Oriente, questione d'
Oriente, questione d’
Complesso dei problemi politici internazionali aperti dalla progressiva decadenza dell’. La questione d’O. interessò le cancellerie europee dalla fine del [...] sec. 17°, dopo la sconfitta dell’esercito turco a Vienna (1683). L’impero ottomano divenne oggetto delle ambizioni delle potenze occidentali, in partic. l’Austria e la Russia, mentre la Francia e la Gran Bretagna miravano alla sua conservazione. Ai ...
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GIOVANNA d'Austria, granduchessa di Toscana
Stefano Tabacchi
Nacque a Praga il 24 genn. 1547, ultima dei quattordici figli di Ferdinando d'Asburgo, re dei Romani e futuro imperatore, e della regina [...] Anna Jagellona. Crebbe alla corte asburgica, tra Vienna e Innsbruck, senza suscitare particolare interesse nei rappresentanti diplomatici, e trascuratezza e chiedendo di essere riportata a Vienna.
Naturalmente la richiesta non aveva la minima speranza ...
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BOLOGNESI, Ottavio
Tiziano Ascari
Nacque a Correggio nel 1580 da antica famiglia del luogo. Nulla si sa della sua giovinezza e dei suoi studi. Divenne, si ignora in quale anno, segretario della comunità [...] investitura ducale. Compiuta la sua missione, il B. tornò in Italia per breve tempo; ma alla fine del 1617 era di nuovo a Vienna per patrocinare gli interessi di Siro in una causa che da tempo costui aveva col conte D'Arco. Negli ultimi mesi del 1618 ...
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BUDINI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Figlio di Antonio, nacque a Castelbolognese (provincia di Ravenna) nel 1804. Giovanissimo, aderì alla setta degli Illuminati, una delle numerose filiazioni della [...] carboneria che fiorirono nelle Romagne subito dopo il Congresso di Vienna. Scopo principale e dichiarato di questa società segreta, a capo della quale era, con il titolo di reggente, il conte Giuseppe Rondonini e la cui sede si trovava a Faenza, era ...
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Atteggiamento e dottrina politica che, contro i mutamenti succedutisi in Europa in conseguenza dell’azione napoleonica, rivendicavano la legittimità del potere dinastico spettante per grazia di Dio ai [...] sovrani spodestati. La dottrina fu formulata da Talleyrand al Congresso di Vienna per riaffermare la ‘legittimità’ del ritorno dei Borboni, e quindi degli altri sovrani, sui troni europei.
Il nome di legittimisti fu poi assunto da coloro che in ...
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Secondogenita (Milano 1787 - Buccinigo, Erba, 1830) di Gaspare Casati, sorella di Gabrio, moglie di Federico Confalonieri; dama di corte della viceregina d'Italia Amalia Augusta, aderì progressivamente [...] alle idee antinapoleoniche e antiaustriache del marito per il quale ottenne, recatasi a Vienna dall'imperatore, la commutazione della pena di morte in carcere a vita. Morì sfibrata dai varî tentativi di soccorrere il marito allo Spielberg (nel 1829 ...
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Storico e uomo politico romeno (n. 1633 - m. Bărboşi, Roman, 1691). Dopo un lungo soggiorno in Polonia, tornò in patria nel 1652 e ricoprì importanti cariche pubbliche: ministro, ambasciatore, consigliere. [...] Prese parte, con l'esercito turco, all'assedio di Vienna del 1683. Sospettato di congiura contro il Principe di Moldavia Constantin Cantemir, venne ucciso insieme al fratello Velicico. Oltre a un lungo poema filosofico-biblico, Viaţa lumii ("La vita ...
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Famiglia di magnati ungheresi, imparentata con i Báthory. Di essa il personaggio più eminente fu István (1557-1606), calvinista, che appoggiandosi ai Turchi capeggiò l'insurrezione dei protestanti ungheresi [...] (1604-1606) contro l'imperatore Rodolfo II. Con la pace di Vienna (23 genn. 1606) ottenne piena libertà di culto per i protestanti e l'investitura di principe di Transilvania. ...
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LAMBERTENGHI, Luigi Stefano
Carlo Capra
Nacque a Milano il 26 dic. 1739 da Giovanni Francesco e Teresa Pogliaghi. Il padre, di nobile, ma non ricca famiglia di origine comasca e cugino del più noto [...] scriversi per il momento, per non dare adito a ciarle. Di lì a poco lo stesso P. Verri prese la via di Vienna, dove era stato chiamato insieme con Firmian, S. Lottinger, L. Cristiani e altri alti funzionari per concertare i mutamenti da apportare al ...
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Letterato (Venezia 1668 - ivi 1750). Con S. Maffei e F. Vallisnieri fondò nel 1710 il Giornale dei letterati d'Italia, e ne fu il direttore e il principale estensore. Per la sua fama tra i librettisti [...] italiani, fu a Vienna dal 1718 al 1729 come poeta cesareo, e poi anche come storico. Dal 1695, quando fornì il suo primo melodramma, Gli inganni felici, al 1737, quando scrisse l'oratorio Ezechia, ultima sua fatica drammatica, Z. scrisse 66 tra ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.