), si accostò alla destra, fu di nuovo ministro senza portafoglio (1820-21), fece una cauta opposizione a Villèle; poi (1822) divenne pari di Francia. Sotto Carlo X si oppose alla politica di Polignac e, caduta la monarchia borbonica ...
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Louis-Stanislas-Xavier, conte di Provenza (Versailles 1755 - Parigi 1824). Fratello minore di Luigi XVI. Espatriato durante la Rivoluzione, salì al trono nel 1814 assumendo, inizialmente, un indirizzo [...] si accostò alla destra reazionaria del fratello, conte d'Artois; a questa politica si riallacciano la chiamata di J. de Villèle al governo e la spedizione di Spagna (1823). Tuttavia, alla fine del regno di L. erano stati conseguiti grandi risultati ...
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Storico (Albens, Savoia, 1767 - Passy, Parigi, 1839); giornalista di tendenze moderate e più o meno apertamente realiste durante la Rivoluzione, fu condannato a morte in contumacia (27 ott. 1795) dopo [...] , il suo giornale La quotidienne, che acquistò una posizione semiufficiale; ma fu tuttavia avversato dal governo sotto J.-B. Villèle. Raccolse una vasta bibliografia ragionata nella Bibliothèque des croisades (4 voll., 6a ed., post., a cura di J ...
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CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] e della lotta politica d'oltralpe, tanto da prevedere, fin dal 1828, la probabile liquidazione dell'eredità del Villèle e della "faction contre-révolutionnaire". Discuteva sui problemi della pace europea con lo zio J.-J. de Sellon, contestando ...
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ANFOSSI, Filippo
Mario Rosa
Nato a Taggia (Imperia) nel 1748, professò tra i domenicani a Genova e insegnò per molti anni nei collegi dell'Ordine, soprattutto ad Alessandria, dedicandosi contemporaneamente [...] XII, gli orientamenti moderati della politica di Pio VII. Riaprire la discussione in quel momento, in cui il ministro Villèle perseguiva in Francia una politica di pacificazione (e di indennizzo) nei riguardi degli emigrati, per la quale appariva ...
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