THERA, Pittore di
L. Banti
, Pittore di Ceramografo corinzio, il cui nome deriva da uno dei vasi che gli sono stati attribuiti, una pyxis trovata a Thera. Il Payne gli ha attribuito un'altra pyxis, [...] trovata a Siracusa, e due coperchi (a Londra e a Micene); lo Happer due coperchi (Rodi e Vienna) e alcuni frammenti da Perachora. Tutti sono decorati con motivi del fregio a figure di animali. Appartiene al periodo 620-590 a. C. (Corinzio Arcaico).
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BRANCA, Giulio
Angela Ottino Della Chiesa
Nato a Cannobio il 13 dic. 1850 da Ludovico, avviato all'arte dallo scultore cannobiese Bergonzoli, frequentò all'Accademia di Brera la scuola del nudo e quella [...] di scultura di G. Strazza. Ebbe i primi successi con il Monello di campagna alla Esposizione di Vienna del 1873, il Luigi XVII a quella Universale di Parigi del 1878 e la Rosmunda al banchetto di Alboino, esposta a Torino nel 1880 e premiata alla ...
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Architetto e scultore (n. forse Brno 1460 circa - m. 1515 circa). Appartiene al periodo di transizione dal tardo gotico al Rinascimento. Tra le sue opere, notevoli il gruppo (1496) della Deposizione del [...] Museo naz. di Monaco, la figura lignea di un santo (1511), la base dell'organo (1513) e il pulpito (1515) in S. Stefano a Vienna, con ricca decorazione plastica. ...
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DE FINETTI, Gino
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio dell'ingegnere Giambattista, di antica famiglia di Gradisca, e di Anna Radaelli, padovana, nacque a Pisino d'Istria il 9 agosto 1877. mentre il padre [...] sovrintendeva alla costruzione della ferrovia di Pola. La professione patema condusse in seguito la famiglia a Tarvisio, Vienna, Gorizia, Innsbruck e, dal 1884, a Trieste. Qui il D., che aveva mostrato fin da bambino propensione per il disegno, ...
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PALERMO 2475, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio, al quale il Payne ha attribuito l'alàbastron del Museo Nazionale di Palermo, n. 2475, da cui deriva il nome, e tre òlpai (Parigi, Louvre A 441; [...] Leningrado, Ermitage, 1397; Londra, British Museum, 64, 10-7, 273). Per il Benson gli appartiene un'òlpe a Vienna (n. 125). I motivi decorativi derivano dal fregio orientalizzante a figure di animali. La produzione è databile al 630-615 a. C.
Bibl.: ...
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Pittore e poeta (Firenze 1606 - ivi 1664). Allievo di M. Rosselli, si distinse per un sottile verismo e un accurato studio della luce, raggiungendo felici risultati, più che nelle pale d'altare, in opere [...] trionfo di David, Giacobbe al pozzo (ambedue a Firenze, Galleria Palatina), Lot e le figlie (Uffizi), La Samaritana (Vienna, Kunsthistorisches Mus.), La musica (Roma, collezione Busiri Vici). Fu pittore di Claudia de' Medici alla corte di Innsbruck ...
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DE GREYSS, Benedetto Felice (in religione Benedetto Vincenzo)
Licia Pellegrini Boni
Figlio di Francesco, di famiglia di origine tedesca, nacque a Livorno il 1° sett. 1714. Il 29 genn. 1730 prese l'abito [...] Novella, terminando i suoi giorni a Venezia, dove morì il 15 apr. 1759, trovandosi di passaggio in quella città diretto a Vienna, allo scopo di offrire all'imperatore Francesco I di Lorena i suoi lavori.
Il suo nome è legato alla tecnica del "tocco ...
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PICHLER, Luigi (anche Pickler, Piccheri)
A. Stazio
Nato a Roma il 31 gennaio 1773, appartenne alla più illustre e celebre famiglia di incisori di gemme del sec. XVIII.
Il padre Antonio, originario di [...] socio delle Accademie di Firenze, Milano e Venezia, fu dal 1818 al 1850 insegnante di arte dell'incisione all'Accademia di Vienna, e qui trasse, dalle gemme del gabinetto reale, copie in vetro che furono offerte in dono dall'imperatore Francesco I a ...
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Architetto statunitense (n. Los Angeles 1943). Dopo aver studiato a Harvard e a Berkeley, ha aperto il suo studio professionale a Los Angeles nel 1973. All'attività di architetto ha sempre affiancato la [...] insegnando alla Yale e alla Harvard University, al Southern California institute of architecture e, in Europa, a Copenaghen e a Vienna. Ha partecipato a numerose mostre in tutto il mondo ed è stato tra i rappresentanti degli Stati Uniti alla Biennale ...
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Pittore (Anversa 1611 - ivi 1661). Allievo di F. Snyders, fu a Parigi (1633-34) e in Italia. Dipinse soprattutto nature morte con selvaggina. Il suo stile, accurato nei dettagli, presenta vivaci contrasti [...] di luci e di colori. Tra le sue opere: Diana dopo la caccia (con figure di E. Quellinus, Berlino, Staatliches Museum); Natura morta con pernici (1648, Vienna, Kunsthis torisches Museum). ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.