CUSTODI, Pietro
Livio Antonielli
Nacque il 29 nov. 1771 a Galliate, presso Novara, da Giuseppe, originario di Inveruno, e da Geltrude Milanesi. All'età di soli tre anni rimase orfano di padre, per cui [...] Stato di Milano, Presidenza di governo, b. 18). A nulla valsero allora le rimostranze e la minaccia di recarsi addirittura a Vienna per fare valere le proprie ragioni: il C. fu costretto a lasciare il ducato e a rientrare in Lombardia, lasciando in ...
Leggi Tutto
CONTI, Torquato
Stefano Andretta
Primogenito di Lotario duca di Poli e di Clarice Orsini, nacque nel 1591. Il padre, risposatosi dopo la morte di Clarice, lo affidò adolescente al proprio fratello cardinal [...] Maestà cesarea, segno evidente che nel volgere di dieci anni aveva conquistato un notevole prestigio nella corte di Vienna. Non fu casuale, infatti, se Antonio Barberini, per le persistenti difficoltà di ordine politico e militare nella Valtellina ...
Leggi Tutto
CEMPINI, Leopoldo
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 2 ott. 1824 da Francesco, consigliere di Stato di Leopoldo II, e da Luisa Poggesi. Studiò giurisprudenza all'università di Pisa, dove fu allievo [...] Ritenuto uno dei principali responsabili, il C. riuscì ad evitare l'arresto; ma dal padre fu allontanato da Firenze e inviato a Vienna.
Nel luglio del 1847 era, però, di nuovo a Firenze e apponeva il suo nome e raccoglieva firme per una petizione per ...
Leggi Tutto
ELENA Petrovic njegoš, regina d'Italia
Giuseppe Sircana
Nacque a Cettigne (Cetinje), nel Montenegro, l'8 genn. 1873 da Nicola I Petrović Njegoš e da Milena Vukotić, sovrani del piccolo Stato balcanico. [...] . e Vittorio Emanuele s'incontrarono nuovamente. Tra il giugno e il luglio 1896 Costantino Nigra, ambasciatore d'Italia a Vienna, su incarico di re Umberto svolse la delicata trattativa matrimoniale con il principe di Montenegro, anch'egli in Austria ...
Leggi Tutto
IMPERIALI (Imperiale), Vincenzo Maria
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Latiano, presso Brindisi, il 26 marzo 1738 da Giovanni Luca (Genova 1683 - Latiano 1749), secondo marchese e quarto signore [...] , un'altra 1801), seguite da molte altre, di cui è ancor più difficile individuare i dati, a Madrid, Parigi, Londra e Vienna, nonché da una postuma (Firenze 1819). Si tratta di La Faoniade, una serie di composizioni sull'infelice amore di Saffo per ...
Leggi Tutto
CARACCIOLO, Antonio Carmine
**
Figlio di Giuseppe, principe di Torella, e di Francesca Caracciolo, nacque il 5 luglio 1692 nel feudo paterno di Barile (Potenza). Pochi anni dopo l'avvento degli Austriaci [...] C. ricevette la visita di Pietro Giannone, che si trovava già dal settembre dell'anno prima nella città veneta, reduce da Vienna e desideroso di tornare in patria. La sua accoglienza al Giannone, che nella Vita lo definì "molto ben veduto dalla nuova ...
Leggi Tutto
AGOULT (d'Agout, de Agoto, de Angoto, de Agata), Amelio (Amiel, Amelino) d'
Francesco Sabatini
Figlio di Bertrando, della illustre famiglia provenzale dei d'Agoult e fondatore del ramo di Mison, fu [...] , insieme con Pietro vescovo di Capaccio, Riccardo d'Airola e Giovanni d'Audebucurt, alla terza ambasceria inviata a Vienna (dopo quelle del 1274 e 1278), per trattare il matrimonio di Carlomarteilo d'Angiò con Clemenza, figlia dell'imperatore ...
Leggi Tutto
CANTONI, Raffaele
Amedeo Tagliacozzo
Nacque a Venezia il 29 febbr. 1896 da Enrico e da Emma Caravaglio. Si diplomò in ragioneria a Padova e si iscrisse nel 1913 alla scuola di applicazione per ingegneri [...] , il C. viaggiò molto in Italia e negli altri paesi di Europa e partecipò, fra l'altro, ai convegni segreti ebraici di Vienna e di Berlino del 1937. Essendosi attirata l'attenzione della polizia, sciolse in quello stesso anno il precedente comitato e ...
Leggi Tutto
BOZZI GRANVILLE, Augusto
Silvio Furlani
Nacque a Milano il 7 ott. 1783 da Carlo, direttore generale delle poste a Milano, e da una Rapazzini, figlia di Rosa Granville, discendente da una famiglia della [...] , da lui fondato ed edito integralmente a sue spese nel 1815; e ancora dopo Waterloo diresse una nota anonima al Congresso di Vienna sostenendo le tesi a lui care. Poi, deluso nelle sue speranze, dopo essersi recato nel 1816-17 a Parigi a studiare ...
Leggi Tutto
Nacque a Torino il 14 sett. 1893 da Ottavio e da Rosina Dodero.
Di carattere intrepido e vivace seppure minuta, delicata, sensibile, era portata per inclinazione agli studi classici, ma fu costretta dai [...] : ma anche il quotidiano triestino, dopo ripetute incursioni fasciste, venne soppresso in agosto dalla polizia. Intanto da Gramsci, a Vienna in quel periodo, venivano le indicazioni per un nuovo giornale, L'Unità, che si stamperà dal febbraio 1924 a ...
Leggi Tutto
viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.