SIMON, Michel
Gian Luigi Rondi
Attore del cinema e del teatro francesi, nato a Ginevra il 9 aprile 1895, morto a Bry-sur-Marne il 30 aprile 1975. In cinquant'anni di attività, dal 1920 al 1965 in teatro, [...] di C. Th. Dreyer. Il sonoro, specie con Renoir (On purge bébé; La chienne, 1931), Pabst (Du haut en bas, 1933), Vigo (L'Atalante, 1934), Carné (Drôle de drame, 1937; Il porto delle nebbie, 1938) e Duvivier (I prigionieri del sogno, 1939), gli vede ...
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Positif
Lorenzo Codelli
Rivista mensile francese, fondata a Lione nel maggio 1952 da Bernard Chardère (all'epoca appena ventunenne) assieme a un'équipe che comprendeva Guy Jacob, Jean-Paul Marquet e [...] , Vittorio De Sica, Kurosawa Akira, Curzio Malaparte, Jacques Prévert e Jacques Tati. A John Huston e a Jean Vigo vennero subito dedicati due ricchissimi numeri monografici, nei quali le scelte di campo estetiche si mescolavano al fervore politico ...
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Faenza, Roberto
Federica De Paolis
Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo, nato a Torino il 21 febbraio 1943. Nella sua attività si possono individuare due fasi: la prima fortemente caratterizzata [...] per cineasti alternativi, Senza chiedere il permesso (1972). Nel 1977 fondò quindi una società di produzione, la Cooperativa Jean Vigo, che permise tra l'altro l'esordio di Marco Tullio Giordana con Maledetti, vi amerò (1980). Questa fase dell ...
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SCENEGGIATURA
Mino Argentieri
Nella cinematografia è la fase della stesura scritta del film, la quale ne disegna l'ossatura, le componenti principali e le articolazioni, ed è applicabile nella fiction [...] che a firmare la s. dei film sia unicamente il regista stesso (C. Chaplin, E. Stroheim, R. Clair, V. Pudovkin, J. Vigo, J. Tati, P.P. Pasolini, I. Bergman, J.-L. Godard, E. Rohmer). Presto sono entrate in conflitto due metodologie, una delle ...
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spettacoli per ragazzi: cinema
Bruno Roberti
Bambini e adolescenti tra realtà e fantasia
Il mondo del cinema e le storie raccontate sullo schermo hanno sempre affascinato il pubblico più giovane; a [...] ribellione dei ragazzi contro le regole imposte da un’educazione repressiva è il tema di Zero in condotta (1934) di Jean Vigo. Nel film i ragazzi di un collegio organizzano una rivolta contro i superiori e rovinano la festa delle autorità in visita ...
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Truffaut, François
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 6 febbraio 1932 e morto a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 21 ottobre 1984. Cinema e vita furono per T. una [...] intransigenti critici, contraddistinto da slanci di totale ammirazione per taluni registi (Jean Renoir, Orson Welles, Jean Vigo, Roberto Rossellini, Ingmar Bergman, Charlie Chaplin, Ernst Lubitsch, Carl Theodor Dreyer, Max Ophuls, Jean Becker), come ...
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Rivette, Jacques
Ugo G. Caruso
Regista e critico cinematografico francese, nato a Rouen il 1° marzo 1928. Cineasta originale e raffinato, è unanimemente considerato, tra i registi storici della Nouvelle [...] , Paris nous appartient (Parigi ci appartiene), annunciato da Truffaut come l'esordio più smagliante dai tempi di Jean Vigo, quasi una sorta di manifesto generazionale. Ma proprio la carica di forte innovatività linguistica rese le vicende produttive ...
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Anderson, Lindsay
Emanuela Martini
Regista cinematografico e teatrale, critico e teorico inglese, nato il 17 aprile 1923 a Bangalore (India) e morto ad Angoulême (Francia) il 30 agosto 1994. Alternò [...] , che considerava statico e letterario, e sostenne la necessità di un cinema poetico, sulla scia di registi come Jean Vigo, John Ford e Humphrey Jennings. Sugli ultimi due A. avrebbe poi scritto rispettivamente un libro appassionato del 1981, About ...
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Grande, Maurizio
Bruno Roberti
Storico e critico del cinema e del teatro, nato a Roma il 17 gennaio 1944 e morto a Siena il 30 novembre 1996. Il suo contributo agli studi di estetica e semiotica dello [...] di O. Caldiron). G. scrisse anche monografie su registi come Marco Ferreri (1974), Billy Wilder (1978), Jean Vigo (1979). I suoi lavori più strettamente teorici, incentrati sulle tipologie narrative e sugli aspetti semiotici dell'evento spettacolare ...
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Les 400 coups
Flavio Santi
(Francia 1958, 1959, I quattrocento colpi, bianco e nero, 93m); regia: François Truffaut; produzione: Georges Charlot per Les Films du Carrosse/SEDIF; soggetto: François Truffaut; [...] zero di Rossellini, Michele dell'ancora rosselliniano Europa '51 (1952), e i ragazzi di Zéro de conduite di Jean Vigo. Rilevante anche l'influenza esercitata dal libro Les enfants terribles di Jean Cocteau, nel prospettare un mondo infantile autonomo ...
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eccezione culturale
loc. s.le f. Deroga al principio del libero mercato, finalizzata a proteggere l’identità e le specificità di una cultura dal rischio di una progressiva convergenza verso un modello culturale unico. ◆ con un colpo di coda...