Poeta e uomo politico francese (Loudun, Vienne, 1536 - ivi 1623), nipote di Charles. Tesoriere a Poitiers (1579), deputato agli Stati generali di Blois (1588), combatté la Lega cattolica e nel 1594 contribuì [...] alla sottomissione di Poitiers ad Enrico IV. Si rivelò anche buon umanista e poeta nelle Oeuvres (1569 e 1579) e nei Poemata (1575), raccolti in Opera latina et gallica (1633) ...
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Latinista francese (Fleurat, Creuse, 1878 - Iteuil, Vienne, 1964), prof. di letteratura latina alla Sorbona (1925-48), direttore della Revue des études latines e dell'Année philologique. Tra i suoi studî [...] di filologia e linguistica: La linguistique ou science du langage, 1921; L'ordre des mots dans la phrase latine, 1922; Lexique de la terminologie linguistique, 1933; Traité de stylistique appliquée au ...
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Prete (m. 474 circa) della chiesa di Vienne (Delfinato), fratello e collaboratore di s. Mamerto, vescovo della stessa città. Contro le teorie semipelagiane di Giovanni Cassiano, Fausto di Riez e Gennadio [...] (corporalità dell'anima) sostenne, rifacendosi a s. Agostino, la spiritualità dell'anima nel trattato De statu animae (468 circa) ...
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Neurologo francese (Saint-Gervais-les-Trois-Clochers, Vienne, 1857 - Losanna 1904); laureatosi in medicina a Parigi nel 1878, fece la sua carriera negli ospedali della stessa città divenendo agrégé nel [...] 1900. Tra le opere: L'hypnotisme et les états analogues au point de vue médico-légal (1887); Traité clinique et thérapeutique de l'hysterie, d'après l'enseignement de la Salpêtrière (due parti, 1891-95); ...
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Famiglia di industriali, d'origine francese e residente in Toscana. Fra essi particolare menzione deve essere fatta di Francesco Giacomo (Vienne, Delfinato, 1789 - Firenze 1858) che ottenne (1818) in affitto [...] i lagoni boraciferi di Montecerboli ove sorse il primo stabilimento di Larderello. A lui si devono l'introduzione di idee e perfezionamenti tecnici (utilizzazione delle forze endogene, estrazione dell'acido ...
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Figlio (m. 887) di Beuves, conte delle Ardenne; venuto in gran favore presso Carlo il Calvo, che (870) aveva sposato sua sorella Richilde, ottenne i territorî già appartenuti a Carlo di Provenza. Divenuto [...] si fece incoronare re da un'assemblea di vescovi (879). Aiutato dalla energia della moglie, che difese per due anni Vienne assediata, riuscì a mantenere in seguito, anche contro il nuovo imperatore Carlo il Grosso, i suoi dominî, che poté trasmettere ...
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Generale vandeano (Castello di La Durbellière, Châtillon-sur-Sèvre, 1772 - Nouaillé, Vienne, 1794), figlio di Henri-Louis-Auguste; ufficiale di cavalleria quando scoppiò la Rivoluzione, militò dapprima [...] nella guardia costituzionale del re; ritiratosi in Vandea, fu acclamato generalissimo dell'esercito insurrezionale, dopo che i Vandeani, sconfitti a Cholet (1793), erano rimasti privi dei loro migliori ...
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Guido, figlio (m. Roma 1124) di Guglielmo di Borgogna, fu arcivescovo di Vienne nel Delfinato, dal 1088. Contro Enrico V, che aveva estorto la conferma delle investiture a Pasquale II, presiedette nel [...] sett. 1112 il concilio di Vienne, che condannò energicamente come eresia l'investitura laica e scomunicò l'imperatore. Eletto pontefice (2 febbr. 1119), pur continuando la lotta, cercò un'intesa con l'imperatore. Fallito il tentativo, rafforzò la sua ...
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Martire nella persecuzione di Decio; festa, nel Martirologio romano, 27 febbraio. Da Adone di Vienne fu per errore chiamato Agatone, con festa al 7 dicembre. ...
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Callisto II
Giovanni Miccoli
Figlio di Guglielmo conte di Borgogna, ed imparentato per parte di madre con i duchi di Normandia, nacque in un anno imprecisato, probabilmente non molto oltre la metà dell'XI [...] anno, rifà la storia del suo cedimento e ripete la cassazione del privilegio (ibid., nr. 6325). Ma Guido riunì nel settembre a Vienne un concilio di numerosi vescovi francesi che andò ben oltre la linea del papa: l'investitura per mano di un laico fu ...
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viennese2
viennése2 agg. e s. m. e f. – Di Vienne, città della Francia merid. nel dipartimento dell’Isère; abitante di Vienne. Come s. m., denaro coniato nella zecca di Vienne dagli arcivescovi della città, che ebbero il diritto di monetazione...
imporre
impórre (ant. impónere) v. tr. [dal lat. imponĕre (comp. di in-1 e ponĕre «porre»), rifatto secondo porre] (coniug. come porre). – 1. a. Porre sopra: i. il giogo ai buoi; i. un carico sulle spalle di qualcuno; E ’l vecchio padre agli...