Musicista (Praga 1892 - Bratislava 1955). Studiò a Vienna con G. Adler per la musicologia, e H. Grüdener per la composizione. Svolse attività di critico musicale e regista teatrale. Compose due opere, [...] un balletto, tre sinfonie, nove poemi sinfonici. Curò raccolte di canti popolari ...
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Amatore di musica e mecenate (Leida 1734 - Vienna 1803), ebbe notevole importanza nella vita musicale viennese del suo tempo. Fondò la Musikalische Gesellschaft, che aveva lo scopo di diffondere la cultura [...] musicale, e appoggiò, fra gli altri, Mozart, Haydn (al quale fornì il libretto per l'oratorio Le stagioni ricavandolo dall'omonimo poema di J. Thomson) e Beethoven, che gli dedicò la Prima sinfonia ...
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Musicologo (Stein a. d. Donau, Krems, 1800 - Vienna 1877). È noto soprattutto per aver compilato nel 1862 il catalogo cronologico-tematico delle composizioni di W. A. Mozart (poi riveduto e ristampato [...] nel 1905, a cura di P. von Waldersee, e nel 1937 e nel 1947 a cura di A. Einstein). L'iniziale del suo cognome K. (a volte con la lettera V., abbreviazione di Verzeichnis, "catalogo") seguita da una cifra ...
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Soprano (Amburgo 1804 - Coburgo 1860). Studiò a Vienna, ove esordì (1821); passò poi nei principali teatri d'Europa, affermandosi grazie al suo non comune istinto musicale, che le permise di superare alcune [...] carenze sul piano tecnico, e grazie al suo eccezionale talento drammatico. Emerse soprattutto nel repertorio mozartiano e nel Fidelio di L. van Beethoven. Fu la prima interprete di Senta nel Vascello fantasma ...
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Musicista (Budapest 1814 - Parigi 1888). Studiò a Vienna; stabilitosi dal 1838 a Parigi, vi acquistò gran fama di concertista e di insegnante di pianoforte. La sua produzione comprende circa 150 numeri [...] d'opera: sonate, sonatine, notturni, scherzi, variazioni, valzer, mazurche, ballate e alcuni quaderni di studî. Senza aver grande genialità, H. riesce a ottenere creazioni apprezzabili per la loro semplice ...
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BADIA, Carlo Agostino
Alberto Pironti
Nacque probabilmente a Venezia nel 1671 o 1672 ed iniziò presto l'attività musicale. Non si hanno notizie precise sui suoi studi, ma si sa che nel 1692 apparvero [...] L'effetto dei buoni e dei cattivi consigli (testo di ignoto, 1698), Il ritorno di Tobia (testo di P. A. Del Negro, Vienna 1698), Il Trionfo della bellezza, della grazia, della virtù espresso nelle nozze d'Ester, la più degna vergine del popolo eletto ...
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BONNO (Bono, Bon), Giuseppe Giovanni Battista
Raoul Meloncelli
Nacque a Vienna il 29 genn. 1710, figlio di un italiano al servizio della corte imperiale austriaca, ed ebbe come padrino di battesimo [...] '8 nov. 1751(Cotarelo y Mori).
I frutti della sua educazione musicale non tardarono a manifestarsi, se nel 1732 fece rappresentare a Vienna la pastorale a due voci Nigella e Nise (libretto di C. Pasquini, Teatro di corte), cui fece seguito nel 1735 l ...
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Musicista (n. nelle Fiandre, inizî sec. 16º - m. Vienna 1565), allievo di A. Willaert; organista di S. Marco a Venezia (1541-51) e alla corte di Vienna. Scrisse musiche vocali sacre e profane (pubbl. 1543-1550) [...] e organistiche (1547) ...
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Musicista (Moson, Ungheria, 1873 - Lucerna 1944). Studiò a Vienna e a Parigi, diventando poi violinista di corte a Bucarest. Fu prof. prima in questa città e poi ad Amsterdam, Berlino, Filadelfia. Concertista [...] di valore, fu però soprattutto maestro e autore di opere didattiche ...
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Musicista (Nyon, Svizzera, 1802 - Parigi 1861). Studiò a Vienna e a Napoli. Meglio che nelle sue cinque opere teatrali riuscì nella musica sacra e organistica. Ma è noto soprattutto per la feconda attività [...] teorica, didattica e organizzativa, svolta a Parigi nella École de musique classique ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.