Scienza indiana. I professionisti della scienza e la loro formazione
David Pingree
I professionisti della scienza e la loro formazione
Il sistema castale
L'organizzazione indiana della società in caste, [...] per lungo tempo.
È soltanto a partire dalla metà del primo millennio d.C. che si hanno testimonianze della funzione scolastica di monasteri (vihāra) o complessi di monasteri (mahāvihāra), a volte detti 'università' dagli studiosi moderni. Sebbene un ...
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Vedi ARCO dell'anno: 1958 - 1994
ARCO (v. vol. I, p. 582)
S. De Maria; P. Callieri
Architettura greca. Terminologia. - Il lessico architettonico greco indica l'a. coi termini - entrambi traslati - di [...] con profilo ogivale, che troviamo sia nelle coperture dei corridoi dei monasteri (Takht-i Bahi) sia in quelle delle cappelle (vihāra) delle numerose aree di culto buddhistiche. Nei rilievi del Gandhāra compaiono anche altre forme di a., tra cui a ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] , in cui è stato rinvenuto un prezioso reliquiario; e ancora il complesso di Takht-i Bāhī, con i suoi stūpa e vihāra (monasteri); la città di Puṣkalāvatī (Chārsadda) e, soprattutto, le rovine buddiste della valle dello Swat. L'area sacra di Butkara ...
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Vedi BUDDHA dell'anno: 1959 - 1994
BUDDHA (v. vol. II, p. 215)
M. Spagnoli; L. Caterina
Le più antiche immagini del B., databili, sia pure in modo relativo, risalgono al regno del kuṣāṇa Kaniṣka (v.). [...] 'epoca di Anurādhapura. L'accento è posto ora su valori più umani: lo conferma in particolare una figura stante del Gal Vihāra, identificata con Ānanda o con il B. stesso, che appare rivolta alla contemplazione di una verità interiore, come sembrano ...
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Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO (v. vol. VII, p. 695)
D. Martens
B. Blelelli Marchesini
P. Callieri
C. Lo Muzio
G. Kreisel
M. L. Giorgi
(v. vol. VII, p. 695). Egitto. - La documentazione [...] e cinese. Per quanto riguarda l'architettura, la pianta delle grotte si ispira per lo più a quella del caityagṛha, poche sono quelle a vihāra con sala centrale e celle laterali per i monaci, come le nn. 268, 285 e 487 a Dunhuang. È probabile che i ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] il primo serve da sala di riunione. Con il caitya, che è insieme sala di riunione e luogo di culto, il monastero (il vihāra) è la forma architettonica più importante.
Periodo Śunga e Āndhra (circa 200 a.C.-20 d. C.). - Gli avvenimenti storici e la ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
L'assenza pressoché totale di una tradizione scritta indigena rimette all'indagine [...] aree di culto derivano essenzialmente dalla tradizione indiana. Lo stūpa, fulcro cultuale dell'area sacra, e i vihāra (celle monastiche) sono gli elementi essenziali del monastero, che può essere rupestre (soluzione ampiamente sperimentata in ...
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RĀJGlR (v. s 1970, p. 652)
G. Verardi
Località del Bihar (India) a SE di Patna, che fu la prima capitale della più organizzata compagine statale dell'India gangetica antica, il Magadha. R. deriva da [...] l'area intorno al sacro albero.
Il nome dell'odierno stato indiano del Bihar, in cui si trova R., deriva da vihāra, monastero. Il buddhismo rimase forte qui anche in epoca tardo-antica e medievale. Tra i siti nelle vicinanze di R. attestanti ...
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Stato dell’Asia meridionale, sull’Oceano Indiano (Golfo del Bengala). Il confine terrestre lo divide dall’India, e solo per un brevissimo tratto, all’estremo SE, dal Myanmar. Fino al 1971 costituiva la [...] del Parlamento, l'economista premio Nobel M. Yunus ha accettato di guidare un esecutivo di transizione in qualità di consigliere principale.
Città-moschea storica di Bagerhat (1985); rovine del Vihara buddista di Paharpur (1985); Sundarbans (1997). ...
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(XV, p. 354; App. IV, I, p. 796)
Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in Occidente (Europa e Stati Uniti) non può prescindere [...] , più noti come Hare Krishna; Sant Keshavadas, del Tempio della Sapienza cosmica; Thera Bode Vinika, della Società buddhista Vihara; 1968: lo jogin Bhajan del Dharma Sikh; 1969: Tarthang Tulku del Nyingmapa tibetano; 1970: Swami Rapa dell'Istituto ...
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vihara
〈viàra〉 s. m. [dal sanscr. vihāra «giardino ameno»], invar. – Complesso di vani, in un primo tempo spesso ricavati dalla roccia, usato come abitazione dai monaci buddisti, in India: è costituito da un cortile con celle individuali cui...