DEPERO, Fortunato
Simonetta Nicolini
Figlio di Lorenzo e di Virginia Turri, nacque a Fondo (Trento) il 30 marzo 1892. Trasferitosi a Rovereto con la famiglia, frequentò la scuola reale elisabettina [...] ogni imposizione didattica, nel 1908 abbandonò la scuola per tentare l'esame di ammissione all'accademia di belle arti di Vienna, ma con esito negativo. Si recò quindi a Torino dove fu garzone decoratore presso l'Esposizione internazionale del 1910 ...
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CORRADINI (Coradin), Antonio
Rossella Vodret Adamo
Nacque ad Este (Padova) il 6 sett. 1668 da Bernardo e Giulia Gatolin (Biasuz, 1935, p. 278 nota). La sua famiglia era di estrazione popolare, suo padre [...] der Jüngere, in Mitteil. des Vereins für Gesch. der Stadt Wien, XIV [1933], p. 105). Negli anni seguenti, il C. si trasferì a Vienna, dove il suo nome compare su una cedola di pagamento il 5 ag. 1731 (Tietze Conrat, 1912, p. 455).
La data del 1732 ...
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ALBONI, Paolo (Paolo Antonio)
Adriana Arfelli
Pittore, nato a Bologna nel 1665. Paesista, lodato da L. Crespi, suo primo biografo, che lo dice scolaro di un Fiammingo e studiosissimo dei paesisti nordici, [...] a Napoli, dove lavorò molto. Tornato, dopo diversi anni, in patria, si sposò ed ebbe tre figli. Nel 1710 si recò a Vienna e vi rimase, operosissimo, per circa 14 anni; nel 1722, colpito da apoplessia, continuò a dipingere con la mano sinistra e così ...
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FRANCO, Giacomo
Giuseppe Conforti
Nacque a Verona, da Luigi ed Elisabetta Venini, l'11 febbr. 1818.
Di famiglia nobile, si dedicò da autodidatta agli studi di architettura (disegno e ornato), che gli [...] esterni all'ambito veronese, gli incontri con C. Boito e con P. Selvatico e i viaggi a Parigi e Vienna contribuirono ad aggiornare la sua iniziale formazione accademico-classicistica.
Interessato all'arte contemporanea, fu il primo a Verona a creare ...
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EVERARDI (Eversen, Esseradts, Everardus), Angelo Maria (detto Fiamminghino)
Sara Bizzotto Passamani
Nacque a Brescia il 5 ag. 1647 da Joan, "maestro di ruote d'archibugio", originario di Sittard in [...] dapprima presso la bottega di J. de Herdt originario di Anversa; quando, poi, tra il 1662 e il 1663 questi partì per Vienna per raggiungere il fratello, gioielliere di corte, l'E., a detta delle fonti, entrò nella bottega di Francesco Monti, detto il ...
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BELLOTTO (Bellotti, Belotti, Belotto), Bernardo
Stefan Kozakiewicz
Nacque a Venezia il 30 genn. 1721 (more veneto 1720) da Lorenzo e da Fiorenza Canal, sorella del Canaletto; suo ftatello Pietro fu [...] dalla guerra lo indusse a cercar fortuna altrove: lasciò allora la famiglia a Dresda e si recò, probabilmente col figlio Lorenzo, a Vienna.
La serie di Vedute di Dresda e di Pirna, eseguita per Augusto III, è l'opera più importante del primo periodo ...
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LUCCARDI, Vincenzo
Francesca Franco
Nacque a Gemona il 23 febbr. 1808 (cfr. Genealogia, in Archivio privato Mario Luccardi), settimo di dieci figli, da Giuseppe e Lucia Scavi. Proveniente da una famiglia [...] pp. 165 s.; M. Gardonio, Una traccia per V. L., in Neoclassico, 2003, nn. 23-24, pp. 111-118; Id., in Tra Venezia e Vienna. Le arti a Udine nell'Ottocento (catal., Udine), a cura di G. Bergamini, Cinisello Balsamo 2004, pp. 127, 224, 230, 233 nn. 3 e ...
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POMIS, Giovanni Pietro (
Giovanni Pietro Telesphoro)
Dagmar Probst
de. – Nacque nel 1569 a Lodi. Il giorno della nascita e i nomi dei genitori sono sconosciuti.
Sull’origine dell’artista e sulla sua [...] …, IV (1923-24), p. 82; S. Nebehay, G.P. de P. als Zeichner und Maler, tesi di laurea, Università di Vienna, Facoltà di lettere, Vienna 1950 (relatore prof. K.M. Swoboda); G. Frodl, Die Sakralarchitektur des Hofkünstlers G.P. de Pomis, tesi di laurea ...
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BUTTURA, Romualdo
Franco Barbieri
Nato a Verona intorno al 1820, si qualificherà egli stesso (1846) "ingegnere architetto". Come ingegnere, si rese noto anzitutto dirigendo i lavori del nuovo tronco [...] adiacente. I disegni relativi furono da lui editi e illustrati nel 1846 (Grandioso fabbricato della Borsa e gran piazza Metternich in Vienna,progetto dell'ingegnere architetto R. B. di Verona, Milano 1846).
Dell'amore del B. verso la sua città e i ...
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DJULGHEROFF, Nicolai
Matilde Tobia
Nacque a Kjustendil in Bulgaria il 20dic. 1901, da Slavi, tipografo, e da Tena Ceclareff. Fin dagli anni del liceo manifestò uno spiccato interesse per le arti figurative: [...] il cartoncino di invito in "linoleunigrafica" è del D. stesso). Nel 1925 soggiornò per breve tempo ancora a Vienna.
Frutto di queste esperienze, legate particolarmente al Bauhaus, sono opere quali Autoritratto (Torino, coll. priv.; ripr. in Crispolti ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.