Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] . Al Pellegrino apostolico (1782), il più brutto dei suoi poemi, scritto in occasione di un viaggio di Pio VI a Vienna, seguirono gli endecasillabi sciolti al principe don Sigismondo Chigi (1783) e, nello stesso anno, le lasse di sciolti, Pensieri d ...
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simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare [...] dal rifiuto dei valori accademici e dei Salons ufficiali, è il prototipo delle Secessioni di Monaco (1892), con F. Von Stuck, Vienna (1897), con G. Klimt, e Berlino (1898), con M. Liebermann e M. Klinger.
Nella formazione dei caratteri del s. in ...
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Filologo e scrittore tedesco (Hanau, Assia, 1785 - Berlino 1863), fondatore della germanistica. Studiò diritto all'università di Marburg, apprendendo ben presto, anche a seguito dell'ammaestramento impartitogli [...] proprio per Jacob, di gravi impegni pubblici, che fra il 1814 e il 1815 lo portarono a Parigi e a Vienna e poi di nuovo a Parigi, per risolvere questioni relative ai manoscritti antichi e medievali indebitamente portati dalle truppe napoleoniche a ...
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GIULINI, Giorgio
Stefano Meschini
Luca Conti
Figlio primogenito del conte Giuseppe e di Angela Sadarini, di nobile famiglia novarese e già vedova del conte Diego Gera, nacque a Milano nel palazzo di [...] milanese.
L'opera ebbe vasta eco, non solo tra i dotti: infatti tramite il Firmian copie erano state trasmesse a Vienna, dove essa ebbe immediatamente il personale plauso del cancelliere W.A. Kaunitz-Rietberg e di molti esponenti della corte, tanto ...
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LATTANZI, Giuseppe
Lauro Rossi
Nacque a Nemi, presso Roma, il 6 marzo 1762 da Giovanni Battista e da Anna Maria Pozzi. Suo padre, "ministro di campagna" prima dei Frangipane e poi dei Braschi, lo avviò [...] di Corneto, il cui regime era assai meno rigido. Pochi mesi dopo (il 14 apr. 1786) fuggì da Corneto e raggiunse Vienna, dove scrisse su giornali ma soprattutto godette di favori da parte della corte (più di una voce lo includeva nel novero dei ...
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PERS, Ciro di
Lorenzo Carpanè
PERS, Ciro di – Nacque a Pers nel territorio di Udine, il 17 aprile 1599, unico figlio di Giulio Antonio e Ginevra Colloredo.
Fu presto affidato alle cure di Iginio Maniaco, [...] genovese cui Pers avrebbe lasciato la cura dei suoi componimenti, e una serie di inviti a trasferirsi presso la corte di Vienna, sempre rifiutati da Pers in nome di un desiderio di libertà più volte ribadito anche in versi (Carpanè, 1989, pp. 257 ...
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Orientamento artistico che si diffuse nei primi decenni del Novecento, avendo come centro d’irradiazione la Germania, come reazione al naturalismo e all’impressionismo. Si concretizzò in diverse correnti, [...] (1927) di F. Lang.
Musica
L’e. musicale si identificò con la corrente rappresentata dalla cosiddetta Seconda Scuola di Vienna, nata negli anni che precedettero la Prima guerra mondiale: i suoi esponenti principali furono A. Schönberg e i suoi ...
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Poeta (Verona 1753 - ivi 1828). P. fu scrittore fecondo e versatile, celebrato ai suoi tempi quasi quanto il Foscolo e il Monti. Oggi è ricordato soprattutto per la traduzione dell'Odissea, corretta, coscienziosa, [...] , che trovarono in lui un delicato se non appassionato cantore. Fra il 1788 e il 1791 fu a Parigi, Londra, Berlino, Vienna: frutto di questi viaggi fu un romanzo fra il satirico e l'autobiografico, Abaritte (1790). Aveva nel 1789 celebrato gli albori ...
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VERANZIO, Antonio
Eleonora Zuliani
Diplomatico e letterato, nato a Sebenico il 29 maggio 1504, morto il 15 luglio 1573 a Esztergom. Ebbe la prima educazione nella casa dei nonni a Traù dall'umanista [...] ; cfr. anche: A. Fortis, Viaggio in Dalmazia, I, Venezia 1774; S. Gliubich, Dizionario biografico degli uomini illustri della Dalmazia, Vienna 1856; P. Matkovich, Putovanje Antuna Vrančića g. 1553 (Il viaggio di A. V. nel 1553), in Rad, LXXI (1884 ...
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Illuministi Italiani: Riformatori Lombardi, Piemontesi, Toscani - Introduzione
Franco Venturi
Riforma: questo il proposito che accomunò i piccoli ed attivi nuclei illuministi che in ogni centro d'Italia [...] è il programma che permette di agire sulle cose, di trasformarle, collaborando e non scontrandosi con l'assolutismo di Vienna.
Beccaria è il maggiore dci riformatori e dei filantropi proprio perché con maggiore profondità di sentimento e con maggiore ...
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viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...
vindobonense
vindobonènse agg. [der. del nome lat., Vindobŏna, della città di Vienna], letter. – Di Vienna, viennese, soprattutto come termine filologico: codice v., posseduto dalla Nationalbibliothek (già Hofbibliothek) di Vienna.