mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] M. Ravel, E. Satie, D. Milhaud e A. Honegger, reagirono alla crisi con l’ironia e la raffinatezza. A Vienna la fine dell’Impero austroungarico fu vissuta in modo più drammatico portando alla corrente dell’espressionismo e alla dissoluzione della ...
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Diritto
In diritto civile, l’a. delle parti è considerato (art. 1325, co. 1, c.c.) uno degli elementi essenziali del contratto e, più in generale, dei negozi giuridici bi- e plurilaterali, cui sono dedicati [...] e firmare il progetto di accordo, ma anche il potere di manifestare la volontà di stipulare. Al riguardo, la Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati del 1969, all’art. 12, stabilisce che il consenso di uno Stato a essere vincolato da un ...
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COSTA, Pasquale Antonio Cataldo Maria (detto Pasquale Mario)
Raoul Meloncelli
Nacque a Taranto il 26 luglio 1858 da Angelo, controllore di dogana, e da Maria Giuseppa Malagisi. Discendente da una gloriosa [...] , Dal Costanzi all'opera, II, p. 29). Il lavoro fu poi rappresentato a Buenos Aires (politeama Argentino, 20 giugno 1910), Vienna (Volksoper, 27 genn. 1911) e, con modifiche del libretto nella versione francese di C. Ferrier, dapprima a Parigi e poi ...
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DEL MONACO, Mario
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 27 luglio 1915 da Ettore, funzionario dell'amministrazione comunale, e da Flora Giachetti che, dotata di una bella voce e di un naturale talento [...] , dopo un concerto alla Salle Pleyel di Parigi, diede l'addio alle scene europee con alcune recite di Pagliacci alla Staatsoper di Vienna e a quelle italiane con Il tabarro di G. Puccini a Torre del Lago (12 ag. 1974).
Dedicatosi in seguito all ...
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PERSIANI, Giuseppe
Paola Ciarlantini
PERSIANI, Giuseppe (Antonio Nicola Luigi). – Nacque a Recanati (Macerata) l’11 settembre 1799 da Tommaso, violinista originario di Tolentino (Macerata), e da Angiola [...] dell’opera nel XIX secolo avvenne a Malaga nel 1851. Non sono stati finora riscontrati allestimenti in area tedesca, neppure a Vienna, dove pure Fanny cantò nelle primavere del 1837 e del 1845.
La ‘prima’ mondiale moderna dell’opera è avvenuta al ...
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GORDIGIANI
Raoul Meloncelli
Famiglia di musicisti. Il capostipite, Antonio (Domenico) nato a Pistoia nella seconda metà del secolo XVIII, intraprese giovanissimo la carriera di cantante, esordendo come [...] dopo il fallimento del Fausto, non riuscì ad affermarsi e, tornato a Firenze, seguì poi la famiglia Poniatowski a Vienna.
Nello stesso periodo iniziò a dedicarsi alla composizione di musica vocale da camera, genere a lui più congeniale, cui avrebbe ...
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Barocco
Stella Bottai
Raffaele Pozzi
Il grande spettacolo dell'arte
Il Barocco è uno stile che si sviluppa nel 17° secolo, il secolo delle scoperte astronomiche, dei sovrani assoluti, della Controriforma. [...] va anche ai pellegrinaggi e agli ordini religiosi cattolici che portarono questo stile in Spagna, nella Germania meridionale, a Vienna, a Praga, in Boemia. Influenze del Barocco si trovano anche in paesi di fede protestante, come l'Inghilterra, e ...
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Opera
Ennio Speranza
L’incanto del canto
L’opera è la forma di spettacolo che unisce più elementi diversi. L’azione teatrale, portata avanti attraverso la musica e il canto, si basa su un libretto in [...] in tutta Europa, con la presenza di sommi compositori come Niccolò Piccinni, Giovanni Paisiello, Domenico Cimarosa, Baldassarre Galuppi.
A Vienna. Con Wolfgang Amadeus Mozart il teatro d’opera ebbe uno dei suoi momenti più alti, anche se con schemi ...
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FEO, Francesco
Teresa Chirico
Nato a Napoli nel 1691, forse figlio di un sarto di cui si ignora il nome, entrò il 3 sett. 1704 nel conservatorio di S. Maria della Pietà dei Turchini, e vi rimase probabilmente [...] , teatro S. Bartolomeo, inverno 1729); Il vedovo ovvero Arrighetta e Sempronio (rappresentato con il Tamese;anche Treviso, 1733; Vienna, 1748; Spoleto, 1755); Andromaca (dramma, libr. di A. Zeno, Roma, teatro Valle, 5 febbr. 1730); Issipile (opera ...
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PARABOSCO, Girolamo
Daniele Ghirlanda
Luigi Collarile
PARABOSCO (Paraboschi), Girolamo (Gerolamo). – Figlio di Vincenzo, nacque a Piacenza probabilmente nel 1524 e comunque prima del 1526, anno in [...] bandito il posto di organista della cappella ducale di S. Marco, vacante dopo il trasferimento di Jacques Buus alla corte di Vienna; il concorso si tenne il 22 giugno e vide l’affermazione di Parabosco, assunto con lo stipendio annuo di 80 ducati ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.