Architetto e decoratore austriaco (Vienna 1865 - ivi 1942), autore di numerosissime opere, fra le quali meritano di essere ricordate la facciata della Scuola dei cadetti della Guardia nazionale a Vienna, [...] il teatro di Plzeň, una casa di cura al Semmering, l'albergo "Riviera" a Parenzo ...
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Architetto (Harburg 1849 - Vienna 1919), collaboratore di F. Fellner nella costruzione di numerosi edifici teatrali, fra i quali a Vienna lo Stadttheater e il Volkstheater, a Berlino il Metropoltheater, [...] a Budapest il Népszínház, a Odessa il teatro dell'Opera e del Balletto, ecc ...
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Pittore (Vienna 1758 - Dresda 1838). Giovanissimo fu miniatore e ritrattista molto apprezzato alla corte di Vienna. Dal 1790 a Varsavia, lavorò soprattutto per i duchi di Gotha; dal 1800 insegnò all'accademia [...] di Dresda. La sua arte, ispirata ai modelli ritrattistici settecenteschi, è assai interessante. Molte sue opere furono riprodotte in incisioni ...
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Pittore e incisore (Vienna 1796 - ivi 1842); disegnatore ufficiale del Gabinetto delle monete e antichità di Vienna (dove si conservano di lui oltre 2000 disegni), si dedicò in seguito alla pittura di [...] genere e fu apprezzato come ritrattista (soprattutto di fanciulli) per le sue qualità di fine e preciso disegnatore ...
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Pittore (Stoccolma 1695 - Vienna 1770). Fu in Inghilterra (1714), a Parigi, dove divenne famoso come miniatore, a Venezia (1724), a Roma e in altre città d'Italia. Stabilitosi poi a Vienna, fu il pittore [...] preferito di Maria Teresa e dal 1759 direttore dell'Accademia di belle arti. Fu soprattutto ritrattista ...
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Pittore (Vienna 1694 - St. Pölten 1757). Studiò in Italia con S. Ricci e F. Solimena; tornò in Austria e divenne il più notevole rappresentante della pittura decorativa rococò austriaca. Tra i lavori principali, [...] le pitture nella chiesa di S. Anna, nel palazzo di Schwarzenberg e nella sala nobiliare della biblioteca di corte a Vienna, nel castello di Eckartsau, ecc. ...
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Pittore (Nauders, Tirolo, 1815 - Vienna 1894), autore di quadri di soggetto storico, e di affreschi; buon ritrattista. Studiò all'Accademia di Venezia (1833-35), dal 1837 lavorò in contatto con i Nazareni [...] a Roma, donde fu chiamato a Vienna come professore all'Accademia (1851); insegnò poi anche in quella di Venezia (1856-66). ...
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Architetto (Marimont 1749 - Vienna 1811). Di origine olandese, lavorò dapprima in Belgio (Collège du pape a Lovanio, 1776; castello di Laeken, 1784; varî palazzi a Bruxelles, tra cui quello dell'Accademia [...] Militare), poi in Austria, dove svolse una fiorente attività. Di questo secondo periodo, le opere principali sono il palazzo dell'Accademia Albertina (1804) e la sala del trono nella Hofburg di Vienna (1806) ispirate a una severa monumentalità. ...
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Scultore (Unterfalpetan, Tirolo, 1746 - Vienna 1822), il più notevole scultore neoclassico viennese. Lavorò, sotto la direzione di J. Ch. W. Beyer, per la decorazione del parco del castello di Schönbrunn, [...] poi, a Roma, dal 1776 al 1781, fu influenzato dallo scultore A. Trippel e fu in contatto con I.-L. David, R. Mengs e A. Canova. Suo capolavoro è il monumento equestre di Giuseppe II (1790-1806), a Vienna. ...
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Pittore (Vienna 1810 - Francoforte sul Meno 1886). Formatosi all'accademia di Vienna, fu poi in Italia (1828-34) e a Roma fece parte dei Nazareni. Dal 1850 insegnò nell'Istituto Städel di Francoforte. [...] Tra le opere, notevoli le decorazioni della cappella del castello di Rheineck, dello scalone del Wallraf-Richartz-Museum di Colonia (1854-64) e del coro del Duomo di Strasburgo (1876-79). Fu anche illustratore ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.