BEDA, Francesco
Remigio Marini
Nacque il 29 nov. 1840 a Trieste. Studiò a Vienna con Karl von Blaas: cominciò come pittore di soggetti storici e ritrattista ma, come avvenne. anche per il concittadino [...] (d'un Fortuny divenuto però contegnoso e nordico) erano acquistati talvolta in blocco dal noto mercante d'arte Winterstein di Vienna. E i riconoscimenti non gli mancarono del resto anche fuori dell'ambiente austriaco, perché egli poté godere di un ...
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Pittore francese del sec. 15º, autore delle miniature che illustrano l'esemplare di Vienna del poema allegorico di tale titolo, opera del re Renato d'Angiò. Gli sono attribuite anche alcune miniature in [...] un breviario, oggi a Londra, anch'esso appartenuto al re Renato. Secondo alcuni autori il M. dovrebbe identificarsi con lo stesso Renato, del quale è nota l'attiva passione per la pittura. Il M. del Coeur ...
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Storico dell'arte (Berlino 1900 - Oxford 1971). Dopo gli studî a Berlino, Friburgo, Vienna e Amburgo, insegnò filosofia nell'università del North Carolina (1925-27). Legato all'ambiente della biblioteca [...] Warburg ad Amburgo, entrò poi a far parte del Warburg Institute a Londra. Trasferitosi negli USA (1942), insegnò in varie università; nel 1955 divenne titolare della prima cattedra di storia dell'arte ...
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Scultore e intagliatore, attivo tra il 1460 e il 1473 a Treviri, Strasburgo e Vienna. Tra le sue opere firmate o documentate: la lapide (1462) dell'arcivescovo Jacob von Sierck (Treviri, Museo Diocesano); [...] S. Giovanni a Strasburgo; la pietra tombale (1462 circa) del monumento di Federico III con la figura dell'imperatore ad altorilievo (Vienna, S. Stefano); il crocifisso in pietra (1467) nel vecchio cimitero di Baden-Baden. Per l'intenso realismo e la ...
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Pittore (Venezia 1675 - ivi 1741). Allievo di P. Pagani (che egli seguì anche a Vienna), più importanti per la sua formazione furono i rapporti a Venezia con S. Ricci e lo studio delle opere del Baciccia [...] allegorie (ora nel castello di Schleissheim, Monaco); ad Anversa decorò con i Quattro elementi la Brouwer-Huis (1716); a Vienna affrescò con l'Assunzione della Vergine la cupola della chiesa delle Salesiane (1725-27). Soggiornò inoltre anche in altre ...
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Pittore ungherese (Óbecse 1829 - Trieste 1899). Completò la sua formazione con C. Rahl a Vienna e in Italia (1857-60). Pittore ufficiale dal 1867, eseguì numerose decorazioni in edifici pubblici di Budapest [...] (nel Museo Nazionale, nel palazzo dell'Opera, ecc.) ...
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Pittore (Zám, Ungheria, 1846 - Charenton 1879), allievo di P. Böhm; studiò poi anche a Vienna e a Düsseldorf; infine si stabilì in Francia (1872). Influenzato dalla scuola di Barbizon, dipinse soprattutto [...] paesaggi. Opere nei musei di Budapest, Düsseldorf, ecc ...
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Pittore e incisore croato (Vodostaj, Karlovac, 1882 - Zagabria 1955). Studiò a Zagabria e a Vienna (1802-07) e si dedicò in prevalenza all'incisione, disciplina che insegnò dal 1922 all'accademia di Zagabria. [...] Fondò, per l'incremento delle arti decorative, la società "Djelo". Noti, fra i suoi albi litografici: Zagorje, Bosna, Dalmacija (1907); Makedonija (1918); Naš Jadran (1936) ...
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Pittore (Nachičevan´, presso Rostov, 1900 - Roma 1985). Studiò all'Accademia di belle arti di Vienna. Stabilitosi a Roma nel 1923, si ispirò soprattutto a Raffaello e Caravaggio; poi a Parigi (1927-32), [...] studiò Ingres. Dipinse ritratti, nature morte, temi religiosi e allegorici, caratterizzati da effetti di trompe-l'oeil e lenticolari. Scrisse un Trattato sulla pittura (1968) ...
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Storico dell'arte (Praga 1880 - New York 1954). Formatosi con F. Wickhoff, fondò a Vienna la Österreichische Kunstgeographie e fu professore all'università; nel 1938 emigrò a New York. Nei suoi studî affrontò [...] la storia dell'arte secondo una metodologia storica e filologica. Tra i suoi scritti si ricordano: Die Methode der Kunstgeschichte (1913); Lebendige Kunstwissenschaft. Zur krise der Kunst und der Kunstgeschichte ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.