Uomo politico austriaco (Rust, Burgenland, 1902 - Vienna 1965); membro dell'Österreichische Volkspartei (Partito popolare austriaco, di ispirazione cattolica), dopo l'annessione dell'Austria al Reich fu [...] internato (1938-43) in un campo di concentramento. Liberato, svolse attiva opera nel movimento di resistenza, soprattutto tra i contadini. Nuovamente arrestato nel 1944, divenne, dopo la disfatta tedesca, ...
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Uomo di stato austriaco (Krumlov 1800 - Vienna 1852). Nella carriera militare fino al 1824, quindi diplomatico, fu (1839) ministro plenipotenziario a Torino, poi (1846) a Napoli; combatté a Curtatone e [...] a Goito. Con l'abdicazione dell'imperatore Ferdinando divenne (1848) presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, riuscendo a ristabilire in tutta la monarchia l'ordine e a riaffermare il predominio ...
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Uomo di stato austriaco (Stampfen 1851 - Vienna 1922); in servizio diplomatico a Mosca, Sofia e Atene, dal 1903 al 1912 ministro delle Finanze comuni della monarchia austro-ungarica, riorganizzò la Bosnia-Erzegovina. [...] Nel 1913 era ministro ungherese ad latus di Francesco Giuseppe; nel 1915, in piena guerra, ministro degli Esteri. Condusse le trattative con l'Italia, che fallirono. La sua insistenza nel 1916 per una ...
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Storico (Leer, Frisia Orientale, 1822 - Penzig, Vienna, 1903); scrisse con intonazione antiprussiana una storia della Frisia Orientale (1854-58), e fu incaricato dal re Giorgio V di Hannover di curare [...] l'edizione delle opere di Leibniz (11 voll., 1864-84). Nel 1866 accompagnò il sovrano spodestato nell'esilio in Austria, dove si convertì (1873) al cattolicesimo. Tra le sue opere, condotte con larghezza ...
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Uomo politico austriaco (St. Pölten 1891 - Vienna 1964). Ingegnere, fu (1927-34) deputato al parlamento per il partito cristiano sociale, e nel 1938 ministro del Commercio nell'ultimo gabinetto austriaco [...] prima dell'Anschluss. Tornato alla vita politica nel 1945, fu tra i fondatori della Österreichische Volkspartei, della quale divenne presidente nel 1951; deputato al parlamento dal 1945, dall'aprile 1953 ...
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Storico e antropologo ungherese (Vienna 1886 - Pickering, Ontario, 1964). Dopo aver studiato diritto e filosofia a Budapest, si trasferì negli anni Venti a Vienna e nel 1933 in Inghilterra; successivamente [...] insegnò alla Columbia University di New York (1947-53). Attraverso un approccio interdisciplinare, che utilizza soprattutto l’antropologia economica e l’economia comparata, ha cercato nelle sue opere ...
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Uomo politico austriaco (Dunajovice, Moravia, 1870 - Vienna 1950); fu dal 1907 deputato socialdemocratico al Reichsrat e, dopo la dissoluzione dell'Impero Asburgico, all'Assemblea nazionale repubblicana [...] (Nationalrat). Cancelliere federale dal nov. 1918 e, dal marzo 1919, anche ministro degli Esteri, fu a capo della delegazione austriaca alla conferenza di Saint-Germain, ove sostenne il diritto dell'Austria ...
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Statista austriaco (Gross-Skal, Boemia, 1854 - Vienna 1912); entrato nella diplomazia nel 1877, fu ambasciatore a Pietroburgo dal 1899 al 1906, quando fu nominato ministro degli Esteri. Il suo avvento [...] al potere segnò l'inizio di una politica attiva nel SE dell'Europa (convenzione con la Turchia per la ferrovia Uvac-Mitrovica). Sicuro di aver ottenuto l'acquiescenza del ministro russo A.P. Izvol´skij ...
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Adler, Max
Sociologo e politico austriaco (Vienna 1873-ivi 1937). Fu uno dei fondatori e teorici dell’austro-marxismo e, insieme a R. Hilferding, diresse la rivista Marxstudien. Nei suoi studi A. tende [...] a fondare la sociologia sulla linea della concezione materialistico-dialettica di Marx, ma al tempo stesso mette in risalto i legami fra Marx e Kant ...
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Klestil, Thomas
Diplomatico e politico austriaco (Vienna 1932-ivi 2004). Iniziata la carriera diplomatica nel 1962, fu ambasciatore alle Nazioni Unite (1978-82) e negli USA (1982-87). A seguito delle [...] rivelazioni sul passato nazista dell’allora presidente della Repubblica, K. Waldheim, fu richiamato in patria come segretario generale del ministero degli Esteri; mantenne la carica fino al 1992, quando ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.