Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] opera di Kayser e ha fondato nel 1967 un Istituto di ricerche armoniche presso l'Accademia di musica e arti figurative di Vienna.
7. Marius Schneider
L'opera maggiore nata dalle premesse gettate da Winckler agli inizi del secolo è quella di Schneider ...
Leggi Tutto
Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita dalla funzione rappresentativa e s. si identifica con segno.
Antropologia
Prendendo a modello ... ...
Leggi Tutto
Fiorangela Oneroso
Nell’ambito della psicoanalisi si parla di simbolo nel senso di una produzione dell’inconscio. Esso è inteso originariamente da Sigmund Freud come la rappresentazione manifesta di contenuti celati nell’inconscio. Il sogno è il terreno privilegiato per l’analisi dei processi simbolici; ... ...
Leggi Tutto
Dal lat. symbolus e symbolum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»). Nell’antico uso greco il termine designava un mezzo di controllo o di riconoscimento ottenuto spezzando irregolarmente ... ...
Leggi Tutto
(dal gr. συμβάλλω "metto insieme", da cui σύμβ)
Emilio SERVADIO
Gioacchino MANCINI
Nicola TURCHI
Con questo termine s'indica, genericamente, un segno, un'immagine o un oggetto che ne rappresenta un altro con il quale è connesso. Tale connessione, nell'uso corrente del vocabolo, è naturale, anche ... ...
Leggi Tutto
CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] , a chiuderlo con vetrate spesso dipinte (Heiligenkreuz, Wettingen, Wienhausen; Hayward, 1973). Il monastero di Heiligenkreuz (Vienna) conserva ancora il programma vetrario della metà del Duecento, con un ricco repertorio decorativo a grisaille e ...
Leggi Tutto
ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] greche). Il Capricorno, poiché è la costellazione di Augusto, occupa una posizione di rilievo sulla Gemma Augustea di Vienna (nel cui settore inferiore si nota anche lo Scorpione, costellazione sotto cui nacque Tiberio), ed anche altrove questo ...
Leggi Tutto
BALLERINI, Pietro
Ovidio Capitani
Figlio di Giovan Battista, medico e professore di chirurgia, nacque a Verona il 7 sett. 1698. Compiuti i propri studi presso i gesuiti, nel 1722, dopo aver concluso [...] , soprattutto in riferimento agli scrittori che avevano riaffrontato il problema della liceità delle usure dopo il concilio di Vienne (1311): Calvino, Molina, Saumaise, il p. E. Maignanus di Colonia, il p. Le Coreur, esponenti del clero gallicano ...
Leggi Tutto
Conflitti etnici e religiosi
Lucio Caracciolo
di Lucio Caracciolo
Conflitti etnici e religiosi
sommario: 1. Introduzione. 2. La fine della guerra fredda e le sue conseguenze. 3. In morte della Iugoslavia. [...] a Belgrado e a Zagabria: "Santo Padre, la Iugoslavia non esiste più. A Zagabria ho avuto l'impressione di trovarmi a Vienna, mentre a Belgrado mi sembrava di essere a Istanbul" (v. Giovanni Paolo mistico e geopolitico, 2000).
In questa versione, lo ...
Leggi Tutto
GRIMANI, Domenico
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Primo dei cinque figli - gli altri sono Vincenzo, Girolamo, Piero, Marino - di Antonio di Marino, il futuro doge, e di Caterina di Domenico Loredan, nasce [...] Caterina sopra la rota nel paese fu de mano del detto Joachin" a una tavoletta conservata al Kunsthistorisches Museum di Vienna, raffigurante un Paesaggio col martirio di s. Caterina, di mano del Patinir. Abituale è, invece, la tendenza ad avvicinare ...
Leggi Tutto
DE DOMINIS, Marcantonio
Silvano Cavazza
Nacque ad Arbe, capoluogo dell'omonima isola dalmata, nel 1560 o agli inizi del 1561. Era figlio di Girolamo, che taluni identificano con Girolamo di Cristoforo, [...] 188, cc. 23-33, e Dupuy 371; Venezia, Bibl. naz. Marciana, Mss. Lat. cl. XIV, 285 (= 4301), cc. 98-127; Vienna, Nationalbibl., 8868. Per il ricco materiale raccolto nel fondo Tanner della Bodieian Library cfr. Catalogi cod. mss. Bibl. Bodl., IV ...
Leggi Tutto
Orientali d'Italia. Da minoranza regionale a seconda religione d'Italia
Frederick Lauritzen
La questione orientale è centrale nello sviluppo dell’Italia unificata. Da minoranza frammentaria e spesso [...] è anche la riorganizzazione dell’Ordine mechitarista armeno, che ha dato luogo alla fusione delle comunità di Venezia e Vienna, dovuta non solo a bisogni di armonia interna, ma alla necessità di compattare le varie istituzioni armeno-cattoliche di ...
Leggi Tutto
Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] allora rammentare da una parte l'elegante lira da braccio costruita da Giovanni d'Andrea a Venezia nel 1511 (Vienna, Kunsthistorisches Museum), caratterizzata dalla presenza di volti umani grotteschi sul fronte e sul retro della cavigliera, come pure ...
Leggi Tutto
CAPOCCI, Raniero (Raynerius de Viterbio, Rainerius, Ranerius, Reinerius)
Norbert Kamp
Discendeva da una nobile famiglia viterbese che assunse il cognome "de Cardinale" con il nipote del C. Pandolfo (1250-1297) [...] 1939, pp. 56 s., 64-68; E. Kartusch, Das Kardinalskollegium in der Zeit von 1181-1227, Diss. phil., univ. di Vienna, 1948, pp. 360-373; G. Meersseman, Etudes sur les anciennes confréries domin., III, Les congrégations de la Vierge, in Archivum ...
Leggi Tutto
viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.