Scrittore austriaco (Vienna 1821 - Monaco di Baviera 1879). Dopo aver studiato filosofia all'università di Vienna, nel 1846 si dedicò alla pubblicistica politica. Nel 1848 dovette rifugiarsi a Monaco, [...] in Germania, donde tornò solo nel 1859. Critico ardimentoso della situazione politica dell'Austria, lasciò drammi (fra cui un Catilina, 1855), romanzi (Der Amerikamüde, 1856; Der Haustyrann, 1876; Das ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1802 - ivi 1866). Redattore, e poi direttore, della rivista Österreichische Morgenblatt (1836-48), fu uno degli esponenti più tipici della Vienna della restaurazione prequarantottesca. [...] Scrisse diverse ballate e poesie popolaresche, molte delle quali musicate, nonché fiabe e novelle di simile ispirazione; si ricordano: Balladen und Romanzen (3 voll., 1835-41); Lyrische Blätter (1836); ...
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Orientalista (Graz 1774 - Vienna 1856), dragomanno in Oriente e poi interprete di corte (1811) e consigliere aulico (1817) a Vienna. Fu uno dei pionieri dello studio scientifico delle letterature orientali, [...] per quanto le sue traduzioni da poeti arabi e persiani e la sua stessa grande Literaturgeschichte der Araber abbiano scarso valore. Più pregevoli, e ancora oggi utili, le sue storie dei popoli tatari e ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1768 - ivi 1832). Studiò nella città natale, passò quindi (1794-97) a Jena, dove collaborò alla Thalia di Schiller e al Merkur di Wieland. Fu poi a Vienna segretario del teatro [...] di corte (1802-04; 1814-32), rendendosi benemerito specialmente per l'incremento dato al Burgtheater, ciò che contribuì a procacciargli la stima, tra gli altri, di Grillparzer. Rielaborò drammi spagnoli, ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1824 - ivi 1879). Giornalista, a partire dal 1850 redasse la rivista in dialetto viennese Hannsjörgl von Gumpoldskirchen e scrisse una serie di romanzi il cui ambiente è sempre [...] Vienna, descritta con popolaresco umorismo (fra essi Der letzte Fiaker, 1855; Die Rose vom Jesuiterhof, 1861; Dämon Brandwein, 1863; Der alte Raderer, 1868). Già prima, e con grande successo, aveva scritto farse e commedie popolari, che ne fecero uno ...
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Storico della letteratura tedesca (Vienna 1855 - ivi 1912). Allievo di W. Scherer, insegnò (1882-84) all'accademia scientifico-letteraria di Milano, quindi all'univ. di Vienna. Impegnativa è la sua ampia [...] ma incompiuta monografia su Schiller (2 voll., 1889-90), come pure una serie di lavori, nei quali egli cerca di cogliere l'essenza di alcuni movimenti letterarî: Ch. F. Weisse und seine Beziehungen zur ...
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Scrittrice austriaca (Vienna 1911 - Bad Ischl, Austria Superiore, 1991). Costretta all'emigrazione, per molti anni a Londra, tornò in Austria nel 1963. I suoi romanzi, legati all'ambiente decadente della [...] Vienna degli anni Trenta e al destino degli Ebrei, sono caratterizzati da una controllata tristezza: Kati auf der Brücke (1933); Verwirrung um Wolfgangsee (1935); Flöte und Trommeln (1947); Lisas Zimmer (1965); Die Früchte des Wohlstands (1981). Ha ...
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Scrittore austriaco (n. Vienna 1930). Membro del Gruppo di Vienna, ha prodotto testi di poesia concreta che privilegiano spesso tra i materiali linguistici l'espressione dialettale (montagen 1956, in collab. [...] con C. Bayer; hosn, rosn, baa, 1959, in collab. con F. Achleitner e H. C. Artmann; konstellationen, 1961; söbstmeadagraunz, 1966). Autore di testi teatrali in forte contrasto con la tradizione (rund oder ...
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Drammaturgo e novelliere (Vienna 1839 - ivi 1889). Ebbe vita difficile: fu commesso di libreria, attore, scrivano presso la polizia; negli ultimi anni fu direttore del giornale umoristico Figaro (1884-1888). [...] anche il romanzo con Der Sternsteinhof (1885), e la novella con i Dorfgänge (1879), affini per l'ambiente alle commedie. Tra le ultime opere troviamo Das vierte Gebot (1878), commedia prenaturalista, spietata analisi della Vienna piccolo-borghese. ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1833 - ivi 1906). Mediocre drammaturgo (Kaiser Heinrich IV, 1865-67; Tempesta, 1881), sostanzialmente epigonico come poeta epico e lirico (Gedichte, 1882; Wiener Elegien, 1892; [...] , 1888; Frauenbilder, 1892; Herbstregen, 1897; Camera obscura, 1901; Tragik des Lebens, 1906), ambientate per lo più nella Vienna fatua di fine secolo, costituiscono un'autentica testimonianza storica. Colpito da un male incurabile, morì suicida. ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.