WENGER, Leopold
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Romanista austriaco, nato il 4 settembre 1874 a Obervellach (Carinzia). Si addottorò a Graz nel 1897, e, dopo aver seguito per più anni la scuola di L. Mitteis, [...] la direzione sua propria e dello storico W. Otto. Dal 1935 è di nuovo, come ordinario, all'università di Vienna.
La sua ricca, versatile, spesso esuberante attività scientifica predilige, nel campo del diritto romano, il processo civile, in ordine ...
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Giurista (Camerino 1890 - Camorciano di Camerino 1968); la sua eccezionale cultura lo portò ad insegnare diritto romano, diritto processuale civile, diritto internazionale privato, diritto agrario, diritto [...] e diritto civile in molte univ., sia italiane (Camerino, Macerata, Parma, Firenze, Milano e Roma) che estere (Marburg e Vienna). Concluse la sua carriera accademica nell’univ. di Roma, dove fondò l’Istituto di Teoria dell’interpretazione. Fu socio ...
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BONDENARO (Bondenarius), Martino
Gerhard Rill
Nacque a Ferrara, da Pietro, in data imprecisata, agli inizi del sec. XVI. Studiò in patria e il 30 marzo 1534 si addottorò in diritto civile e canonico. [...] i confini della sua città e arrivò fino alla corte di Vienna: Ferdinando I re dei Romani lo chiamò in quella università, era annesso l'ufficio di cancelliere dell'università di Vienna. Inviato nel novembre in Transilvania per dirigere la inchiesta ...
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Nella sua più larga accezione, significa così l'arte di trattare i negozî di stato, e in ispecie quelli attinenti alla politica estera, come il complesso delle persone (diplomatici o agenti diplomatici) [...] de Berlin jusqu'à nos jours, Parigi 1916-18; id., Histoire diplomatique de l'Europe depuis l'ouverture du congrès de Vienne jusqu'à la diplomacy, Londra 1908; D. P. Fabius, Democratie en diplomatie, Gravenhage 1920; C. R. Fish, An introduction to the ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] la Santa Sede, 1813-1815, Torino 1904.
A. Omodeo, Cattolicesimo e civiltà moderna nel sec. XIX. Il cardinale Consalvi al Congresso di Vienna, "La Critica", 36, 1938, pp. 426-40; 37, 1939, pp. 24-36, 201-11, 279-97, 355-70 (ripubblicato in Id., Studi ...
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- Giurista (Vigevano 1907 - Ginevra 1995). Tra i massimi studiosi del diritto internazionale, fu difensore dinanzi alla Corte permanente di giustizia internazionale e poi alla Corte internazionale di [...] dal 1979 al 1995), presidente del Consiglio di amministrazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro, della Conferenza di Vienna sul diritto dei trattati, del Curatorium dell’Accademia di diritto internazionale dell’Aia, dell’Institut de ...
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Arte
Movimento artistico della fine del 18° sec. e l’inizio del 19°, volto all’abbandono delle accademie e alla formazione di gruppi artistici finalizzati al rinnovamento del gusto. La prima secessione [...] ebbe luogo a Monaco nel 1892, a opera di W. Uhde e F. von Stuck; seguirono quelle di Vienna (1897) e di Berlino (1899). Di particolare risonanza la secessione viennese, con la produzione pittorica di G. Klimt e gli alti esiti raggiunti nelle arti ...
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Atti giuridici consistenti nella dichiarazione di volontà resa reciprocamente da due o più Stati, o altri soggetti internazionali, al fine di regolare i loro rapporti reciproci in una data materia. Nel [...] forza armata) nei confronti dello Stato; la contrarietà a una norma di ius cogens (artt. 46-53 della Convenzione di Vienna).
Le prime quattro cause d’invalidità possono essere invocate solo dallo Stato il cui consenso è viziato e sono sanabili per ...
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Giureconsulto siciliano (Salemi 1682 - Milano 1753 circa). Membro della Giunta degli affari ecclesiastici di Sicilia, sostenne (1713-14) i diritti di Vittorio Amedeo II sulla Sicilia nei confronti della [...] ) a Torino, ove progettò un riordinamento dello Studio generale di Torino su basi regalistiche e filogiansenistiche, quindi (1728) a Milano e a Vienna, al servizio di Carlo VI, che lo fece conte, poi prefetto, infine questore del Consiglio di Milano. ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] riguardo a Nigra, si ricordi come fu ancora capace di difendere gli interessi del Regno d’Italia nella sede di Vienna, dove fu inviato nel 1885, quando mostrò favore nei confronti della Triplice alleanza, come se i tempi di Plombières appartenessero ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.