Pittore e regista svedese (Lund 1880 - Berlino 1925). Dopo aver studiato a Milano e a Parigi, si trasferì in Svizzera, dove entrò in contatto con il gruppo dada di Zurigo e in particolare, dal 1918, con H. Richter, come lui interessato a ricerche sul rapporto tra immagini, ritmo e movimento. Stabilitosi poi in Germania, dopo aver sperimentato il movimento di immagini verticali e orizzontali su rotoli ...
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Pittore e regista tedesco (Berlino 1888 - Locarno 1976). Tra i massimi esponenti dell'avanguardia storica, inizialmente legato al gruppo Dada di cui fu anche storiografo, R. è stato uno dei primi artisti [...] ), dopo il 1917 si volse all'astrattismo (Fuga, 1920, New York, Museum of modern art). Fu amico dello svedese VikingEggeling, con il quale ebbe modo di lavorare e di scoprire le imprevedibili possibilità espressive dei film: dopo un tentativo di ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] mosse i suoi primi passi a partire dagli inizi degli anni Venti con le sperimentazioni dell'absoluter Film di VikingEggeling, László Moholy-Nagy, Hans Richter e Walter Ruttmann soprattutto con il suo celebre lungometraggio Berlin. Die Sinfonie der ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] futuristi. Attraverso l'Espressionismo in Germania, dove si svilupperà anche il film astratto, con i vari Hans Richter, VikingEggeling, Walter Ruttmann, Oskar Fischinger. Attraverso il Cubismo, il Dadaismo e poi il Surrealismo in Francia. In tutte ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] arte cinetica sconfinati nel cinema, nella m. e in numerosi tentativi di sintesi dei diversi linguaggi ‒ a opera di VikingEggeling, Hans Richter, Walther Ruttmann tra il 1920 e il 1925 ‒, le realizzazioni più emblematiche del rapporto musica-cinema ...
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Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] al Surrealismo, dal Dada fino alle esperienze estreme dell'Underground americano e all'orizzonte delle metafore della visione (da VikingEggeling a Fernand Léger, da Man Ray a Kenneth Anger, da Stan Brakhage ad Andy Warhol).
All'interno di queste ...
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Animazione, Cinema di
Gianni Rondolino
Da un punto di vista tecnico il cinema di a. si differenzia da quello fotografico, o 'dal vero', per il fatto che l'effetto del movimento è ottenuto attraverso [...] in larga misura circoscritta entro i confini della cultura d'élite. Alcuni pittori come Hans Richter, VikingEggeling, Walter Ruttmann, Oskar Fischinger in Germania, Fernand Léger, Berthold Bartosch, Alexandre Alexéieff in Francia avevano utilizzato ...
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Murnau, Friedrich Wilhelm
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Friedrich Wilhelm Plumpe, regista cinematografico tedesco, nato a Bielefeld il 28 dicembre 1888 e morto a Santa Barbara (California) l'11 [...] solco uguale e contrario di quel produttivo gruppo di cineasti-pittori degli anni Venti come Hans Richter, Walther Ruttmann o VikingEggeling ‒ è la pulizia e la cura pittorica dell'immagine, ma altrettanto rilevanti sono le scenografie e lo spazio ...
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Cubismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema cubista
Nella storia delle avanguardie artistiche del 20° sec. un posto di indubbio rilievo ebbe il C., nell'ambito delle arti figurative. [...] contemporanea che produssero film astratti, antifotografici, per loro natura dinamici (si pensi a Hans Richter e VikingEggeling), in direzione di quel superamento della staticità della 'pittura da cavalletto' che era tendenzialmente anche nelle ...
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Dadaismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema dadaista
Come scrisse nel 1948 Tristan Tzara in Le surréalisme et l'après-guerre, "Dada nacque da un'esigenza morale, da una volontà implacabile [...] in particolare.
Se ne accorsero, proprio in ambito dadaista, due pittori, uno tedesco, Hans Richter, e uno svedese, VikingEggeling, che in quegli anni furono molto vicini al movimento e provenivano da precedenti in largo senso espressionisti.
Essi ...
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