Cameralista (Mikulov, Moravia, 1733 - Vienna 1817), prof. nell'univ. di Vienna, consigliere di stato e presidente dell'Accademia di belle arti. È ritenuto il maggior rappresentante dell'illuminismo del [...] tempo di Giuseppe II; promosse varie riforme, tra cui l'abolizione della tortura (Über die Abschaffung der Tortur, 1776), e il suo manuale, Grundsätze der Polizei, Handlung und Finanzwissenschaft (3 voll., ...
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Diplomatico (Torino 1793 - Vienna 1846); paggio di Napoleone, partecipò alla campagna di Russia; nel 1815 entrò nell'esercito sardo. Simpatizzò con Carlo Alberto nel 1821, ma, fedele al re, si adoperò [...] a impedire la rivolta del corpo a cui apparteneva. Passato in diplomazia, fu incaricato d'affari a Madrid, ministro a Monaco di Baviera, quindi (dal 1835) a Vienna, dove curò abilmente le difficili relazioni austro-sarde. ...
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Figlio (Modena 1819 - Vienna 1875) di Francesco IV e di Maria Beatrice di Savoia, sposò il 30 marzo 1842 la figlia del re Luigi I di Baviera, Adelgonda, e successe al padre il 21 gennaio 1846. Nel 1848 [...] , che proclamarono la loro annessione al Piemonte; ma dopo il 10 ott. 1849 egli venne nuovamente imposto dagli Austriaci. Cacciato definitivamente l'11 giugno 1859, si ritirò a Vienna. Morto senza figli, le sue pretese passarono alla casa d'Austria. ...
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Uomo politico austriaco (Vienna 1844 - ivi 1910). Avendo aderito (1880) al nuovo partito cristiano-sociale di orientamento antiliberale e antisemitico, ne divenne il capo e lo portò alla vittoria nelle [...] elezioni municipali di Vienna del 1895: eletto dal Consiglio borgomastro, non ottenne la sanzione imperiale; solo dopo altre tre elezioni amministrative effettuate nel breve periodo di due anni e sempre vinte dai cristiano-sociali, Francesco Giuseppe ...
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Nobile napoletano (m. Vienna 1703); per aver ucciso in una lite alcuni soldati spagnoli, ebbe fama di avversario del dominio spagnolo e fu perciò scelto a capeggiare la congiura che da lui prende il nome, [...] di fanteria napoletana quando ebbero inizio le trame. Scoperta la congiura qualche ora prima del momento fissato, il principe di M. tenne tuttavia testa alle truppe spagnole (1701); si rifugiò poi a Vienna, mentre i suoi beni venivano confiscati. ...
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Generale austriaco (Vienna 1760 - ivi 1836). Si distinse nelle guerre contro i Turchi (1788-90), nella campagna del 1799 in Italia e nella campagna di Germania del 1800. Dopo Austerlitz, firmò (dic. 1805) [...] la vittoria degli Alleati, e poi con gran valore nella battaglia di Wagram; avuto poco dopo il comando in capo dell'esercito col grado di feldmaresciallo, si dichiarò contro il proseguimento della guerra, e firmò con Napoleone la pace di Vienna. ...
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Storico polacco (Leopoli 1914 - Vienna 1997), prof. a Colonia (1959) e a Vienna (1969). Socio straniero dei Lincei (1970). Studiò problemi di storia austriaca e italiana dei secc. 18º-19º, sottolineando [...] il ruolo europeo degli Asburgo: Das Haus Habsburg (1956; trad. it. 1974); Österreich und Italien im 18. Jahrhundert (1963); La crisi finale dell'Impero austro-ungarico (1963); Leopold II. (2 voll., 1963-64; ...
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Uomo politico (Vienna 1869 - ivi 1950); deputato socialdemocratico dal 1901, fu (ott. 1918 - febbr. 1919) uno dei presidenti dell'Assemblea nazionale e poi (febbr. 1919 - dic. 1920) presidente dell'Assemblea [...] costituente, facente funzioni di capo dello Stato. Capo (1920-34) del partito socialdemocratico, dal 1923 fu borgomastro di Vienna, carica che mantenne fino allo scoppio dei moti socialdemocratici del febbr. 1934, quando venne dimesso da E. Dollfuss. ...
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Generale (Strasburgo 1724 - Vienna 1797); servì nell'esercito francese (1745-47), quindi in quello austriaco. Prese parte all'assedio di Magonza (1793), combatté sul Reno, e si impadronì delle linee difensive [...] Rovereto e costretto a chiudersi a Mantova. Dopo alcuni fortunati tentativi di sortita, W. rimase sconfitto ad Arcole, Rivoli e alla Favorita. Nominato feldmaresciallo, si ritirò a Vienna; nei suoi ultimi anni ebbe il comando militare dell'Ungheria. ...
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Figlia (Vienna 1836 - ivi 1921) del conte M. Sándor di Szlavnicza e di Leontine Metternich, figlia di primo letto del principe Klemens, sposò nel 1856 suo zio Richard (v.). Seguì il marito nelle missioni [...] con l'imperatrice Eugenia, che le affidò i gioielli al momento della sua fuga dalla capitale francese. Dal 1871 si stabilì a Vienna e fu tra le dame più brillanti e ammirate di quella corte. Nel 1897 fu autorizzata a unire il nome e lo stemma ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.